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Calendario del popolo: 4 maggio, ricorre l’ anniversario di un importante momento per il popolo cinese

Abbà: Calendario del popolo: 4 maggio, ricorre l’ anniversario di un importante momento per il popolo cinese.

Il 4 maggio 1919, alla notizia che alla conferenza di Versailles era stata ceduta all’ imperialismo giapponese la penisola cinese dello Shantung, in molte città cinesi si sviluppò un grande movimento, in primo luogo studentesco.

E’ importante questo avvenimento, perché da esso si svilupparono elementi di una nuova cultura e si misero in luce i personaggi che furono alla base della nascita del Partito Comunista Cinese, come Chen Tu Hsiu, Li Ta Chao, lo stesso Mao Tse Tung.

Contro l’autostrada senza incertezze

Giuseppe Abbà*

Leggo su “la Provincia pavese” della presa di posizione di responsabili dipartimenti del Partito Democratico contro la riproposizione dell’autostrada Broni-Mortara.

Ovviamente, come Partito della Rifondazione Comunista, ne siamo contenti, perché ci ricordiamo di quando, nell’ormai lontano 2007, sollevammo, all’inizio quasi da soli, il problema.

All’epoca i vari amministratori locali del Partito Democratico, allora DS, erano schierati a favore, partecipando a comitati appositi per sollecitarne la realizzazione e votando per essa nella prima Conferenza dei Servizi.

Le manifestazioni e l’allargamento del fronte contrario indussero in seguito l’ Amministrazione provinciale (presidente Bosone) ad esprimere parere contrario.

Non tutti gli esponenti del Partito Democratico hanno seguito questa linea alcuni sono ancora a favore dell’ autostrada (ad esempio Spialtini di Garlasco). Secondo noi bisogna continuare la battaglia contro questo progetto per ragioni sia economiche che ambientali.

Invece che su un’ autostrada devastante occorre investire sui trasporti ferroviari per venire incontro alle decine di migliaia di pendolari (lavoratori e studenti) che ogni giorno gravitano su Milano e Pavia.

Per quanto riguarda le strade della nostra Provincia occorre intervenire eliminando le strozzature e aggiustando i ponti.

Infine: mi ha colpito il finale della lettera degli esponenti del PD dove ci si dichiara disponibili a rivedere la posizione contraria in caso di nuovo progetto.

Contemporaneamente, sullo stesso giornale, Carlo Bellone, presidente della Sabrom, nel rilanciare il progetto, apre alle modifiche.

Non bisogna, secondo noi, lasciare spazio di ambiguità: contro l’ autostrada si deve essere senza “se” e senza “ma”.

*Giuseppe Abba’ consigliere comunale di Mortara del Partito della Rifondazione Comunista.

Mortara: Abbà presenta in consiglio Comunale la mozione per il ritiro dell’assurda richiesta di 10mila euro per danno d’immagine al comitato pendolari Mi. Mo. Al.

Presentata da Abbà in consiglio comunale di Mortara, la mozione di Rifondazione Comunista sulla denuncia fatta da Trenord al comitato pendolari Mi. Mo. Al.

Testo della mozione

Mortara, 1 febbraio 2021

Alla Presidente del Consiglio Comunale di Mortara

Al Sindaco di Mortara

Oggetto: mozione per richiesta di ritiro richiesta Trenord contro comitati pendolari Mi. Mo. Al.

Il sottoscritto Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista e di “Mortara bene comune”

  • vista la minaccia di denuncia per diffamazione da parte di Trenord contro il comitato pendolari Mi. Mo. Al. (Milano – Mortara – Alessandria)
  • considerata la gravità di questo tentativo di intimidazione, verso la giusta protesta dei pendolari, nonché l’assurda richiesta di 10mila euro per “danno d’immagine”
  • dichiara che la libertà di espressione, soprattutto per difendere una giusta necessità, non può essere oggetto di minacce
  • chiede che il consiglio comunale discuta e voti la seguente MOZIONE

“Il consiglio comunale di Mortara, nel dichiararsi a sostegno delle richieste del Comitato pendolari Mi. Mo. Al. per il miglioramento del del servizio, chiede che la Regione Lombardia, socia di Trenord, intervenga presso la stessa per ritirare la minacciosa richiesta. “

Giuseppe Abbà

La situazione del Clir, le responsabilità politiche e cosa proponiamo

di Giuseppe Abbà Consigliere comunale del Partito della Rifondazione comunista – Mortara

(CLIR: Consorzio Lomellino Incenerimento Rifiuti, questa era la sigla iniziale, da parecchi anni si occupa solo della raccolta rifiuti e non dell’incenerimento)

1) Innanzitutto bisogna attribuire la responsabilità politica di una gestione disastrosa che ha portato il Clir sull’orlo del fallimento: è indubbio che la responsabilità politica è del centro-destra che ha nominato il Consiglio di Amministrazione e che controlla pressoché tutti i Comuni che fanno parte del Consorzio.

2) Su scala generale la gestione dei rifiuti è stata pessima, come è dimostrato dalla vicenda Berté, dove è stato incaricato un privato di ritirare i rifiuti con le conseguenze che abbiamo visto, dall’accumulo ben oltre il consentito all’incendio. Come pure la questione dell’inceneritore che ritira molti più rifiuti rispetto alla produzione provinciale, anche al di fuori della Regione o i progetti per bruciare i fanghi.

3) Per scongiurare il fallimento del Clir vengono avanti proposte fortemente negative, dal forte aumento delle tariffe che ricadranno sui cittadini a fantomatici “piani industriali” dove non si sa trovare di meglio che rispolverare un progetto già sconfitto vent’anni fa come la gestione del deposito delle ceneri. Come è noto l’inceneritore non distrugge completamente il prodotto conferito, rimane un buon 30% di cenere che, mescolate a cemento, devono essere portate in una discarica. Venti anni fa fu proposta una zona tra Mortara e le Frazioni Orientali, un posto pieno di risorgive e di falde superficiali. Per fortuna la mobilitazione dei cittadini (raccogliemmo centinaia di firme, facemmo presidi e manifestazioni), nonché pareri tecnici negativi affossarono questo tentativo di ulteriore devastazione del territorio. Riproporre ora questa questione è veramente da irresponsabili.

4) Anche la proposta che viene da A2A (la società che gestisce l’inceneritore) che si offre in pratica di subentrare al Clir è negativa. Affidare la gestione ad una società che non si fa scrupolo di bruciare quantitativi di rifiuti molto più alti della produzione locale, che vuole bruciare i fanghi, che apre nuove linee non è una soluzione adeguata al problema. Oltretutto affidare all’A2A vuole dire privatizzare ulteriormente il servizio in quanto A2A è fortemente partecipata da investitori statunitensi, britannici, francesi, italiani, tedeschi e dal Lussemburgo [dati elaborati sulla base del libro soci aggiornato alla data di distribuzione del dividendo del 22 maggio 2019]. Questa società, per sua stessa natura, è evidentemente portata a fare profitti piuttosto che risolvere il problema dei rifiuti.

5) Parimenti la frammentazione in atto da parte dei Comuni che, ognuno per suo conto (o quasi) si affidano a ditte private è pericolosa in quanto, al di là della bontà o meno delle ditte incaricate (abbiamo visto quanto siano facili gli “scivoloni”, come appunto è dimostrato dal caso Berté e da altri casi, non solo nel campo dei rifiuti), si perde il controllo complessivo di una questione ambientalmente e socialmente rilevantissima, quella dei rifiuti.

Cosa proporre:

A) Innanzitutto un’azione che salvaguardi il posto di lavoro e i salari dei dipendenti del Clir.

B) Rilanciare la gestione pubblica con una corretta gestione di riciclo e di riuso dei materiali. Ci sono esempi di enti locali che, lavorando in questa direzione, sono riusciti ad abbassare fortemente i costi e di conseguenza le tariffe.

C) Una sorta di “rivoluzione culturale” nei confronti dell’atteggiamento predominante da cui deriva lo spreco che è poi il “brodo di coltura” dei comportamenti individuali scorretti.

D) In ultimo, ma non meno importante: un’analisi precisa, una vera e propria inchiesta per ricostruire come si è arrivati a questo punto al fine di evitare per il futuro i comportamenti che hanno portato a risultati così drammatici. Demolire il servizio pubblico e favorire in tal modo, inevitabilmente, i privati l’abbiamo già visto nella sanità. Evitiamolo per i rifiuti.

Gli auguri di Abbà e presentazione del nuovo libro.

Adriani Arlenghi

Gli auguri

In questo video insieme agli auguri Giuseppe Abbà presenta il suo nuovo libro che vedrà la luce nei prossimi mesi. Vi si racconteranno gli episodi salienti della storia della città di Mortara, al tempo in cui Giuseppe è stato sindaco molto amato. Nelle sue pagine troveranno spazio gli eventi e i personaggi che sono stati importanti nelle politiche cittadine, anche se magari non hanno avuto riscontri particolari nella narrazione ufficiale. Prenderanno forma gli episodi più importanti che Abbà’ si è trovato ad affrontare, dalla solidarietà per il terremoto in Friuli all’emergenza acqua, dal progetto di metanizzazione della città alla nuova visione urbanistica, per terminare poi con la narrazione culturale che aveva nella partecipazione la sua forza e la sua importanza.

Non sarà questo un libro celebrativo, ma la fotografia di una città che è cambiata in meglio nel corso dei lustri, quando la buona politica ovvero l’arte di governo della cosa pubblica aveva permesso di esprimere partecipazione e attenzione sociale. Nel libro uno spazio particolare sarà dedicato alla scelta di discussione del bilancio in pubblico, scelta antesignana rispetto ai bilanci partecipativi di oggi, all’emergenza idrica per l’inquinamento delle falde a causa dei pesticidi, la creazione della cosiddetta “spina dei servizi” voluta fortemente dal architetto Villa che prevedeva l’area attorno a Viale Dante quale territorio attrezzato per creare un grande parco pubblico ed inserire strutture sportive e scolastiche. Molto altro ancora, naturalmente. Una piccola anticipazione è già possibile leggerla sull’inserto del Caffè dell’ Informatore Lomellino in edicola. Il testo completo dell’intervista invece, sarà pubblicata nei primi giorni di gennaio del prossimo anno.