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RIFONDAZIONE: NON È UN PAESE PER POVERI. MELONI COME DRAGHI CONTRO LE LAVORATRICI E I LAVORATORI

15 Dicembre 2022

Venerdì 16 Dicembre il Partito della Rifondazione Comunista sarà in tutte le piazze della Lombardia con le lavoratrici e i lavoratori in sciopero per dire NO ad una manovra ingiusta che colpisce ancora una volta i più fragili.

Meloni vara infatti una legge finanziaria che non dà risposte al lavoro, non parla di emergenza salariale ma premia gli evasori, aumenta la precarietà  e penalizza le pensioni più basse.

In una Regione come la nostra, in cui i lavoratori poveri sono in costante aumento e la precarietà è il pane quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori, questa ennesima umiliazione ai danni di chi da troppo tempo paga i costi della crisi, aggravata dalla pandemia e dalla guerra, rischia di far esplodere una bomba sociale senza precedenti.

Salario minimo e contratto a tempo indeterminato, tassazione degli extraprofitti, una patrimoniale e una nuova scala mobile. Solo così la “locomotiva d’Italia” potrà ripartire. Tutto il resto è propaganda e guerra ai poveri.

Questi gli appuntamenti in Lombardia:

Lecco: presidio davanti alla Prefettura dalle 9 alle 11.30

Monza: presidio in piazza Roma – Arengario dalle 9 alle 11

Cremona: presidio davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12.30

Varese: presidio davanti alla Prefettura dalle 9 alle 12

Lodi: presidio davanti alla Prefettura dalle 10 alle 12.30

Como: presidio davanti alla prefettura dalle 9.30 alle 12

Ticino Olona: a Magenta attivo unitario dalle 9 alle 12.30

Pavia: presidio davanti alla Prefettura dalle 10.30 alle 12.30

Sondrio: presidio davanti alla Prefettura dalle 16 alle 17

Bergamo: presidio davanti alla Prefettura alle 15.30

Mantova: manifestazione in Piazza Martiri di Belfiore dalle 9.30 alle 11

Brescia: due presidi in Largo Formentone dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17

Milano: presidio in Piazza Affari dalle ore 9.30

Per la Vallecamonica si invita a confluire nelle manifestazioni di Bergamo e Brescia

Fabrizio Baggi, Segretario regionale 

Nadia Rosa, Responsabile regionale lavoro

Partito della Rifondazione Comunista Lombardia

Studenti del Liceo Cairoli di Vigevano in sciopero contro il freddo nelle aule.

30 Novembre 2022

Riceviamo da uno studente Giovane Comunista del Cairoli il seguente post che volentieri pubblichiamo.

Di fronte ad un potere che spende in armamenti e non interviene sulla scuola, ribellarsi è giusto


Ciao a tutti e a tutte, compagni e compagne.

Oggi al Cairoli c’è finalmente stato lo sciopero. Gran parte delle studentesse e degli studenti si sono riuniti davanti all’entrata del liceo e oggi non hanno seguito lezione, tutto questo per manifestare i disagi portati dall’inefficienza della Provincia nel riscaldamento dell’istituto.

In molte classi mancano di termosifoni accesi, e quando raramente si accendono è per poche ore e sono molto tiepidi.

Gli studenti si portavano giubbotti da sci e coperte per compensare al disagio, le temperature delle aule si aggirano attorno ai 16°.

Staremo a vedere se il nostro grido sarà accolto, i rappresentanti d’Istituto nel frattempo stanno già provvedendo a parlare con chi di dovere. Ci tenevo a farvelo sapere ✊✊

Giovani Comunisti/e Pavia

ManifestA – vertenza parlamentare sulla Maier

Pubblichiamo di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare presentata dalla Componente ManifestA in merito alla vertenza della Maier Cromoplastica di Verdellino (BG)

Interrogazione a risposta scritta

Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministro dello Sviluppo Economico

per sapere,

premesso che –:

“Maier Cromoplastica S.p.A.”, appartenente alla società multinazionale spagnola “Maier”, è specializzata in stampaggio di materie plastiche e cromatura per componenti automotive;

tra i suoi stabilimenti, vi è quello di Verdellino, in provincia di Bergamo, nel quale operano 92 addetti;

sabato 18 giugno, a locali chiusi, cinque macchinari – corrispondenti al 23% della capacità produttiva totale – sono stati prelevati dalla fabbrica e trasportati all’estero dalla proprietà, a completa insaputa del personale ivi impiegato, senza avvisare né la Rsu né i sindacati dei lavoratori, e dopo aver disatteso nei loro confronti le promesse di nuovi investimenti;

la società comunicò che i beni prelevati erano stati trasportati nello stabilimento sito nei paesi baschi della Spagna;

la Direzione di Maier Cromoplastica S.p.A. annunciò che il 6 luglio si sarebbe tenuta un’assemblea dei soci, nella quale si sarebbe deciso se dismettere oppure no lo stabilimento di Verdellino;

il comportamento dei vertici aziendali ha indotto la protesta e lo sciopero con presidio permanente, dal 23 giugno scorso al 6 luglio, delle lavoratrici e lavoratori di Verdellino, con l’adesione dei Sindacati Fiom CGIL e Fim, per difendere il proprio impiego e per evitare che altri macchinari lasciassero lo stabilimento;

all’indomani dell’assemblea dei soci, la società ha convocato un’assemblea con i rappresentanti sindacali e i sindacati, alla quale si è presentato un dirigente spagnolo del gruppo cui fa capo Maier, comunicando alle rappresentanze l’intenzione di liquidare l’azienda italiana, e che tre liquidatori sono già stati nominati per espletare il lungo iter;

la decisione ha gettato nello sconforto le famiglie dei 92 dipendenti, su cui si profila la drammatica prospettiva del licenziamento collettivo, con ricadute drammatiche dal punto di vista economico e sociale: nuclei familiari, che si troverebbero privi di un reddito sufficiente per garantire il proprio sostentamento e in un contesto di totale incertezza e preoccupazione sul futuro, e in stato di totale impotenza di fronte a tale scenario;

la maggior parte di essi prestano la propria opera presso “Maier Cromoplastica” da oltre vent’anni, ma una minima parte di questi sono prossimi all’età pensionabile;

da quanto accaduto e illustrato poc’anzi, è ben desumibile che si tratti dell’ennesimo caso di delocalizzazione, fenomeno sempre più diffuso su tutto il territorio italiano, che consiste nel trasferimento del processo produttivo, o di alcune fasi di esso, in aree geografiche o Paesi in cui vi sono vantaggi competitivi, quali le agevolazioni di natura fiscale, il minore costo dei fattori produttivi e in particolare della manodopera, con gravissimo pregiudizio di tutti i dipendenti coinvolti in tali operazioni, nonché delle rispettive famiglie;

l’art. 4 della Costituzione stabilisce che «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto», l’art. 35, successivamente, stabilisce che «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni», dopo aver sancito, all’art. 1, il primato del lavoro, principio fondante dello Stato democratico italiano–:

se “Maier Cromoplastica S.p.A. abbia ricevuto finanziamenti pubblici, di quale tipo e di quale entità;

se i Ministri interrogati fossero a conoscenza dello stato economico di Maier Cromoplastica e dell’intenzione dei suoi vertici di delocalizzare e licenziare il personale di Verdellino, e quali iniziative intrapresero per scongiurare tale pericolo;

quali iniziative, per quanto di competenza, intendano intraprendere i Ministri interrogati, al fine di tutelare il diritto al lavoro dei 92 addetti, individuando una soluzione adeguata alla gravità di quanto accaduto loro e alle rispettive famiglie;

Suriano, Benedetti, Ehm, Sarli

25 Marzo 2022: Sciopero globale per il clima

24 marzo 2022

Tratto da: https://fridaysforfutureitalia.it/25-marzo-sciopero-globale-per-il-clima/

A PAVIA ORE 9 DAVANTI AL CASTELLO

Gli attivisti di Fridays For Future annunciano il prossimo Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit

Fridays For Future Italia si sta preparando per il prossimo Sciopero Globale per il Clima del 25 marzo 2022 per chiedere che i paesi del Nord del Mondo garantiscano dei risarcimenti climatici alle comunità più colpite e che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima.

I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza, ma fanno parte di un processo di giustizia trasformativa in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità. Non dovranno essere concessi sotto forma di “prestiti”, ma di “finanziamenti”, come una risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate; per restituire le terre alle comunità, dare risorse a quelle più colpite dalla crisi climatica affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.

“Siamo stanchi di sentire le bugie scritte ad hoc dai pubblicitari delle multinazionali del fossile e dai governi che le sostengono. Questa volta scenderemo in piazza non solo per presentare le nostre richieste, ma per creare sistemi più ampi basati sull’amore, l’empatia e la cura delle nostre comunità che metteranno al primo posto la cura delle persone piuttosto che il denaro. Ci riuniremo il 25 marzo 2022 sotto l‘hashtag #PeopleNotProfit e continueremo a riunirci per la nostra visione condivisa di un pianeta migliore che sia equo verso tutti i suoi abitanti.” Spiega Martina Comparelli di Milano, una dei portavoce del movimento italiano.

“I leader mondiali di oggi devono permettere all’umanità e agli ecosistemi in generale di riprendersi dai traumi del presente e del passato che sono tuttora inflitti dagli stessi sistemi basati sull’avidità che hanno incoraggiato la schiavitù, il genocidio, l’ecocidio e il colonialismo”, ha affermato Ina-Maria Shikongo, dalla Namibia.

In Italia, come nel resto del mondo, tutti i cittadini sono invitati a scendere in piazza per far arrivare queste parole e queste rivendicazioni ad una classe politica che tuttora sembra totalmente ignara della reale gravità della crisi climatica.

Ulteriori dettagli saranno forniti prossimamente sui canali di comunicazione del movimento italiano.
Per maggiori informazioni sugli scioperi globali è possibile consultare fridaysforfuture.org/March25

PRESIDIO LAVORATORI BNL contro cessione di 900 lavoratori e chiusure agenzie

COMUNICATO STAMPA

I Sindacati FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA/UIL, e UNISIN della Banca Nazionale del Lavoro saranno in presidio martedì 14 settembre 2021 dalle ore 10.30 in piazza LINA BO’ BARDI a Milano davanti a “Palazzo Diamante”, sede di BNL/BNPP, per protestare contro il progetto di cessione di numerose lavorazioni e soprattutto di circa 900 lavoratori e la chiusura di numerose agenzie su tutto il territorio nazionale.

La manifestazione segue una lunga serie di presidi tenutisi in numerose piazze sul territorio nazionale quali Roma, Firenze, Napoli e Bari.

Durante il presidio è prevista una particolare scenografia a rappresentare la prepotente decisione dei vertici di BNL/BNPP di cedere, come già accaduto per l’azienda Axepta, leader nel campo delle carte di credito, intere lavorazioni e numerosi lavoratori (circa il 10%) per mera riduzione dei costi.

La protesta vedrà allegorie sceniche che rappresenteranno la disgregazione dell’integrità aziendale e la minaccia al ruolo stesso del bancario nella sua importante funzione sociale.

La continua riduzione dei lavoratori delle banche e la ulteriore chiusura di numerosi sportelli di prossimità scaricano sulla sempre più indifesa clientela il peso totale di un disservizio annunciato, con il conseguente abbandono del tessuto economico del territorio.

Le Rappresentanze Sindacali Aziendali BNL Milano/Lombardia

FABI – First CISL – Fisac CGIL – UILCA – UNISIN

RiderXiDiritti

Piero Carcano

Un po rap un po canzone un po poesia per lo sciopero dei cavalieri in bici  

26 Marzo 2021

Epico Primo sciopero dei riders, i fattorini in bici, precari tra i precari , sfruttati tra gli sfruttati.

C ’è voluto tanto tempo per unirsi ma adesso… Eppoi c’è una sentenza che obbliga i nuovi  ma al contempo vecchi padroni anzi  di vecchissimo stampo ad assumere il ciclofattorino  come “lavoratore subordinato coordinato continuativo”. E li multa anche e non poco (733 milioni di euro )  i  capitalisti/negrieri che han solo sostituito la frusta col frustino algoritmico digitale

Mi frullano nella testa pensieri e parole di rabbia, di speranza  che si mescolano alla poesia, al rap e ai versi di due canzoni  degli anni 70 che sembrano scritte per loro adesso  e che li richiamano nei titoli : “ Riders on the storm “ di Jim Morrison dei Doors e “Ghost Riders in the sky” di Johnny Cash

Riders come cavalieri ,don Quijxote spesso eroici: cadono , urtano auto ,si rialzano ; pioggia,nebbia ,gelo ,caldo torrido e l’afa non li ferma.Eroi in imprese solitarie che adesso diventano finalmente collettive , battaglie per i diritti,la dignità del lavoro da conquistare,in squadra , parte di un  battaglione al contrattacco..

Così mi è uscita come un urgenza questa  poesia/canzone da  leggere forse rappare ,cantare,che alterna parole, pensieri appassionati, accatastati anche in modo confuso,come quando ti scappa di dire le cose e  il sentimento prevale sulla lucidità. Pensiero e  vicinanza anzi appartenenza a loro e al loro primo sciopero, che ci porta con i piedi per terra , o meglio sui pedali insieme a loro a condividere i loro drammi quotidiani. E ci serve .Si  anche a Noi che troppo  spesso ci dimentichiamo che c’è chi sta peggio anche molto peggio di Noi . Che  siamo prigionieri dei nostri quotidiani pur legittimi problemi ma che se li pesiamo  risultano  non sempre reali spesso  psicosomatici, pieni di  distingui, egoismi…centimetri di ismi ismi e ancora ismi .

Ma oggi siamo li con VOI

Go Riders Go !   GO Riders go go !

 Go Riders Be Good !!

RIDERXiDIRITTIXXL

(Da Rappare ) Cavalcare pedalare/Attacco alla piattaforma digitale

Capitalismo malato multato taroccato oo/ Ya basta Yahoo Glovo Deliveroo/Uber Eats  Just eat  Human meats..

Padroni Vil razza Capitale multinazionale/Nascosti dietro l’algoritmo digitale

(da Cantare): “ Riders on the storm…(Doors)

In questa casa siamo nati

In questo mondo siamo stati gettati

Come un cane senza ossa

Un attore fuori  da solo

Ma adesso tutti insieme

cavalieri nella tempesta “(Jim Morrison )

(da rappare)   Consegnare cibo e spesa/Alla gente che gli frega

Una pizza un fried mix , fish and chips/Che la dignità è offesa

Il tempo scorre devi metter le ali/dentro le vene i muscoli sui pedali

Il ritmo in testa delle cuffie sciaf bum/Così ti stordisci  e non pensi più/All’algoritmo  che va su e giu

Il rigido ritmo dell algo che dirà se resto e quanto valgo/

Aspettando il responso nella sera/Che sia STOP o vita pseudo vera

Da domani non sei più in pista/Sei espulso  dalla lista

E’ controllo  anche senza braccialetto/E’ moderna schiavitù è presto detto

Tira un brutto vento è da tempo/Food delivery diritti uno scempio/nulla  da perdere al contempo

Cavalieri  Basta  Su la testa ! Su la testa !

Allora? SCIOPERO  SI  SCIOPERO!!! Allora? SCIOPERO  SI  SCIOPERO!!!

RiderXidirittiXXL

Boicotta Food  Delivery! Siete fritti!/Estendere  i diritti Ya! Estendere i diritti 00

Monte ore garantito/Tredicesima e  congedo/Non più il cottimo infinito

Non più scart  dei capi  smart//Lavoro etero organizzato/Falso  autonomo taroccato

Dipendente  parasubordinato/Ammalato  Rapinato /Non puoi essere abbandonato

Anche il giudice ha sentenziato e ha multato si  /Va tutelato  /Ya   Va  tutelato Ya Basta!

(Da leggere)   La giornata è quasi andata

Tra consegne, pedalata su pedalata

Giù in caduta poi in risalita

Pioggia scivola su porfido sulla perfida vita

In stazione in terra nel bivacco

Un cavallo bolso e stracco

Per poi Finire sfinito sul treno

Nero con nero

Addormentarsi sullo zaino termico

unico posto caldo amico

nel freddo vagone

E Viene il magone

E sei solo

la gente che ti schifa per la bici che la ostacola

e poi… C’è sudore C’è odore

C’è quel nero colore e  quell’idioma  che  fatica

segreto codice  lingua nemica

E sei solo

Sei invisibile ,un  ectoplasma  sei un X e sei fantasma

(Da Cantare)   “Ghost riders in the sky

Fantasmi cavalieri nel cielo

I loro volti scarni occhi sfuocati

Le loro camicie tutte imbevute di sudore

Sto cavalcando sodo per catturare quella mandria del diavolo

Lungo questi cieli infiniti”(Johnny Cash)

(Da leggere) : Se la aria che  respiri è malata

il lavoro è una  palude  la dignità calpestata

Se il miraggio e’ solo jobs act e basta

Se la carta dei diritti è straccia e calpesta

Smuovi l’aria  le acque e che sia tempesta

Siate Voi tempesta

E Noi con Voi  sulle vostre, le nostre selle

Riders on the storm

Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero dei riders del 26 marzo e invita i cittadini a non utilizzare i servizi a domicilio per l’intera giornata

Pubblicato il 25 mar 2021

Lo sciopero è stato indetto da una partecipatissima assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della rete “RiderXiDiritti”, che ha coinvolto riders di più di 30 città italiane, e si è conclusa proclamando per il 26 marzo il blocco del servizio di food delivery in tutto il Paese”
Una decisione importantissima che esprime la volontà delle lavoratrici e dei lavoratori del settore di non accettare più condizioni di lavoro insopportabili, frutto di un sistema in cui come dimostrato da diverse inchieste della magistratura, paghe da fame e sfruttamento estremo si accompagnano a illegalità di tutti i tipi: decurtazioni dei compensi, caporalato, elusione fiscale, non rispetto delle norme sulla sicurezza e perfino confisca delle mance.
Abbiamo accolto positivamente i pronunciamenti della magistratura che hanno dichiarato i riders lavoratori subordinati a tutti gli effetti e ingiunto alle aziende di assumerli tutti, sono ben 60 mila, “applicando contratti adeguati”.

Riteniamo invece vergognosa la latitanza del governo che nemmeno di fronte a forme estreme di sfruttamento come questa, si decide ad abolire le leggi neoliberiste che hanno trasformato il mercato del lavoro in un suk di braccia usa e getta senza tutele e senza diritti.
Rifondazione sostiene i lavoratori determinati a proseguire la lotta fino a quando non vedranno riconosciuti “istituti contrattuali fondamentali come la malattia, le ferie, il congedo parentale, la paga oraria per por fine al ricatto del cottimo, il Tfr, un monte ore minimo garantito e i diritti sindacali”

Invitiamo i cittadini a esprimere la loro solidarietà con la giusta lotta dei riders non utilizzando nessun servizio di consegna a domicilio tramite app per tutta la giornata del 26 e condividendo gli hashtag del blocco del consumo per coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini

Antonello Patta responsabile lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

Trezzano sul Naviglio, dopo lo sciopero ai magazzini PAM bucate le gomme al delegato USB Logistica: non ci lasceremo intimidire

Milano, 23/03/2021

16:50 Grave atto intimidatorio, quest’oggi a Trezzano sul Naviglio: dopo una lunga mattinata di mobilitazione, insieme ai lavoratori del magazzino PAM-Xpo, il delegato USB Alaa Nasser ha trovato la propria autovettura con le gomme tagliate.

I lavoratori dei magazzini PAM di Trezzano sul Naviglio hanno scioperato e convocato un’assemblea, in risposta al mancato rispetto degli accordi da parte dell’azienda. La committente Xpo-Logistics, infatti, tiene i lavoratori in condizioni igieniche deplorevoli, con locali adibiti al riposo e alla refezione, così come i servizi igienici, abbandonati all’incuria. Non soltanto, spesso infatti i lavoratori hanno riscontrato irregolarità nella busta paga ed una serie di altre problematiche.

Solidarietà al nostro compagno Alaa Nasser, vittima di un atto finalizzato a minacciare e indebolire la lotta di USB nei magazzini della logistica, e a tutti i lavoratori PAM: non ci lasceremo intimidire e continueremo il percorso di organizzazione, in difesa dei diritti di tutti i lavoratori della logistica!

USB Logistica

26 MARZO – SCIOPERO DEI RIDERS

26 MARZO – SCIOPERO DEI RIDERS Giornata di LOTTA per i DIRITTI e le TUTELE contro la schiavitù dell’algoritmo.

NE PARLIAMO CON:- FEDERICA PITONI, Rider-

MARCO TUTTOLOMONDO, Rider-

OMAR BOURBOUH, Rider

COORDINA: NADIA ROSA, Dipartimento nazionale lavoro Prc/SE

CONCLUDE: ANTONELLO PATTA, Responsabile nazionale lavoro Prc/SE

L’iniziativa verrà interamente trasmessa in diretta streaming GIOVEDI’ 25 MARZO ALLE ORE 18:30 sulle pagine #facebook:-

Partito della Rifondazione Comunista – a questo link: https://www.facebook.com/rifondazione.comunista

Prima le Lavoratrici e i Lavoratori – a questo link: https://www.facebook.com/primailavoratori2019

RIFONDAZIONE COMUNISTA CON I LAVORATORI DELLA TNT-FEDEX E I SINDACALISTI DEL SICOBAS CONTRO LA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE

Pubblicato il 14 mar 2021

Prosegue con solerzia degna di miglior causa l’attività repressiva verso lavoratori della Tnt e sindacalisti del SiCobas colpevoli di aver disturbato i tentativi della multinazionale di riportare indietro le condizioni dei lavoratori eliminando tutele e diritti conquistati con la lotta.

Duri i nuovi provvedimenti repressivi: 5 divieti di dimora, almeno 6 avvisi di revoca dei permessi di soggiorno, 21 indagati con possibili misure di sorveglianza speciale, sequestro dei pc, 13.200 euro complessivi di multa, 2 attivisti del SiCobas agli arresti domiciliari.

Se qualcuno pensava che il blitz del 10 marzo fosse casuale deve ricredersi. Quanto accade segnala pienamente l’intenzione del governo Draghi di proseguire sulla strada di quelle politiche liberiste che per difendere la libertà incondizionata dei capitali e delle imprese da 30 anni attaccano i salari, i diritti e il potere contrattuale dei lavoratori.

E l’applicazione dura delle norme liberticide dei decreti Salvini, non a caso non abolite dal Conte 2, mostra proprio l’intenzione di procedere con la linea della tolleranza zero contro tutte le lotte in grado di difendere realmente i diritti delle lavoratrici e lavoratori piegando l’arroganza delle imprese

A sostegno dei lavoratori in lotta e per l’immediato ritiro dei provvedimenti repressivi attuati aderiamo alla manifestazione promossa dal SiCobas per oggi pomeriggio a Piacenza, alle ore 14.30 in piazzale Genova.

No alla criminalizzazione delle lotte!

Antonello Patta responsabile nazionale lavoro
Stefano Lugli segretario regionale Emilia Romagna
Partito della Rifondazione Comunista/SE