Tag: Trenord

Giù le mani da MI.MO.AL

1 Dicembre 2022

Solidarietà a Franco Aggio Presidente dell’associazione pendolari oggetto di un durissimo attacco intimidatorio da parte di Trenord e accusato, con richiesta di diecimila euro, di avere divulgato i dati, peraltro pubblici del disservizio su questa tratta. Una linea che meriterebbe un interesse più serio da parte di Regione Lombardia. In nove mesi nel 2022, sono stati riconosciuti sei bonus a conferma delle lacune, ritardi e soppressioni che ogni giorno creano problemi a chi utilizza il treno per studio o lavoro.

La raccolta firma è proposta da:

Futuro Sostenibile in Lomellina – La Mortara che vorrei – Sostenibilità Equità Solidarietà – Vigevano Sostenibile – WWF.

E’ stata sottoscritta, primo gruppo, da alcune associazioni di Vigevano e Lomellina:

Rete antifascista “Qui abita l’antifascismo” associazioni ANPI – ANPPIA – CDC,Slow Food –La Barriera – Art 3 vale anche per me – Oltremare – Ass. Culturale Arte il faro – Pensare Globalmente Agire Localmente – Ass. Culturale Villaggio di Esteban

Per firmare clicca qui sotto

https://www.change.org/p/gi%C3%B9-le-mani-da-mi-mo-al?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=2ce317e2-7cfb-4852-a9d2-c282669e44d1

PROPONENTI
Futuro Sostenibile in Lomellina – La Mortara che vorrei – Sostenibilità Equità Solidarietà – Vigevano Sostenibile – WWF
SOTTOSCRITTORI
Rete antifascista “Qui abita l’antifascismo” associazioni ANPI – ANPPIA – CDC
Slow Food – La Mortara che vorrei – Barriera – Art 3 vale anche per me – Oltremare – Ass. Culturale Arte il faro – Pensare Globalmente Agire Localmente – Ass. Culturale Villaggio di Esteban
Le associazioni di volontariato operano nelle loro diverse missioni confrontandosi con le Istituzioni per rendere la convivenza civile e la fruibilità dei servizi sempre migliore e lo fanno cercando di accompagnare le Istituzioni che gestiscono i servizi e i fruitori degli stessi ad avere un rapporto paritario di diritti e doveri.
Lo facciamo confrontandoci a volte anche duramente ma sempre con spirito costruttivo.
Per questo non possiamo sorvolare su pratiche intimidatorie e di sopraffazione tendenti a intimorirci.
Questa volta, ma dovremmo dire per l’ennesima volta, visto il ripetersi dei fatti, è toccato a MI.MO.AL, l’associazione che si occupa di rappresentare i pendolari della linea MilanoMortara-Alessandria.
Qui sotto potete leggere i fatti che ci hanno portato ad aprire questa petizione per chiedere a TRENORD, ma anche a tutto il gruppo proprietario, Regione Lombardia e Ferrovie Nord Milano, di fare un passo indietro e ritirare quella indegna richiesta di denaro di 10.000 euro.

Nell’esprimere piena e partecipata solidarietà a Franco Aggio presidente dell’associazione MI.MO.AL-ODV che è stato oggetto di un durissimo e intimidatorio attacco personale da parte della società Trenord S.R.L. chiediamo di esprimere la stessa indignazione e solidarietà ai cittadini.
Franco Aggio viene accusato di aver divulgato dati sul servizio ferroviario regionale e in particolare della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria. Dati che, come abbiamo verificato, sono visibili a tutti, sono pubblici e rilevati dalle APP giornaliere di TRENORD.
La colpa del Presidente di MI.MO.AL sarebbe quella di averli conteggiati ogni mese e divulgati prima che gli stessi fossero ufficializzati/certificati/appurati (dopo più di 50 giorni) da Regione Lombardia e da Trenord stessa. Non viene contestata la non veridicità dei dati divulgati, veridicità che poi viene confermata successivamente dai dati certificati con i tempi sopra richiamati (50 giorni).
Inoltre l’associazione MI.MO.AL ODV e il suo presidente Franco Aggio si premurano sempre di avvisare che i dati saranno poi appurati da Regione Lombardia per escludere le cause non previste per ritardi e soppressioni. Stante la realtà dei fatti non comprendiamo la reazione scomposta di Trenord che lascerebbe intendere che Trenord stessa si senta l’unica responsabile dei disservizi. Aggio nei report sopracitati ha anche affermato che ci sono altri soggetti corresponsabili (in percentuali nettamente minori) dei disservizi.
Dopo aver verificato i dati ufficiali dei bonus ferroviari (unico parametro che platealmente certifica la qualità del servizio ferroviario) degli ultimi anni sulla Milano-Mortara-Alessandria e i numeri (ben 6 bonus riconosciuti in 9 mesi nel 2022) confermano la bontà del monitoraggio indipendente di MI.MO.AL ODV su fonti aperte e certificano il pessimo andamento del servizio su questa linea come i viaggiatori ben sanno e quotidianamente subiscono.
Non possiamo che apprezzare l’opera meritoria dell’associazione MI.MO.AL ODV e del suo presidente che con rigore e capacità di analisi e proposta da cinque anni si battono per avere un servizio migliore.
La società Trenord alla luce di quanto appurato ed esposto non può sentirsi né offesa da chi con dati da lei stessa certificati cerca di richiamarla al dovere di offrire ai pendolari un miglior servizio, pagato con sacrificio.
Ribadiamo solidarietà e vicinanza a Franco Aggio presidente di MI.MO.AL-ODV e a tutta l’associazione per il prezioso e continuo lavoro a favore di viaggiatori e cittadini, E VI CHIEDIAMO DI FARE ALTRETTANTO FIRMANDO QUESTA PETIZIONE

La vergogna. Diecimila volte vergogna

18 Novembre 2022

ADRIANO ARLENGHI

La vergogna. Diecimila volte vergogna.

Quando ho visto la lettera non credevo ai miei occhi. Ho sempre pensato che i pendolari della linea che da Mortara porta a Milano fossero dei santi. Sopportano in silenzio soppressione e ritardi. Convogli fatiscenti e senza bagni, informazioni sballate. Ho amici che sono costretti a prendere il treno un’ora prima per avere la certezza di timbrare in orario il cartellino e molti altri che sono stati obbligate ad intasare le strade della 494. Generando inquinamento e rischi di incidenti a causa di un servizio pubblico gestito da Trenord che da lustri fa veramente pietà.

Questo mese poi il servizio ha raggiunto livelli di inaffidabilità spaventosi. Ho letto che in Giappone quando un treno è in ritardo anche solo di 30 secondi, i dirigenti si scusano con i pendolari. Qui succede l’opposto o meglio di fanno cose che hanno il sapore della vendetta. Qualche anno fa per cercare di trovare almeno parziali soluzioni per migliorare le condizioni di trasporto per chi viaggia e per chi studia, un gruppo di persone aveva creato un’associazione pendolari.

Io tra questi. Con tanta fatica, coerenza, dedizione, questo gruppo di persone ha tentato di invertire la rotta ed ha fatto tavoli, manifestazioni, raccolta firme, volantinaggio in tutte le stazioni, ha studiato le opzioni tecniche possibili, ha interpellato gli amministratori cercando di coinvolgerli. I giornali spesso e volentieri raccolgono il grido di dolore pendolare e ne fa articoli di giornale. L’associazione si chiama Mi. Mo. Al. e della sua coerenza e lavoro non c’è pendolare che non ne sia conscio.

Sono affidabili, precisi, sempre sul pezzo. Così coerenti e seri da sembrare inattaccabili. E tutto questo ovviamente fa paura a Trenord. Trenord è la grande azienda partecipata da Regione Lombardia per gestire il trasporto ferroviario. Incapace di ovviare ai disservizi quotidiani e questo vale in particolare per il nostro territorio dichiarato area interna la settimana scorsa, ovvero area depressa, che fa?

Semplice: se la prende con i pendolari organizzati che fanno valere le proprie ragioni nei tavoli negoziali. Li accusa di diffondere maldestre elaborazioni che spettano esclusivamente all’azienda cioè i dati dei ritardi. E sottolinea persino che il loro intento è quello di diffondere informazioni tese a screditare la società. Sostiene che questo è un reato consumato a mezzo stampa e diffida l’associazione a pubblicare e a divulgare notizie false e infamanti nei suoi confronti.

Arriva anche a chiedere la richiesta di risarcimento danni cagionati a Trenord per lrsa immagine: diecimila euro.

Io non ho parole. Quanto è accaduto non solo è vergognoso. Se l’immagine pubblica di Trenord prima era claudicante ora è finita sotto le scarpe. Non è solo la mia opinione ma di chiunque viaggia in treno.

Massima solidarietà da parte mia all’associazione e al suo presidente. Invito tutti gli amici pendolari e non a scrivere a Trenord tutto il proprio disgusto per una azione che vuole cancellare un’associazione che ha sempre difeso i diritti dei pendolari e raccontato verità.


Testo della mozione di Giuseppe Abbà, protocollata al Municipio di Mortara sul vero scandalo di Trenord che cerca di intimidire l’associazione pendolari. Ritengo vergognoso tale atteggiamento. Trenord, invece di risolvere i problemi, cerca di bloccare le giuste proteste dei pendolari.


Mortara,18 novembre 2022
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco del Comune di Mortara
Oggetto: Contro l’assurda richiesta di Tre Nord verso i pendolari della Mi.Mo.Al.
Il sottoscritto Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista
VISTA la vera e propria intimidazione mandata avanti da Tre Nord contro l’ associazione pendolari Mi.Mo.Al. con la richiesta di ben 10.000 euro a Franco Aggio “accusato” di aver reso pubblici disservizi e ritardi, peraltro già resi noti dalla stessa Tre Nord
CONSIDERATO che già in precedenza si era avuto da parte di Tre Nord un altro tentativo intimidatorio ( poi rientrato con un accordo e varie prese di posizione) semplicemente contro il normale diritto di critica
RICORDATO che Tre Nord è una società a responsabilità limitata che ha l’appalto dalla Regione Lombardia per cui la stessa ha una responsabilità precisa in merito
CHIEDE
La convocazione urgente del Consiglio comunale di Mortara, allargato all’associazione pendolari Mi.Mo.Al. per discutere e votare la seguente MOZIONE
“Il Consiglio comunale di Mortara chiede a Tre Nord di ritirare immediatamente l’inaccettabile intimidazione contro Mi.Mo.Al. e Franco Aggio che si sono limitati a rendere noto notizie diffuse dalla stessa Tre Nord e a procedere piuttosto al miglioramento del servizio che riguarda decine di migliaia di pendolari della nostra zona”.
Giuseppe Abbà.

CONFERENZA STAMPA: “TRENORD, SIAMO AL CAPOLINEA”!

8 Aprile 2022

Campagna sul TPL a cura del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea e delle/i Giovani Comunaste/i della Lombardia.

A gennaio 2020 la Giunta Regionale rinnova, senza gara d’appalto, l’accordo con Trenord condannando così i cittadini e le cittadine ad altri 9 anni di disagi e disservizio. I ritardi continui e le pessime condizioni dei treni sono solo la punta dell’iceberg di un sistema fatto di mancate verifiche della sicurezza dei mezzi e delle infrastrutture, scarsi controlli sui mezzi, passaggi a livello pericolosi, mezzi strapieni e di una gestione politica del trasporto pubblico.
Chiediamo più trasparenza ed un trasporto pubblico che sia di tutt*, per questo lanciamo la campagna “Trenord, siamo al capolinea!
La conferenza stampa si terrà in forma mista lunedì 11 aprile dalle ore 11:30 alle ore 12:30 c/o il cortile della nostra sede regionale a Milano Via Vallarsa n°2.

Fabrizio Baggi, Segretario regionale Prc/SE Lombardia

Vittorio Savini, Coordinatore GC Lombardia

Sussurri e grida sui nuovi convogli Caravaggio

27 Gennaio 2022

Fonte: https://www.facebook.com/associazione.mimoal/

Associazione Mi.Mo.Al.

Nei giorni scorsi Trenord, in una sezione del suo sito internet, ha informato i suoi clienti che dal 1° febbraio 2022 i nuovi convogli Caravaggio entreranno in servizio sulla linea Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio.

È stata una comunicazione più sussurrata che celebrata come invece è avvenuto in altre occasioni di lancio dei nuovi convogli su altre linee.

Forse un po’ di vergogna si è insinuata nelle menti di Trenord. Perché vergogna? Forse anche Trenord ritiene sfacciato introdurre convogli nuovi su una linea dove l’attuale materiale rotabile circolante (Coradia) ha un’anzianità di soli 5 anni.

Inoltre sulla tratta Milano-Gallarate-Varese circola un’altra tipologia di materiale rotabile (TSR) con anzianità di 8 anni.

Questa comunicazione sussurrata scatenerà le grida di dolore dei viaggiatori della Milano-Mortara-Alessandria che usano ancora convogli che hanno 25 anni di vita media (con punte di 36 anni) ma anche dei viaggiatori della Milano-Piacenza e Milano-Stradella con convogli di 35 e 41 anni, della Milano-Voghera dove i convogli hanno una età media di 37 anni.

Queste ingiustizie l’associazione MI.MO.AL, in solitudine, le dice e le denuncia da anni sui media, agli amministratori locali, a Trenord, all’assessore Terzi, senza che nessuno muova fattivamente un dito per cambiare questo uso del potere vergognoso, irritante e irrispettoso dei viaggiatori tutti e anche dei cittadini lombardi in generale.

Le informazione che abbiamo fornito in questo post nessuno le potrà smentire.

Fino a quando le amministrazioni locali e provinciali di Pavia accetteranno questa situazione per paura di affrontare dialetticamente, e non con il cappello in mano, l’assessore regionale Terzi e il presidente Fontana?

Ormai lo sanno tutti i 10 milioni di abitanti della Lombardia che Trenord agisce su indicazione e con la copertura della giunta regionale.

A partire dal 2019 MI.MO.AL in tutte le sedi di confronto ufficiale ha sempre chiesto a regione Lombardia e a Trenord il cronoprogramma di allocazione dei nuovi treni sulle varie linee ma non abbiamo mai avuto risposta.

I fatti purtroppo danno ragione alla mancata risposta della Regione.

TRENORD – tra inefficienza e mala gestione

11 novembre 2021

A gennaio dell’anno scorso la Giunta Regionale rinnova, senza gara d’appalto, l’accordo con Trenord per altri 9 anni.
I ritardi continui e le pessime condizioni dei treni sono solo la punta dell’iceberg di un sistema fatto di mancate verifiche della sicurezza dei mezzi e delle infrastrutture, scarsi controlli sui mezzi, passaggi a livello pericolosi, mezzi strapieni e di una gestione politica del trasporto pubblico.
Per tutti i disservizi, per la mala gestione, per l’inefficienza di quello che è un aspetto fondamentale della vita di tant* student*, lavoratrici e lavoratori.

Scendiamo in piazza!


Sabato 13 novembre presidio statico in Piazzale Cadorna dalle 15:30*saranno rispettate le misure anti-Covid 19*

Iniziativa a cura delle/i Giovani Comunisti/e Lombardia

qui l’evento Facebook

Basta con la politica dell’intimidazione.

Come Partito della Rifondazione Comunista esprimiamo la nostra piena solidarietà all’associazione Mimoal, associazione che da anni si batte per ottenere quello che in un paese civile sarebbe normale, un servizio di trasporto pubblico decente.

Da anni l’associazione si batte perché sia migliorato il servizio di trasporto sulla linea ferroviaria che collega Mortara a Milano, tratta che è tra le più disastrate dell’Italia settentrionale.

Sono state raccolte migliaia di firme, fatti presidi sotto la Regione Lombardia, incontri con tutte le amministrazioni locali e sempre Trenord e la Regione Lombardia non hanno fatto nulla.

Il centrodestra ha sempre fatto promesse, senza mai rispettare la parola data.

Ora si arriva addirittura ad aprire una vertenza legale contro Mimoal, chiedendo un risarcimento di diecimila  euro, con il chiaro intento di intimidire gli associati per ridurli al silenzio.

Come Partito della Rifondazione Comunista siamo, come sempre, al fianco dei cittadini che si battano per rivendicare diritti legittimi e contro l’arroganza del potere che non accetta nessuna critica al proprio operato.

Partito della Rifondazione Comunista

Ancora una volta presi in giro

La Regione Lombardia, a guida leghista, si è rimangiata per l’ennesima volta la promessa di potenziare e migliorare la tratta ferroviaria Mortara – Milano.

È da trent’anni che il centro-destra amministra la Regione Lombardia e ha competenze dirette nella gestione della tratta ferroviaria, ed è da trent’anni che non fa assolutamente nulla, anzi la situazione è in continuo peggioramento, ritardi di partenza e arrivo, soppressione di corse, vagoni vecchi e sporchi.

Da anni le varie associazioni dei pendolari denunciano le mancanze del servizio ma la Regione evidentemente ha altre priorità (ci piacerebbe sapere quali), addirittura si arriva a denunciare i comitati pendolari che manifestano contro questi disservizi.

Come Rifondazione Comunista da anni denunciamo questa situazione, e continueremo a farlo, fino a quando la nostra zona non sarà dotata di un sistema di trasporto ferroviario degno di un paese civile e moderno.

Un sistema di trasporto  pubblico che se efficiente permetta ai pendolari di muoversi verso Milano e ritorno in modo rapido sicuro ed ecologico, senza essere costretti a utilizzare le auto private.

Pavia 14 giugno 2021

Rifondazione Comunista federazione di Pavia

Vigevano: la giunta leghista si schiera contro i pendolari e difende l’operato di Trenord e di Regione Lombardia

La giunta di centro-destra a guida leghista di Vigevano ha respinto, durante la seduta del Consiglio Comunale del 10/03/2021, una mozione presentata dalla minoranza in cui si reclamava il sostegno a favore dei pendolari organizzati nell’Associazione Mi.Mo.Al.

L’Associazione è stata oggetto di minaccia di denuncia per “diffamazione”, con relativa richiesta di 10 mila euro per “danno d’immagine”, da parte di Trenord per un video che in modo ironico proponeva – con dati documentati – i disservizi e i disagi che quotidianamente, da innumerevoli anni, i pendolari sono costretti a subire. L’Associazione ha utilizzato lo stesso video con cui Trenord si autopromuoveva e si autoincensava (senza alcun pudore: decantando il servizio fornito ai pendolari di tutta la Regione Lombardia), sovrapponendo semplicemente i dati reali delle inefficienze e irregolarità che sono di dominio pubblico.

Nonostante la mozione sia stata emendata nel senso richiesto dalle destre, sono stati rigettati sia l’emendamento sia la mozione, dopo sguaiate e strumentali profusioni di sostegno e di appoggio ai pendolari.

I pendolari e i problemi del pessimo stato della linea ferroviaria locale non interessano affatto alla giunta leghista e ai suoi alleati, perché sono contro il trasporto pubblico e contro l’incremento del trasporto ferroviario, se non in campagna elettorale per raccattare consensi.

Loro rispondono – eccome! – agli interessi di chi vuole cementificare e devastare il territorio, di chi ha stravolto il piano regolatore che non c’è più, di chi vuole l’autostrada Broni – Mortara e la superstrada Vigevano-Malpensa.

E naturalmente ben si guardano dal contrapporsi, anche semplicemente con una dichiarazione (come richiedeva la mozione bocciata), alla Giunta Regionale lombarda di centro destra a guida leghista a cui si sono sempre allineati come esecutori supini.

Denunciamo la gravità di questo ennesimo comportamento e invitiamo i pendolari e i cittadini vigevanesi a prendere atto che questa giunta governa contro l’interesse della maggioranza della popolazione, nonostante le demagogiche e roboanti affermazioni verbali.

Pensiamo invece che proprio il Comune – in quanto istituzione pubblica – dovrebbe essere il garante in merito all’efficienza e alla funzionalità della tratta Alessandria – Mortara – Milano, verificando anche la possibilità di avviare un’azione diretta contro l’ente gestore della linea.

Rifondazione Comunista denuncia la provocazione e l’intimidazione di Trenord, non solo per l’inconsistenza delle accuse, che sfiora il ridicolo, ma anche per le gravi implicazioni che riguardano la libertà di espressione e di critica.

Rifondazione Comunista ribadisce con coerenza il proprio sostegno alla lotta dei pendolari e della loro Associazione, per il presente e per il futuro, per migliorare e rilanciare il trasporto pubblico.

Partito della Rifondazione Comunista

Circolo Hugo Chavez Frias Vigevano

15/03/2021

Mortara: Abbà presenta in consiglio Comunale la mozione per il ritiro dell’assurda richiesta di 10mila euro per danno d’immagine al comitato pendolari Mi. Mo. Al.

Presentata da Abbà in consiglio comunale di Mortara, la mozione di Rifondazione Comunista sulla denuncia fatta da Trenord al comitato pendolari Mi. Mo. Al.

Testo della mozione

Mortara, 1 febbraio 2021

Alla Presidente del Consiglio Comunale di Mortara

Al Sindaco di Mortara

Oggetto: mozione per richiesta di ritiro richiesta Trenord contro comitati pendolari Mi. Mo. Al.

Il sottoscritto Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista e di “Mortara bene comune”

  • vista la minaccia di denuncia per diffamazione da parte di Trenord contro il comitato pendolari Mi. Mo. Al. (Milano – Mortara – Alessandria)
  • considerata la gravità di questo tentativo di intimidazione, verso la giusta protesta dei pendolari, nonché l’assurda richiesta di 10mila euro per “danno d’immagine”
  • dichiara che la libertà di espressione, soprattutto per difendere una giusta necessità, non può essere oggetto di minacce
  • chiede che il consiglio comunale discuta e voti la seguente MOZIONE

“Il consiglio comunale di Mortara, nel dichiararsi a sostegno delle richieste del Comitato pendolari Mi. Mo. Al. per il miglioramento del del servizio, chiede che la Regione Lombardia, socia di Trenord, intervenga presso la stessa per ritirare la minacciosa richiesta. “

Giuseppe Abbà

Trenord: dopo i danni la beffa!!!

Trenord non trova di meglio che denunciare il comitato pendolari della linea ferroviaria Milano – Mortara – Alessandria per un video scherzoso.

Tutti sanno quello che sopportano tutti i giorni i pendolari di questa linea con treni soppressi, sporchi, antiquati e soprattutto ritardi, adesso qualche benpensante di Trenord ha pensato bene di giustificare il tutto con questa richiesta “simbolica” di 10.000 euro per danno d’immagine, ebbene sappiano i dirigenti di Trenord che l’immagine se la sono danneggiata da soli con tutti i problemi creati ai pendolari.

Rifondazione Comunista di Mortara e Vigevano è vicina al comitato Mimoal e esprime la sua solidarietà.

Rifondazione Comunista Mortara e Vigevano.