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Mortara. Abbà: “Riprendiamoci Palazzo del Moro”

Tratto da: L’INFORMATORE del 23 settembre 2021

MORTARA – Doveva diventare un polo di promozione turistica e culturale: di fatto da 19 anni è un bar; aperto in locali di proprietà comunale concessi gratis a un’associazione, “Leonardo”, che in cambio non ha realizzato nulla di quanto promesso.

Non solo: il Comune è nella paradossale situazione di dover pagare un affitto (14 mila euro l’anno) per disporre dei locali di cui è proprietario, necessari alla civica scuola musicale.

A incassare non è Leonardo ma la “Palazzo del Moro srl”, a cui l’edificio è stato girato nel 2012 in sub-comodato.

Per il Consigliere Comunale Giuseppe Abbà, di Rifondazione e Mortara Bene Comune, contrario alla privatizzazione ventennale fin dal 2002, è giunto il momento di dire basta.

In tutto questo tempo, dice, “l’associazione “Leonardo” che doveva, secondo le mirabolanti promesse avanzate, promuovere iniziative culturali ed economiche, non ha prodotto niente di significativo”.

E con una mozione chiede che alla scadenza del contratto (aprile 2022) il Comune si riprenda il palazzo e “inizi immediatamente le operazioni di recupero alla gestione diretta dell’edificio per utilizzarlo a fini scolastici e sociali”.

Dando così magari una soluzione duratura al problema della sede del Centro provinciale d’istruzione adulti.

A MORTARA OCCORRE CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE TROVI SPAZI ADEGUATI PER IL CENTRO PROVINCIALE ISTRUZIONE ADULTI.

In Provincia di Pavia ci sono 4 sedi di un’importante istituzione scolastica: il Centro Provinciale Istruzione Adulti.

Questa scuola permette il recupero scolastico con il conseguimento del diploma di terza media, nonché l’integrazione linguistica degli immigrati, l’alfabetizzazione e i corsi di lingua aperti a tutti.

E’ equiparata alla Scuola dell’obbligo per cui, in base alla legge e a numerose sentenze, spetta al Comune provvedere al suo funzionamento con locali ed arredi.

Un’ amministrazione comunale che si rispetti dovrebbe tenerci a questa Scuola. Invece, cosa succede a Mortara?

Alcuni anni fa la Scuola è stata “sfrattata” dai locali dell’Istituto “Pollini”, nel disinteresse completo dell’Amministrazione comunale di Mortara.

Solo una mobilitazione di studenti, insegnanti e cittadini, con l’appoggio del Partito della Rifondazione Comunista, con la raccolta di centinaia di firme, con interpellanze consigliari ha fatto in modo che il Comune trovasse una soluzione, purtroppo provvisoria, presso la Fondazione Clerici. Questa fondazione, successivamente, avendo bisogno di spazi per la sua attività, aveva grandemente ridotta l’area assegnata alla Scuola Istruzione Adulti.

Ancora interpellanze da parte nostra, ancora pressioni di alunni ed insegnanti, anche attraverso l’attività della nostra compagna Cinzia Reina (maestra in questa Scuola, purtroppo scomparsa nel Maggio 2021).

Su indicazione di Cinzia e nostra si trova una soluzione (sempre provvisoria) in uno spazio di proprietà della Croce Rossa.

Oggi, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il Centro Provinciale Istruzione Adulti è tuttora privo di una sede, dato che la soluzione della Croce Rossa non è più praticabile.

Constatiamo, amaramente, il disinteresse e la sostanziale inerzia dell’Amministrazione Comunale di Mortara su questo problema.

Eppure le soluzioni ci potrebbero essere e ne indichiamo alcune:

  1. Trattare con le scuole cittadine la possibilità di spazi per il Centro Istruzione Adulti.

2. L’utilizzo della ex Pretura.

3. L’utilizzo della ex Caserma di Piazza Trieste.

Invece l’Amministrazione comunale ha messo in vendita i due edifici citati.
Con ogni evidenza, nonostante gli obblighi di legge, la Giunta comunale leghista dimostra di non vedere di buon occhio una Scuola dove ci sono gli immigrati.
ALLA FACCIA DEI DISCORSI SULL’INTEGRAZIONE, ecc.
Depositerò un’interpellanza in merito al Consiglio Comunale.
NON LASCIAMO SOLI ALUNNI E INSEGNANTI NELLA DIFESA DEL SACROSANTO DIRITTO ALLO STUDIO.

Giuseppe Abba’
Consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista.

LA SITUAZIONE DEL CLIR- LA GESTIONE DEI RIFIUTI DEVE RIMANERE PUBBLICA

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime il pieno appoggio all’azione delle organizzazioni sindacali per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti del Clir e perché il ciclo dei rifiuti rimanga pubblico.

Gravi sono le responsabilità politiche di Lega e Centro Destra che hanno gestito questo consorzio.

Ancora non è stato chiarito il percorso per cui si è arrivati al grave indebitamento finanziario.

Sarebbe necessaria un’ inchiesta approfondita da parte delle autorità competenti.

Altrettanto grave è l’ atteggiamento di quei comuni (Mortara, Mede, Dorno, Sannazzaro) che, prima avevano siglato un accordo con Cgil-Cisl-Uil per il rilancio del Consorzio e per il mantenimento della gestione dei rifiuti nel perimetro pubblico e poi, con un vergognoso voltafaccia, si sono rimangiati questi propositi.

Sono in pericolo una cinquantina di posti di lavoro e la sostenibilità ambientale del problema dei rifiuti.

Questa è la conseguenza di un atteggiamento che, negli anni, come è avvenuto per la sanità, ha puntato a demolire l’intervento pubblico e ad aprire la strada ai potentati economici.

Affossare un consorzio pubblico e affidare la gestione ai privati apre la strada a problemi seri, come è stato dimostrato dagli impianti privati che si sono occupati negli ultimi anni di rifiuti: ricordiamo l’incendio Bertè, la gestione degli scarrabili, ecc.

Infine: una mozione presentata al Consiglio comunale di Mortara dal sottoscritto e da Paola Savini per salvaguardare i posti di lavoro del Clir è stata, a suo tempo, respinta dalla maggioranza leghista con il pretesto che “era inutile, che ci avrebbe pensato l’amministrazione comunale”.

Anche nel consiglio comunale del 27 maggio scorso la Giunta di Mortara se ne è ben guardata dal parlare della questione.

Giuseppe Abba’- consigliere comunale di Mortara del Partito della Rifondazione Comunista.