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La memoria nelle pietre

Aned Provincia di Pavia e Anpi Vigevano

Per celebrare il Giorno della Memoria in questo tempo così difficile l’ANED provinciale e l’ANPI di Vigevano hanno proposto alla Rete Cultura del Comune un video realizzato compiendo un tour tra le quattro pietre d’inciampo posate in città e precisamente quelle dedicate a Teresio Olivelli davanti al portone del liceo “B. Cairoli”, ad Anna Botto in via del Popolo al n. 11, a Santino Bonafin ed Ermes Testori in piazza Martiri della Libertà. Il tour, è stato accompagnato dalla lettura di testi e poesie: per Olivelli un suo brano tratto dal giornale clandestino “Il ribelle”, per la Botto una poesia della francese Charlotte Delbò, deportata come lei al lager femminile di Ravensbrück, per Testori una poesia di Mirco Camia, pure deportato al campo di Flossenbürg, infine per Bonafin, il “giuramento di Mauthausen” (il campo dov’è morto), sottoscritto dai deportati di varie nazionalità alla liberazione del lager. Una lezione di storia e poesia all’aria aperta.

On-line lunedì 25 gennaio alle ore 21, dal sito di Rete Cultura o da quello della Biblioteca Civica di Vigevano.

Quest’anno sono arrivate dall’artista tedesco Gunther Demnig quattro pietre d’inciampo: a Pieve Albignola per i due deportati lì arrestati: Aldo Locatelli e Guido Panigadi; e a Lomello per Giuseppe Loew e Giuseppe Zaltieri.. Per la loro posa si deciderà in base alle disposizioni governative, rimandando eventualmente a qualche data utile l’evento (25 aprile, 2 giugno) In ogni caso il Giorno della Memoria sarà presentato e distribuito un libro dedicato a questi due deportati di Lomello.

Come è noto le “pietre d’inciampo” sono un’installazione ideata dall’artista tedesco Gunther Demnig (che quest’anno non sarà presente personalmente in Italia) che ha lo scopo, dopo anni di oblio, di permettere ai deportati di ritornare virtualmente ad abitare per sempre i luoghi che li hanno visti protagonisti di una pagina importante, forse la più significativa, della storia d’Italia. Le pietre con i loro nomi ci ricorderanno, attraverso le loro storie, che la democrazia è fatta di partecipazione, di conoscenza e sacrificio.

Il comune di Cilavegna ha sofferto durante la guerra la deportazione di diversi suoi cittadini e, negli ultimi anni, ha allestito mostre su aspetti della Shoah. Quest’anno la biblioteca comunale, vista l’impossibilità di farlo dal vivo, presenterà on-line agli studenti di Cilavegna e Cassolnovo i pannelli della mostra dell’ANED di Pavia “In treno con Teresio” sul trasporto che ha visto partire per il lager di Flossenbürg 432 prigionieri, tra cui 15 pavesi con Teresio Olivelli.

Infine, sempre sui deportati di tutta la provincia di Pavia, il giorno 27 gennaio sarà presentato, ancora on-line, dalla biblioteca Universitaria di Pavia e dall’ANED in collaborazione con l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Pavia, il sito internet che accoglie l’aggiornamento dell’elenco di tutti i deportati nati, residenti o catturati in provincia, con un apparato di schede biografiche, documenti, foto e audio con le voci di alcuni dei sopravvissuti.

Come scriveva il filosofo tedesco Max Horkheimer dall’esilio a New York nel 1944: “I martiri anonimi dei campi di concentramento sono i simboli dell’umanità che lotta per venire alla luce. Il compito della [storia] sta nel tradurre ciò che essi hanno fatto in parole che gli uomini possono udire, anche se le loro voci mortali sono state ridotte al silenzio dalla tirannia”.