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In ricordo di Pierluigi Zuccolo a cinque anni dalla sua scomparsa. “Chi ha compagni non morirà”

Il 29 aprile del 2018 è morto, a soli 60 anni d’età, all’ospedale di Imperia, provincia dove negli ultimi anni risiedeva, il nostro caro compagno Pierluigi Zuccolo.

Questo al termine di una lotta condotta con coraggio contro una grave forma tumorale.

Nel rinnovare la nostra vicinanza alla moglie Anna Vai e alla figlia Estella (chiamata così in ricordo del nome di battaglia di Teresa Noce), vogliamo anche quest’anno ricordare il suo impegno e la sua militanza politica con i comunisti.

Pierluigi ha lavorato nell’importante officina riparazioni ferroviarie di Milano.

E’ stato distaccato per un certo periodo al lavoro sindacale nella CGIL, durante il quale fu conosciuto e apprezzato da molti lavoratori nelle assemblee e nelle vertenze di lavoro. Iscritto al Partito Comunista Italiano, nel 1991, dopo lo scioglimento del Partito con la “svolta” della Bolognina, aderì al Partito della Rifondazione Comunista, diventandone uno dei primissimi attivisti in Lomellina.

Difatti diventò segretario del circolo di Dorno e consigliere comunale di questo Comune dove condusse una accanita lotta contro un grave progetto di devastazione ambientale: una discarica sulle rive del Terdoppio.

Questa battaglia, condotta con estrema decisione e ottenendo la partecipazione di molti cittadini di Dorno, Zinasco e di altri comuni della zona, fu tra le poche nella nostra provincia che ebbe un esito positivo, con il risultato di trasformare la zona prevista per la discarica in una “zona protetta”.

Pierluigi fece parte della segreteria provinciale di Pavia del Partito della Rifondazione Comunista dove fu incaricato di seguire i problemi del lavoro.

Si trasferì, dopo la pensione, in Liguria dove in breve tempo dette un forte contributo alla federazione di Imperia diventandone il segretario provinciale, nonché consigliere comunale di Diano Castello e tesoriere del Comitato regionale del PRC.

Le compagne e i compagni della provincia di Pavia lo ricordano per la sua umanità, per il suo impegno nelle feste e nelle iniziative della Federazione.

Nonostante si fosse trasferito in Liguria veniva sempre a dare una mano alla nostra festa provinciale e a quelle di alcuni circoli.

Lo ricordiamo sorridente, tra i fornelli delle cucine delle feste, con il grembiule unto, mentre preparava i cibi, sempre sostenuto dal suo perenne ”ottimismo della volontà”, esempio di impegno dalla parte dei lavoratori, degli oppressi e degli sfruttati.

Sappiamo che, in ultimo, assieme ai familiari, ha voluto sentire ”l’Internazionale” di Franco Fortini.

Un saluto a pugno chiuso.

Piero Rusconi e Giuseppe Abbà della Federazione Provinciale di Pavia del Partito della Rifondazione Comunista