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La vergogna. Diecimila volte vergogna

18 Novembre 2022

ADRIANO ARLENGHI

La vergogna. Diecimila volte vergogna.

Quando ho visto la lettera non credevo ai miei occhi. Ho sempre pensato che i pendolari della linea che da Mortara porta a Milano fossero dei santi. Sopportano in silenzio soppressione e ritardi. Convogli fatiscenti e senza bagni, informazioni sballate. Ho amici che sono costretti a prendere il treno un’ora prima per avere la certezza di timbrare in orario il cartellino e molti altri che sono stati obbligate ad intasare le strade della 494. Generando inquinamento e rischi di incidenti a causa di un servizio pubblico gestito da Trenord che da lustri fa veramente pietà.

Questo mese poi il servizio ha raggiunto livelli di inaffidabilità spaventosi. Ho letto che in Giappone quando un treno è in ritardo anche solo di 30 secondi, i dirigenti si scusano con i pendolari. Qui succede l’opposto o meglio di fanno cose che hanno il sapore della vendetta. Qualche anno fa per cercare di trovare almeno parziali soluzioni per migliorare le condizioni di trasporto per chi viaggia e per chi studia, un gruppo di persone aveva creato un’associazione pendolari.

Io tra questi. Con tanta fatica, coerenza, dedizione, questo gruppo di persone ha tentato di invertire la rotta ed ha fatto tavoli, manifestazioni, raccolta firme, volantinaggio in tutte le stazioni, ha studiato le opzioni tecniche possibili, ha interpellato gli amministratori cercando di coinvolgerli. I giornali spesso e volentieri raccolgono il grido di dolore pendolare e ne fa articoli di giornale. L’associazione si chiama Mi. Mo. Al. e della sua coerenza e lavoro non c’è pendolare che non ne sia conscio.

Sono affidabili, precisi, sempre sul pezzo. Così coerenti e seri da sembrare inattaccabili. E tutto questo ovviamente fa paura a Trenord. Trenord è la grande azienda partecipata da Regione Lombardia per gestire il trasporto ferroviario. Incapace di ovviare ai disservizi quotidiani e questo vale in particolare per il nostro territorio dichiarato area interna la settimana scorsa, ovvero area depressa, che fa?

Semplice: se la prende con i pendolari organizzati che fanno valere le proprie ragioni nei tavoli negoziali. Li accusa di diffondere maldestre elaborazioni che spettano esclusivamente all’azienda cioè i dati dei ritardi. E sottolinea persino che il loro intento è quello di diffondere informazioni tese a screditare la società. Sostiene che questo è un reato consumato a mezzo stampa e diffida l’associazione a pubblicare e a divulgare notizie false e infamanti nei suoi confronti.

Arriva anche a chiedere la richiesta di risarcimento danni cagionati a Trenord per lrsa immagine: diecimila euro.

Io non ho parole. Quanto è accaduto non solo è vergognoso. Se l’immagine pubblica di Trenord prima era claudicante ora è finita sotto le scarpe. Non è solo la mia opinione ma di chiunque viaggia in treno.

Massima solidarietà da parte mia all’associazione e al suo presidente. Invito tutti gli amici pendolari e non a scrivere a Trenord tutto il proprio disgusto per una azione che vuole cancellare un’associazione che ha sempre difeso i diritti dei pendolari e raccontato verità.


Testo della mozione di Giuseppe Abbà, protocollata al Municipio di Mortara sul vero scandalo di Trenord che cerca di intimidire l’associazione pendolari. Ritengo vergognoso tale atteggiamento. Trenord, invece di risolvere i problemi, cerca di bloccare le giuste proteste dei pendolari.


Mortara,18 novembre 2022
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco del Comune di Mortara
Oggetto: Contro l’assurda richiesta di Tre Nord verso i pendolari della Mi.Mo.Al.
Il sottoscritto Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista
VISTA la vera e propria intimidazione mandata avanti da Tre Nord contro l’ associazione pendolari Mi.Mo.Al. con la richiesta di ben 10.000 euro a Franco Aggio “accusato” di aver reso pubblici disservizi e ritardi, peraltro già resi noti dalla stessa Tre Nord
CONSIDERATO che già in precedenza si era avuto da parte di Tre Nord un altro tentativo intimidatorio ( poi rientrato con un accordo e varie prese di posizione) semplicemente contro il normale diritto di critica
RICORDATO che Tre Nord è una società a responsabilità limitata che ha l’appalto dalla Regione Lombardia per cui la stessa ha una responsabilità precisa in merito
CHIEDE
La convocazione urgente del Consiglio comunale di Mortara, allargato all’associazione pendolari Mi.Mo.Al. per discutere e votare la seguente MOZIONE
“Il Consiglio comunale di Mortara chiede a Tre Nord di ritirare immediatamente l’inaccettabile intimidazione contro Mi.Mo.Al. e Franco Aggio che si sono limitati a rendere noto notizie diffuse dalla stessa Tre Nord e a procedere piuttosto al miglioramento del servizio che riguarda decine di migliaia di pendolari della nostra zona”.
Giuseppe Abbà.

CONFERENZA STAMPA: “TRENORD, SIAMO AL CAPOLINEA”!

8 Aprile 2022

Campagna sul TPL a cura del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea e delle/i Giovani Comunaste/i della Lombardia.

A gennaio 2020 la Giunta Regionale rinnova, senza gara d’appalto, l’accordo con Trenord condannando così i cittadini e le cittadine ad altri 9 anni di disagi e disservizio. I ritardi continui e le pessime condizioni dei treni sono solo la punta dell’iceberg di un sistema fatto di mancate verifiche della sicurezza dei mezzi e delle infrastrutture, scarsi controlli sui mezzi, passaggi a livello pericolosi, mezzi strapieni e di una gestione politica del trasporto pubblico.
Chiediamo più trasparenza ed un trasporto pubblico che sia di tutt*, per questo lanciamo la campagna “Trenord, siamo al capolinea!
La conferenza stampa si terrà in forma mista lunedì 11 aprile dalle ore 11:30 alle ore 12:30 c/o il cortile della nostra sede regionale a Milano Via Vallarsa n°2.

Fabrizio Baggi, Segretario regionale Prc/SE Lombardia

Vittorio Savini, Coordinatore GC Lombardia

Sussurri e grida sui nuovi convogli Caravaggio

27 Gennaio 2022

Fonte: https://www.facebook.com/associazione.mimoal/

Associazione Mi.Mo.Al.

Nei giorni scorsi Trenord, in una sezione del suo sito internet, ha informato i suoi clienti che dal 1° febbraio 2022 i nuovi convogli Caravaggio entreranno in servizio sulla linea Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio.

È stata una comunicazione più sussurrata che celebrata come invece è avvenuto in altre occasioni di lancio dei nuovi convogli su altre linee.

Forse un po’ di vergogna si è insinuata nelle menti di Trenord. Perché vergogna? Forse anche Trenord ritiene sfacciato introdurre convogli nuovi su una linea dove l’attuale materiale rotabile circolante (Coradia) ha un’anzianità di soli 5 anni.

Inoltre sulla tratta Milano-Gallarate-Varese circola un’altra tipologia di materiale rotabile (TSR) con anzianità di 8 anni.

Questa comunicazione sussurrata scatenerà le grida di dolore dei viaggiatori della Milano-Mortara-Alessandria che usano ancora convogli che hanno 25 anni di vita media (con punte di 36 anni) ma anche dei viaggiatori della Milano-Piacenza e Milano-Stradella con convogli di 35 e 41 anni, della Milano-Voghera dove i convogli hanno una età media di 37 anni.

Queste ingiustizie l’associazione MI.MO.AL, in solitudine, le dice e le denuncia da anni sui media, agli amministratori locali, a Trenord, all’assessore Terzi, senza che nessuno muova fattivamente un dito per cambiare questo uso del potere vergognoso, irritante e irrispettoso dei viaggiatori tutti e anche dei cittadini lombardi in generale.

Le informazione che abbiamo fornito in questo post nessuno le potrà smentire.

Fino a quando le amministrazioni locali e provinciali di Pavia accetteranno questa situazione per paura di affrontare dialetticamente, e non con il cappello in mano, l’assessore regionale Terzi e il presidente Fontana?

Ormai lo sanno tutti i 10 milioni di abitanti della Lombardia che Trenord agisce su indicazione e con la copertura della giunta regionale.

A partire dal 2019 MI.MO.AL in tutte le sedi di confronto ufficiale ha sempre chiesto a regione Lombardia e a Trenord il cronoprogramma di allocazione dei nuovi treni sulle varie linee ma non abbiamo mai avuto risposta.

I fatti purtroppo danno ragione alla mancata risposta della Regione.

TRENORD – tra inefficienza e mala gestione

11 novembre 2021

A gennaio dell’anno scorso la Giunta Regionale rinnova, senza gara d’appalto, l’accordo con Trenord per altri 9 anni.
I ritardi continui e le pessime condizioni dei treni sono solo la punta dell’iceberg di un sistema fatto di mancate verifiche della sicurezza dei mezzi e delle infrastrutture, scarsi controlli sui mezzi, passaggi a livello pericolosi, mezzi strapieni e di una gestione politica del trasporto pubblico.
Per tutti i disservizi, per la mala gestione, per l’inefficienza di quello che è un aspetto fondamentale della vita di tant* student*, lavoratrici e lavoratori.

Scendiamo in piazza!


Sabato 13 novembre presidio statico in Piazzale Cadorna dalle 15:30*saranno rispettate le misure anti-Covid 19*

Iniziativa a cura delle/i Giovani Comunisti/e Lombardia

qui l’evento Facebook

I pendolari: sui treni nuovi la Regione si è rimangiata la parola

L’associazione Mi.Mo.Al. protesta e chiede un incontro all’assessore Terzi

Fonte: L’Informatore

https://www.informatorevigevanese.it/attualita/2021/06/12/news/i-pendolari-sui-treni-nuovi-la-regione-si-e-rimangiata-la-parola-549251/

12 Giugno 2021 – 17:53

di Bruno Ansani

VIGEVANO – “La Regione si è rimangiata la parola” riguardo ai treni nuovi da fornire alla linea ferroviaria Milano-Mortara. E di fronte a ciò le amministrazioni locali, cioè i sindaci di Vigevano, Abbiategrasso e Mortara, non hanno fatto una piega. L’associazione pendolari MiMoAl torna all’attacco e chiede un incontro all’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, accompagnando la richiesta con le lettere inviate ai sindaci della tratta e al presidente della Provincia di Pavia.

Ecco il comunicato di MiMoAl

“Tutte le novità che riguardano le linee del servizio ferroviario regionale sono presentate da Regione Lombardia a Comuni capoluogo, Città Metropolitana, Province, Agenzie del TPL, rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e dei pendolari, due volte all’anno negli incontri dei Tavoli territoriali di Quadrante del servizio ferroviario regionale. Nel 2019 in uno di questi incontri, fu chiesto all’Assessore Claudia Maria Terzi quali sarebbero stati i criteri utilizzati per la distribuzione dei nuovi treni. La risposta fu: le linee di collegamento con Milano, il numero dei passeggeri, la vetustà del materiale rotabile. La nostra linea ha esattamente tutti questi requisiti: treni vecchi di 40 anni, 20.000 passeggeri al giorno, collegamento con Milano.

Ma, come al solito, si sono rimangiati la parola. Nella riunione della Commissione del Consiglio Regionale che si occupa di infrastrutture e mobilità, la linea Mortara Milano riceverà solo treni e vagoni della tipologia Vivalto e solo nel 2022. I treni nuovi andranno sulla Milano-Lecco che passa da 1 a 5 treni nuovi e sulla Milano-Brescia-Verona che ha già tutti treni semi-nuovi.

MI.MO.AL si è subito attivata ed ha scritto una lettera all’Assessore Terzi, al Presidente della Provincia di Pavia, ai Sindaci di Vigevano, Mortara e Abbiategrasso per denunciare questa scelta inaccettabile. E ‘evidente la scelta politica di premiare i territori del nord della Lombardia, ed il peso inesistente dei territori della Provincia di Pavia e soprattutto di quelli interessati dalla Linea ferroviaria Mortara-Vigevano-Abbiategrasso. MI.MO.AL promette battaglia, non lasceremo niente di intentato!”

Qui la lettera all’assessore regionale

Qui la lettera ai sindaci

Qui la la lettera alla Provincia di Pavia