La catastrofe organizzativa della campagna vaccinale lombarda ogni giorno riserva brutte sorprese: piattaforme costose (20 milioni di euro) per le prenotazioni dichiarate inservibili dopo pochi giorni, annunci trionfalistici subito smentiti; in alcune zone gli ultraottantenni sono stati mandati a vaccinarsi a 40 km di distanza, costretti ad aspettare ore, o non si sono presentati in 542 come a Cremona perché non avevano ricevuto il messaggio.
Così per non gettare vie le fiale scongelate si sono fatte convocazioni affrettate a parenti e amici, o bus di anziani da piccoli paesi. A Niguarda 300 anziani sono stati convocati erroneamente.
Ma dove questi disastri non succedono tutto va inaccettabilmente a rilento.
Moratti mette sotto processo Aria, la società partecipata creata dalla Lega. È da 20 giorni che si annuncia la sostituzione della piattaforma Aria con quella delle poste. La Giunta leghista se la prende con comodo, gli anziani attendono da soli a casa, il virus non accenna a fermarsi e miete vittime. Eppure la soluzione esiste da tempo: un atto di democrazia, di responsabilità politica, di rispetto per la popolazione della regione: commissariare la sanità lombarda. Non farlo significa essere complici di questo ennesimo fallimento.
Milano, 22/03/2021
Fabrizio Baggi, Segretario Regionale Lombardia
Giovanna Capelli, Responsabile Sanità Lombardia