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SANITÀ LOMBARDA, UNA “SPERANZA” DELUSA: CASSEROLATA LUNEDÌ 21 FEBBRAIO SOTTO LA REGIONE A DUE ANNI DAL PAZIENTE UNO!

18 Febbraio 2022

Fonte: Medicina Democratica

Riparte la mobilitazione contro il sistema sanitario lombardo e contro le deludenti osservazioni del Ministero della Salute: casserolata, con accompagnamento speciale della Banda degli Ottoni a Scoppio lunedì  21 febbraio, alle ore 17, sotto la sede della Regione Lombardia, lato Via Luigi Galvani, indetta dal Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute Campagna Dico 32!

  Milano, 17 febbraio 2022. “E’ una speranza delusa, e no, proprio no, così non va e il vero paziente zero è sempre e soltanto la sanità lombarda – ha dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica a nome Coordinamento lombardo per il diritto alla salute Campagna Dico 32!“, che ha avuto accesso solo ieri, rendendole pubbliche, alle note dell‘Ufficio Legislativo del Ministero della Salute e a quella del Ministero della Economia del 1 febbraio 2022, inviate alla Regione Lombardia. “Le note dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Salute – ha chiarito– sfiorano soltanto i nodi contestati dalle associazioni nella Legge regionale 22/2021, limitandosi a segnalare le incongruenze nella struttura della sanità (assessorato, ATS, ASST), la stessa che ha ingigantito gli effetti della pandemia e ci ha fatto toccare il triste record di 38.127 morti, molti dei quali evitabili. Le note della Ragioneria dello Stato invece sono  più mirate proprio su temi segnalati dalle associazioni, a partire dalle considerazioni sull’aspetto cruciale della equivalenza pubblico privato e delle gravi conseguenze che ciò comporta per il diritto universalistico alla salute dei cittadini, soprattutto per le fasce più fragili e povere. Siamo di fronte a un paradosso e a un contrasto perché è la Ragioneria dello Stato che rammenta il ruolo preminente del pubblico e non il Ministero della Sanità! Per questo chiamiamo tutti a una mobilitazione generale e alla casserolata di lunedì 21 febbraio, alle ore 17:00, sotto la sede della Regione Lombardia, lato Via Luigi Galvani suoneremo per bene le nostre ragioni, accompagnati anche dalla Banda degli Ottoni a Scoppio

“Siamo arrivati alla seconda, tragica, candelina dal paziente uno, ma nulla è cambiato in regione Lombardia- ha sottolineato Angelo Barbato, presidente del Forum per il Diritto alla Salute, a nome del Coordinamento Lombardo per il diritto alla Salute Campagna Dico 32!- o meglio, la Legge Maroni emendata, si fa per dire, dalla legge Moratti/Fontana, ha confermato i buchi neri del sistema sanitario regionale, ospedalocentrico e sbilanciato a favore delle strutture private: le case e gli ospedali della comunità sono, di fatto un escamotage per poter disporre delle risorse pubbliche del PNRR, da girare ancora una volta ai privati, dato che potranno gestire queste strutture deputate alla medicina territoriale, la vera voragine evidenziata dalla pandemia”.

Forti e irrinunciabili più che mai, quindi, le ragioni della protesta in corso da mesi, attuata dalle oltre 50 associazioni aderenti al Coordinamento lombardo per il diritto alla salute Campagna Dico 32! : ilMinistro Speranza, sostengono, fornisce solo qualche “suggerimento” per tenere insieme i pezzi pericolanti e marci della sanità lombarda: le sue indicazioni non mettono in discussione il distorto “sistema di presa in carico” dei cronici: pur ricordando che l’ultimo piano socio sanitario integrato lombardo risale al 2006, lo considera sostituibile con altri strumenti “ridotti” come i cosiddetti patti per la salute.

Il Ministero dell’Economia invece presenta note più consistenti “suscettibili di impugnativa” della legge regionale, che riguardano i finanziamenti, le ATS/ASST (non previste dalle leggi nazionali), gli accreditamenti, i LEA, la programmazione sulla base degli effettivi bisogni assistenziali e si potrebbe continuare. Note che necessitano di un ritorno alla discussione in Consiglio e non di qualche pagina di risposta da parte della Giunta regionale. Nel frattempo i lombardi subiscono liste d’attesa la cui origine è lo sbilanciamento verso il privato confermato anche da recenti delibere di Giunta. Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616. 

Lettera a Speranza, riforma sanitaria Moratti/Fontana: il Gattopardo lombardo non rispetta le indicazioni di Agenas e va respinta dal Governo

28 dicembre 2021

Inviata oggi una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza affinchè respinga la legge 22/2021, la riforma Moratti -Fontana perchè non rispetta le indicazioni date da lui attraverso Agenas e potrà peggiorare le condizioni di criticità della sanità lombarda.

Milano, 27.12.2021 .“Abbiamo inviato in data odierna una lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza perché da una lettura puntuale della Legge 22/2021 la non riforma Moratti -Fontana, in ‘riforma’ della Legge Maroni (23/2015), risulta evidente che quanto da lui richiesto tramite Agenas (lettera del 16.12.2020) non è stato attuato, pertanto la legge va respinta dal Governo, ai sensi dell’art. 127 della Costituzione della Repubblica”, ha dichiarato Marco Caldiroli, presidente nazionale di Medicina Democratica, anche a nome del Coordinamento Regionale per il diritto alla salute – Dico 32 e delle 57 associazioni e organizzazioni lombarde che hanno ripetutamente manifestato durante l’iter di discussione della legge per il rilancio della sanità pubblica e territoriale. “Le modifiche sono gattopardesche, di fatto il cambiamento è puramente fittizio, anzi le modifiche andranno a creare ulteriori squilibri organizzativi, che non potranno che peggiorare l’accesso ai servizi sanitari fondamentali: si assisterà a un aggravamento complessivo per esempio rispetto alle liste di attesa e alle possibilità reali di cura per le fasce di popolazione più svantaggiate e per i redditi più bassi”.

Lo scenario che si prospetta è drammatico: chi ha i soldi e ha possibilità di accesso ad assicurazioni sanitarie o a welfare aziendale avrà un accesso privilegiato nel privato e potrà curarsi, per tutti gli altri sarà sempre più problematico e difficile, con gravi conseguenze sulla salute pubblica.. La sanità lombarda rischia in questo modo di diventare un pessimo modello anche per le altre regioni, tanto più in una prospettiva di autonomia differenziata. “Il documento Agenas dava prescrizioni e raccomandazioni puntuali- sottolinea Angelo Barbato, presidente del Forum per il Diritto alla Salute, anche a nome del Coordinamento Regionale per il diritto alla salute – Dico 32- che la legge non attua. Tra quelle principali: la confusa frammentazione di competenze tra ATS e ASST permane e viene resa ancora più evidente nel campo della programmazione; la funzione dei distretti non corrisponde a quanto richiesto; risultano inoltre ancora inefficaci le modalità di controllo degli erogatori privati accreditati”.

Nella lettera al Ministro della Salute viene presentata una analisi delle criticità evidenziate da Agenas, che non vengono risolte ma anche ulteriormente appesantite: il Coordinamento Regionale per il diritto alla salute – Dico 32 ritiene che vi siano le condizioni per il rinvio da parte del Ministero della legge 22/2021 al Consiglio Regionale della Lombardia per aprire un percorso legislativo di vera riforma del servizio sanitario regionale, superando squilibri tra pubblico e privato e potenziando la medicina territoriale con servizi partecipati e coerenti, con una programmazione basata su obiettivi collettivi di prevenzione, cura e riabilitazione, alla base della riforma sanitaria del 1978.

Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616

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10 Aprile: giornata di mobilitazione contro la mercificazione della salute.

Sabato 10 Aprile, in occasione della giornata contro la mercificazione della salute pubblica, il Coordinamento lombardo per il diritto alla salute organizza una mobilitazione da varie piazze lombarde e non per invitare alla sottoscrizione della ICE: https://noprofitonpandemic.eu/it/ e per sostenere la battaglia contro la Legge 23.
Tutta l’iniziativa verrà trasmessa in diretta streaming sulle pagine facebook:
Coordinamento Lombardo Per Il Diritto Alla Salute
Medicina Democratica

LA SALUTE NON È UNA MERCE, LA SANITÀ NON È UN’AZIENDA!

Di seguito l’elenco (in aggiornamento) delle piazze dalle quali trasmetteremo: Roma, Lodi, Bergamo, Varese, Saronno, Milano (presidio davanti al Pio Albergo Trivulzio), Firenze, Verona, Napoli, Cremona, Asti, Brescia, Melegnano, Cernusco Sul Naviglio, Motta Visconti, Piacenza, Como, Monza, Desio, Modena, Viareggio, Pavia, Cecina, Bologna, Busto Arsizio, Padova.

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