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Solidarietà a Giovanna No Tav

Maurizio Acerbo

Solidarietà a Giovanna, ricoverata all’ospedale Le Molinette di Torino con due emorragie celebrali e plurime fratture al volto. E’ stata colpita al volto da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo ieri in Val di Susa al termine del corteo #notav a San Didero.

L’amministrazione comunale ha da giorni denunciato l’occupazione militare in atto.

Ieri c’è stata una grande assemblea all’aperto promossa dalle amministrazioni comunali e poi un corteo di 4000 persone a cui il Partito della Rifondazione Comunista ha partecipato come sempre.

Il governo della finzione ecologica prosegue nella repressione del movimento no tav ma quando ci sono i “buoni”, i “democratici”, la “sinistra” al governo pare che il tasso di indignazione crolli vertiginosamente in questo paese, soprattutto tra i giornalisti e gli opinionisti.

Paolo Ferrero

“In primo luogo voglio esprimere la mia solidarietà a Giovanna, ricoverata in ospedale per fratture al viso, colpita da un candelotto sparato ad altezza d’uomo.
Ieri ero alla pacifica manifestazione NO TAV che si é svolta a San Didero.

È inaccettabile che le forze di polizia che si comportano in Val di Susa come forze di occupazione sparino candelotti lacrimogeni ad altezza d’uomo, usando nei fatti i lacrimogeni come fossero proiettili.

Si tratta di una palese illegalità, che esula completamente dai modi in cui la polizia può intervenire in uno stato democratico. Incredibile che la magistratura torinese non apra indagini su questo modo di procedere”.