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In ricordo del compagno Giuseppe Carnevale Miino

11 ottobre 2022

A due anni dalla scomparsa di Giuseppe Carnevale, i compagni e le compagne profondamente commossi lo ricordano.

Durante la sua attività lavorativa, Giuseppe è sempre stato impegnato nella CGIL come delegato sindacale nel settore commercio della grande distribuzione, per la difesa dei lavoratori.

Ha aderito a Rifondazione Comunista dalla sua nascita e ne è stato militante appassionato e coerente.

Il compagno Giuseppe è stato una persona umile e schietta, con un animo sensibile, per il quale l’amicizia era veramente un valore.

Per molti di noi è mancato anche un amico prezioso.

La generosità era un altro tratto caratterizzante la sua personalità.

Amava e rispettava tutti gli animali: chi, fra coloro che l’hanno conosciuto, non ricorda il suo adorato cavallo e le sue affezionate caprette?

Era stato particolarmente coinvolto dallo straordinario ed entusiasmante movimento altermondialista dei Forum Sociali che, all’inizio del millennio, aveva acceso una nuova stagione di lotte e di speranze, che aveva espresso una capacità grandiosa di mobilitazione globale di persone con istanze e idee di cambiamento radicale e di liberazione, alternative al nuovo ordine mondiale che il neoliberismo stava imponendo.

Giuseppe fu molto colpito dalle tragiche giornate del G8 di Genova del luglio 2001, quando le classi dominanti imposero lo stato di polizia, scatenando una repressione barbara, vigliacca e omicida contro il movimento dei movimenti, assassinando Carlo Giuliani e massacrando, incarcerando, torturando centinaia di persone con inenarrabili – ma ben documentate – violenze.

Giuseppe non rimase indifferente, continuò a tornare a Genova in varie occasioni, intessendo nuove relazioni e amicizie forti, fino a considerarla la sua città adottiva. Finché poté, non mancò mai di partecipare ad ogni anniversario del 20 luglio per non dimenticare quelle giornate.

Carissimo Giuseppe, continueremo a lottare per un altro mondo possibile e sempre più necessario, per il comunismo, senza abiure, con orgoglio: è questo il modo migliore per continuare a ricordarti e averti nei nostri cuori.

A Giuseppe piaceva la natura. Amava il mare, con le sue albe, i suoi tramonti, i suoi cieli stellati.

Giuseppe amava la vita. Era una persona allegra a cui piaceva stare in compagnia, con sagacia e intelligenza. Perciò ti ricorderemo anche con un bicchiere di buon rosso, ogni volta che ne avremo l’occasione.

A tua moglie, a tuo fratello e a chi ti ha voluto bene, la nostra solidarietà e il nostro abbraccio fraterno.

Le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista di Vigevano e della federazione di Pavia.

Video con interviste di sindacalisti e lavoratrici della Moreschi al presidio davanti alla fabbrica

A FIANCO DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLA MORESCHI

Il Partito della Rifondazione Comunista è a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della ditta Moreschi, nella loro lotta in difesa del posto di lavoro.

La MORESCHI, famoso marchio calzaturiero Vigevanese da tempo sta attraversando una grave crisi, crisi che invece di essere affrontata con nuovi piani industriali, nuove idee imprenditoriali e investimenti, la nuova proprietà non trova niente di meglio che decentrare a contoterzisti pezzi della produzione lasciando una buona parte delle lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione a zero ore.

Come al solito si pensa di risolvere i problemi riducendo il costo del lavoro e i diritti dei lavoratori.

Come al solito i nostri imprenditori nostrani non sanno fare altro che risolvere il loro problemi facendo pagare alle lavoratrici i loro errori.

La nuova proprietà deve presentare un piano industriale che abbia come scopo finale la salvaguardia dei posti di lavoro e la salvaguardia di un marchio che è patrimonio non solo loro, ma di tutta la collettività del Vigevanese.

Occorre rilanciare, anche nella nostra provincia un movimento di lotta che unisca tutti i lavoratori e le lavoratrici, purtroppo molti, che sono coinvolti i progetti di ristrutturazione aziendali per chiedere nuovi piani industriali finalizzati alla difesa dell’occupazione.

Basta con politiche economiche tese a favorire i soliti noti, occorrono politiche economiche atte a  favorire la salvaguardia dell’occupazione.

È giunto il momento che le istituzioni politiche non siano solo soggetti passivi che assistono impotenti ai processi economici, ma anche utilizzando le risorse che ci arriveranno dall’Europa svolgano un ruolo attivo di indirizzo economico.

Rifondazione Comunista è impegnata con tutte le sue forze per costruire un movimento di lotta contro queste politiche neoliberiste.

Partito della Rifondazione Comunista