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CALENDARIO DEL POPOLO. 9 GENNAIO 1950: 6 OPERAI DELLE “FONDERIE ORSI” DI MODENA CHE LOTTAVANO PER IL LAVORO UCCISI DALLA POLIZIA DI SCELBA

9 Gennaio 2022

Nel quadro delle repressioni poliziesche che contrassegnarono la “restaurazione capitalistica” del dopoguerra con decine di morti provocati da polizia e carabinieri durante le occupazioni delle terre e i conflitti di fabbrica, uno dei più gravi eccidi fu quello di Modena, il 9 gennaio 1950.

A Modena esisteva un’importante fabbrica” le fonderie ORSI”.

Il 9 gennaio di quell’anno era in corso uno sciopero indetto dalla CGIL per protestare contro il licenziamento di 560 operai di quella fabbrica.

Nella fabbrica era in corso da circa un mese una “serrata padronale”.

Il mattino del 9 gennaio un gruppo di operai si reca davanti ai cancelli delle Fonderie Riunite (Orsi).

I carabinieri sparano e uccidono ANGELO APPIANI.

Dal tetto della fabbrica i carabinieri sparano con le mitragliatrici contro altri lavoratori uccidendo ARTURO CHIAPPELLI e ARTURO MALAGOLI.

Successivamente l’operaio ROBERTO ROVATTI veniva circondato da una squadra di carabinieri e ucciso con i calci dei fucili.

Un blindato sparò uccidendo ENNIO GARAGNANI e un carabiniere centrò con una fucilata RENZO BERSANI.

In tutto 6 morti, 200 feriti, 34 arrestati.

In varie città italiane furono indette manifestazioni e scioperi (dalla sola CGIL, la CISL si era dissociata).

I funerali delle vittime si svolsero l’11 gennaio a Modena con oltre 300 mila partecipanti.

La sorella di uno dei caduti (Marisa Malagoli) fu adottata da Palmiro Togliatti e Nilde Jotti.

Calendario del popolo: 7 giugno 1953, sconfitta la legge truffa

Abbà Giuseppe

Calendario del popolo: 7 giugno 1953, una data storica. Quel giorno, nelle urne per le elezioni nazionali fu sconfitta la” legge truffa”. Questa era la legge elettorale voluta dal governo De Gasperi e dal suo ministro ” di polizia” Scelba.

La legge truffa prevedeva, per il partito o la coalizione che avrebbe superato il 50 per cento più uno dei voti una maggioranza di due terzi del Parlamento, quindi la possibilità di modificare la Costituzione (che Scelba aveva definito ” una trappola”).

La Democrazia Cristiana, che nelle elezioni del 1948 aveva ottenuto la maggioranza assoluta, contava, con l’apparentamento con il Partito Repubblicano, Liberale e Socialdemocratico di superare la metà più uno dei voti.

Il pericolo era grande e, per impedire l’approvazione della legge i comunisti e i socialisti (all’ epoca schierati a sinistra) applicarono l’ostruzionismo parlamentare, nonché manifestazioni di piazza e uno sciopero generale indetto dalla CGIL.

La legge fu approvata con un colpo di mano parlamentare, ma nelle elezioni del 7 giugno la coalizione governativa si fermò poco sotto il 50 per cento.

Così la Costituzione fu salvata, la legge truffa fu abolita e De Gasperi si dimise.

Fu una grande vittoria del popolo italiano.

Inutile ricordare che le leggi elettorali odierne sono peggiori della legge truffa di Scelba.