Tag: Kurdistan

Campagna “Arance per Natale, Arance per la vita…”

30 Novembre 2022

Campagna “Arance per Natale, Arance per la vita…”
Sosteniamo la Campagna organizzata dall’Associazione Verso il Kurdistan di Alessandria.
<<Continuano i bombardamenti turchi in Rojava e nel Kurdistan Bashur mentre Erdogan prepara un’invasione via terra.

E’ proprio nei momenti più bui, come questi, che serve la solidarietà, insieme all’iniziativa politica.

Restiamo umani!

Il nostro impegno immediato è quello di avviare fino al 4 dicembre, le prenotazioni per la Campagna “Arance di Natale, arance per la vita…”, i cui ricavati sono destinati ad aiuti sanitari per la popolazione del Campo rifugiati di Makhmour e alla costruzione di un ospedale attrezzato a Shengal, in Kurdistan Bashur (Nord Iraq).

Questi sono i prodotti della nostra Campagna:

– una cassetta da 7 chili di arance: euro 15  offerta minima

– un vasetto di marmellata d’arance: euro 3,5 offerta minima

A cura di Associazione Verso il Kurdistan Odv – Rete Kurdistan Italia e in collaborazione con Arance di Natale Odv>>

Chi abita a Vigevano e Lomellina, può rivolgersi alla Cooperativa Portalupi della Sforzesca ai seguenti numeri:
0381 346333 (sabato e domenica dalle ore 12 alle ore 22; gli altri giorni, escluso il martedì, dalle ore 21 alle ore 22); 342 6489617 (Leo, dalle ore 18 alle ore 19).

La prenotazione deve avvenire entro sabato 3 dicembre.

Fermiamo l’aggressione militare turca contro il Kurdistan!

COMUNICATO STAMPA del KNK

Fermiamo l’aggressione militare turca contro il Kurdistan!

Il 20 novembre a mezzanotte, aerei da guerra turchi hanno iniziato a bombardare ospedali, scuole e altri obiettivi civili dentro e intorno a Kobanê, compreso il villaggio di Belûniyê a Shahba, a sud-ovest di Kobanê, che ora è popolato da sfollati curdi di Afrin, così come il villaggio di Teqil Beqil vicino a Qerecox a Dêrik nella parte orientale della regione autonoma della Siria settentrionale e orientale. Aerei da guerra turchi hanno preso di mira anche il deposito di grano nella regione di Dahir al-Arab vicino a Zirgan e le aree dei monti Qendil e dei monti Asos nel Kurdistan meridionale (Iraq settentrionale).

L’attacco terroristico a Taksim, Istanbul, il 13 novembre, è stato pianificato ed eseguito dal regime turco AKP-MHP al potere per fornire un pretesto per questi bombardamenti mortali. Senza alcuna indagine, il regime turco ha accusato di questo attacco le Unità di protezione del popolo (YPG), le Unità di protezione delle donne (YPJ) e il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). Nonostante l’immediato e veemente rifiuto di questa accusa infondata da parte delle Forze democratiche siriane (SDF, l’organizzazione ombrello che comprende YPG e YPJ) e del PKK, il ministro dell’Interno turco Süleyman Soylu, che ha una lunga storia di ostilità contro il popolo curdo, continua a predicare questa falsità per conto dello stato turco.

Ancora una volta, lo stato turco sta lanciando una campagna di aggressione non provocata contro i curdi per distrarre dai vari problemi della Turchia dopo due decenni di governo incontrollato di Recep Tayyip Erdogan e dell’AKP. Dal 17 aprile, il regime di Erdogan ha ripetutamente attaccato postazioni di guerriglieri curdi nel Kurdistan meridionale, utilizzando armi chimiche vietate più di 2.700 volte. Tuttavia, lo stato turco non ha ottenuto nulla con questi attacchi e le forze turche hanno bruciato i corpi dei propri soldati per oscurare l’entità delle loro perdite. Con il recente attacco sotto falsa bandiera a Taksim, Erdogan e l’AKP-MHP sperano di distrarre ulteriormente dalla loro sconfitta nel Kurdistan meridionale e fornire una giustificazione per la loro guerra intensificata contro i curdi in Rojava/Siria settentrionale e orientale.

Il regime fatiscente di Erdogan può rimanere al potere solo sconfiggendo la storica resistenza del popolo curdo alla sua occupazione neo-ottomana del Kurdistan. Con l’attentato a Taksim, Erdogan sperava di presentare la Turchia come vittima del terrorismo perpetrato dai curdi per ottenere il via libera per un attacco al Rojava al vertice del G20 a Bali, e sembra esserci riuscito, visto che il turco Il regime non è in grado di intraprendere questi attacchi senza l’approvazione della Global Coalition to Defeat ISIS, in particolare degli Stati Uniti.

Se la Global Coalition to Defeat ISIS è contraria a questa guerra illegale, allora i suoi membri devono immediatamente compiere passi decisi attraverso misure economiche, politiche, diplomatiche e legali per costringere la Turchia a rispettare il diritto internazionale. In caso contrario, si assumeranno anche la responsabilità delle conseguenze del terrorismo di stato turco contro il popolo curdo e gli altri popoli della Siria settentrionale e orientale.

Chiediamo quindi alle Nazioni Unite, alla Global Coalition to Defeat ISIS, all’Unione Europea e agli Stati Uniti di costringere i loro partner a rispettare i propri obblighi legali.

Consiglio esecutivo del Congresso nazionale del Kurdistan (KNK)

20.11.2022

Il tempo della libertà è arrivato: Appello per una mobilitazione in Italia il 12 febbraio per la liberazione di Abdullah Öcalan

Pubblicato il 2 feb 2022

Da 23 anni Abdullah Öcalan è stato imprigionato a seguito della cospirazione internazionale del 15 febbraio 1999. Per oltre dieci anni è stato l’unico prigioniero nell’isola fortezza di Imrali. Nonostante le condizioni indescrivibili del suo isolamento non ha mai smesso di sperare in una soluzione pacifica ai conflitti in Medio Oriente. Per diversi anni Öcalan è riuscito a negoziare con il governo turco per raggiungere questo obiettivo. La stragrande maggioranza della popolazione curda vede Abdullah Öcalan come proprio rappresentante, e ciò è stato confermato dalla raccolta di firme di oltre 3,5 milioni di curdi nel 2005.

Ocalan è un attore politico e il suo status ha anche dimensioni politiche più ampie. La società curda, così come gli analisti politici, lo considerano un leader nazionale e il rappresentante politico dei curdi. La prigione dell’isola di ?mral?, gestita dallo stato turco, continua ad essere sottoposta ad uno status straordinario. Il continuo isolamento di Ocalan, che dura già da 23 anni, si basa su pratiche considerate illegali sia dalla magistratura turca che dal sistema giuridico internazionale.

Le Nazioni Unite hanno la responsabilità di garantire che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo si applichi e venga applicata anche per Ocalan. Il sistema ?mral? può continuare ad esistere solo con il consenso, o almeno il totale disinteresse di istituzioni internazionali come l’ONU.

Lo Stato turco sta attualmente sottoponendo Abdullah Öcalan a un regime di isolamento che non ha precedenti. Ogni visita dei suoi avvocati o dei suoi familiari è resa possibile solo attraverso lunghe lotte e mobilitazioni. Nel 2019, ad esempio, è stato possibile rompere l’isolmento attraverso lo sciopero della fame di migliaia di prigionieri politici nelle carceri turche e di esponenti della società civile durato diversi mesi.

Per la prima volta dopo molti anni gli è stato possibile entrare in contatto con i propri familiari e i propri avvocati. L’ultima breve telefonata tra Abdullah Öcalan e suo fratello è avvenuta nel marzo 2021, ma è stata improvvisamente interrotta. Il fatto che da allora non sia stato ricevuto un solo segno di vita fa temere per le sue condizioni di salute.

In tutto il paese le pratiche adottate sull’isola di Imrali sono state estese per ridurre al silenzio ogni voce di dissenso, ogni forma di opposizione che veda nella soluzione politica della questione curda una svolta per una trasformazione democratica di tutto il Medioriente. Attraverso Imrali lo Stato turco si sta sforzando non soltanto di isolare fisicamente Abdullah Öcalan come persona, ma di sopprimere i risultati democratici che sono emersi dalle sue idee.

Infatti il Confederalismo democratico introdotto da Abdullah Öcalan ha prodotto il risveglio della società in tutto il Kurdistan. I valori di uguaglianza di genere e di credo, per una società democratica ed ecologica, sono alla base di importanti processi di trasformazione democratica fondati sull’autogoverno come nel caso dell’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est e dell’autogoverno degli yazidi di Shengal.

Sia che si tratti della guerra di invasione del Kurdistan del sud (nord Iraq), sia che si tratti dell’invasione del Rojava e o delle politiche fasciste del governo dell’AKP contro il popolo curdo in Turchia, questo modello democratico e partecipativo è sottoposto a pesanti attacchi da parte della Turchia e delle forze della modernità capitalista.

Per questa ragione oggi è più che mai necessario far sentire la nostra voce. Rompere l’isolamento e la liberazione di Abdullah Öcalan significano dare una prospettiva di pace e di democrazia a tutti i popoli del Medioriente.

Il tempo della libertà è arrivato: Invitiamo tutti i partiti, le organizzazioni sindacali, gli esponenti della società civile e del mondo della cultura a partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale del sabato 12 febbraio 2022 a:

Roma: Piazza la Repubblica Ore 14:30
Milano: Largo Cairoli Ore 14:00

Per adesioni: info.uikionlus@gmail.com info@retekurdistan.it

Comitato ‘’Il momento è arrivato; Libertà per Öcalan’’ Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia Rete Kurdistan Italia Comunità curda in Italia

Le prime Adesioni:

Arci Solidarietà Onlus
Transform Italia ATTAC-Italia
COBAS, Nazionale Confederazione dei Comitati di Base
Confederazione unitaria di base
CSOA Angelina Cartella di Reggio Calabria
Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia
Coordinamento pace e solidarietà odv, Parma
Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione internazionale-Parma
Centro sociale Cantiere
Associazione Ponte Donna
Associazione Senza Confine
Associazione Senza Paura
Progetto Diritti onlus
Associazione Cultura è Libertà
Comitato Territoriale ARCI Centri Sardegna
Associazione Verso il Kurdistan Odv
Assopace Palestina nazionale
Laboratorio Andrea Ballarò- Palermo
Anbamed, aps per la Multiculturalità
Arci Firenze
Alkemia – laboratori multimediali – Modena
AWMR – Associazione Donne della Regione Mediterranea
Fai -Milano
Lambretta- Milano
Rete Jin nazionale
Associazione YaBasta!EdiBese!
Ya Basta -Bologna
Ambulatorio Medico Popolare (AMP) -Milano
“RETE#NO BAVAGLIO” Associazione di giornalisti per i diritti, ambiente e società
Gruppo Anarchico C. Cafiero FAI Roma
Unione Sindacale Italiana- CIT
Staffetta Sanitaria Rojava
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Luisa Morgantini, già vice presidente parlamento europeo
Paolo Ferrero, già Ministro governo Italiano, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Zerocalcare, Fumettista
Anna Maria Bruni- attrice autrice regista
Adele Cozzi
Alessandro Orsetti
Aldo Zanchetta
Brunella Fatarella
Anna Lisa Vutoro
Chiara Orsetti
Elisa Frediani
Laura Sestini, giornalista
Marco Bersani, Attac
Fabio Martinelli, lavoratore dipendente
Vincenzo Miliucci, COBAS
Anna Maria
Massimo Torelli
Rossella Ratti
Salton Francesco

Arance e formaggi solidali

27 novembre 2021

Care/i tutte/i,

come ormai consuetudine, vi informo che sono aperte le prenotazioni per la Campagna Arance di Natale e Parmigiano Solidale.
Le modalità sono sempre le stesse.

Per chi abita a Vigevano e dintorni, le prenotazioni vanno fatte a Carla della “Cooperativa Portalupi” (Sforzesca): 339 646 5858.
Per le/i colleghe/i del Golgi e dintorni, rivolgetevi via mail al sottoscritto.
I tempi sono ristretti: le prenotazioni vanno fatte entro il pomeriggio di lunedì 29 novembre.
Saluti solidali

Vladimiro

Riparte la Campagna Clementine per il Kurdistan e piccolo paniere

Come Associazione Verso il Kurdistan siamo impegnati con altre associazione sindacati a sostenere il popolo yazida, il riconoscimento dell’autonomia di Shengal (Sinjar), sventando le minacce della Turchia contro queste comunità che, nel corso della loro storia, hanno sofferto ben 74 tentativi di genocidio e, a realizzare, nel territorio di Shengal (Sinjar) un ospedale attrezzato per la cura del coronavirus e di altre gravi malattie.

Per questo, come negli anni passati, abbiamo lanciato la Campagna delle clementine biologiche e non solo … ma anche arricchito il nostro paniere con passata di pomodorini e pasta struncatura, che ci vengono forniti dalla Cooperativa SOS Rosarno, per realizzare il progetto dell’ospedale a Shengal (Sinjar).

Per info: Lucia (333 5627137); Antonio (335 7564743); Sonia (331 3290229)

Riparte la Campagna Clementine per il Kurdistan e piccolo paniere. Potete acquistare anche un singolo prodotto.Per chi è interessato, l’ordine deve pervenire entro venerdì 15 ottobre.

Per chi abita a Vigevano e dintorni, rivolgersi a Carla De Paoli della Cooperativa Portalupi della Sforzesca:

339 646 5858. Per colleghe/i del Golgi, rivolgersi a Vladimiro via mail.

Al via la Campagna di prenotazione delle “Uova di Pasqua” per il progetto “Un ospedale attrezzato per Sinjar” a favore della comunità yazida

Carissimi tutti e tutte,

ecco la Campagna “Uova di Pasqua”.

Per chi abita a Vigevano e dintorni, siete pregati di rivolgervi a Carla della Cooperativa Portalupi (Sforzesca)

telefonando al 339 646 5858.

Per chi lavora al Golgi o abita ad Abbiategrasso e dintorni, si rivolga al sottoscritto con una email.

Gli ordini vanno fatti entro lunedì 8 marzo.
Sarete avvisati per il ritiro.

Vladimiro

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Quest’anno la Campagna delle Uova di Pasqua è finalizzata alla costruzione di un ospedale attrezzato a Sinjar, governatorato di Ninive, Nord Iraq. Su quelle montagne vive una popolazione etnicamente varia, in maggioranza sono kurdi yazidi che hanno subito nel corso dei decenni, massacri e persecuzioni, ultima in ordine temporale quella dell’ISIS.  Su proposta della municipalità di Sinjar e di un gruppo di medici e paramedici, abbiamo deciso di farci carico, insieme ad altre associazioni, della costruzione di un apposito ospedale per la cura degli abitanti affetti da coronavirus e da altre malattie. L’impegno è gravoso, ma noi pensiamo di farcela. La Campagna delle Uova pasquali è il primo tassello del Progetto (vedi allegato).

L’offerta minima per un uovo di cioccolato purissimo di grammi 500 è di euro 15.00

Per quantitativi significativi, l’associazione si rende disponibile ad effettuare il trasporto a domicilio.

Occorre effettuare la prenotazione da subito! E, comunque, entro il 10 marzo 2021. 

PRENOTA, PRENOTA, PRENOTA!!! 

Per informazioni e  prenotazioni:  Lucia (333 5627137), Antonio (335 7564743), Sonia (331 3290229)

Associazione Verso il Kurdistan Odv – Alessandria     Rete Kurdistan Italia

Lettera aperta al Papa

Questa è la lettera indirizzata a Papa Francesco per la sua visita annunciata a marzo in Iraq, di cui ho parlato alla riunione di Rete Kurdistan. Chiediamo che il Papa nella sua visita pastorale ed umanitaria a Bagdad, ad Erbil e a Mosul visiti il Campo profughi di Makhmour e la comunità di Sinjar, vittime di feroci attacchi delle milizie armate presenti nella regione e di bombardamenti di droni turchi, oltre che di un feroce embargo del Campo di Makhmour che persiste da agosto 2019. Chiediamo a chi volesse sottoscrivere questa lettera, di farlo individualmente, inviando una mail a questo indirizzo, indicando qualifica professionale e città. Cari saluti, Antonio

All’attenzione del Santo Padre,

nei giorni scorsi  è stata diffusa la notizia di una Sua visita, prevista per il mese di marzo 2021, nelle martoriate terre irachene, quelle terre percorse tutt’oggi da venti di guerra e da violenze indicibili che hanno mandato in frantumi comunità multietniche e multi confessionali, creando fratture profonde nella millenaria storia di convivenza mediorientale.

Abbiamo appreso che il Suo viaggio avrà come prima meta la città di Erbil, capitale della regione del Kurdistan iracheno dov’è presente anche un’importante comunità cristiana nel quartiere di Ankawa,  toccherà poi Baghdad, la capitale dell’Iraq e la città di Mosul, città rimasta tristemente nota come la capitale del califfato dell’Isis, ma anche per le persecuzioni contro i cristiani di Quaraqosh, antico insediamento assiro, un tempo il più grande centro della cristianità in Iraq. Quelle terre non possono non farci ricordare la figura di Padre Dall’Oglio, esule a Suleymanya, poi rapito o ucciso in Siria.

Santità, noi Le chiediamo che, oltre ad incontrare queste comunità, nell’ambito di un discorso umanitario e di pacificazione, ci sia la possibilità d’incontrare anche i profughi del campo di Makhmour, nella provincia di Mosul, e le comunità yazide di Sinjar, nell’Iraq nord occidentale, al confine con la Siria.

Nel campo profughi di Makhmour vivono oggi 14.000 profughi provenienti dalla regione del Botan, dove l’esercito turco, negli anni’90, aveva evacuato con la forza i villaggi di confine, abitati da contadini e pastori, accusati di aiutare i militanti del Pkk.

Questi profughi avevano attraversato le montagne coperte di neve che separano la Turchia dall’Iraq giungendo nella piana di Ninive. In quella traversata morirono 300 persone e circa 600 rimasero ferite da bombe, gelo e mine.

Costretti  a cambiare  per nove volte destinazione, si sono infine accampati in pieno deserto, in un luogo allora denominato “ valle della morte ”; in questo luogo  , hanno ricominciato a vivere, piantando alberi, dissodando terreni, allevando bestiame, aprendo scuole e cooperative. Oggi, Makhmour è una comunità autogestita, caratterizzata da una forte democrazia dal basso e di genere.

Pur tuttavia, i problemi del campo non sono finiti: abbandonata dall’UNHCR, la comunità è sotto embargo dal 2019. Inoltre, i droni turchi hanno bombardato il campo più volte e l’ISIS ha fatto frequenti incursioni armate uccidendo e seminando il terrore tra la popolazione. A questo, si è aggiunta recentemente la pandemia da coronavirus che ha già mietuto le prime vittime.

Sinjar è stata teatro di scontri violentissimi tra l’ISIS e le minoranze etniche e religiose presenti nell’area, in particolare quella dei kurdi yazidi, vittime di  un vero e proprio genocidio. Gli uomini e gli anziani sono stati trucidati in massa, mentre donne e bambine sono state ridotte a schiave del sesso e vendute sui mercati di Mosul e Raqqa per cifre tra i 5 e i 20 dollari, mentre i ragazzini sono stati arruolati e indottrinati dai miliziani islamisti come bambini-soldato.

La città, dopo diversi tentativi, è stata riconquistata dai peshmerga e dal Pkk il 13 novembre 2015. Negli anni successivi, sono state rinvenute numerose fosse comuni, piene di corpi con  le teste forate dai proiettili sparati alla nuca delle vittime.

Nel 2018, un’attivista yazida, Nadia Murad, è stata  insignita del Premio Nobel per la pace, dopo essere stata rapita e resa schiava sessuale dai miliziani dell’Isis.

Oggi purtroppo, il mondo sembra essersi scordato dei massacri subiti dagli abitanti del campo profughi di Makhmour  e di Sinjar.

Noi, firmatari di questa lettera aperta, Le rivolgiamo un accorato appello affinchè il grido sofferente di queste comunità non resti inascoltato.

Le chiediamo di prestare ascolto, nel corso del Suo viaggio pastorale in Iraq , alle sofferenze di queste popolazioni, visitando le loro povere comunità, e comunque  rivolgendo anche a loro un messaggio di pace, di serenità e di speranza nel futuro.

Grazie !

Alessandria, 25 dicembre 2020

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Ecco le adesioni pervenute finora (15 gennaio 2021):

– Moni Ovadia (attore, drammaturgo, scrittore, compositore e cantante)

– Carlo Petrini (presidente Slow Food)

– Nandino Capovilla (Pax Christi)

– Padre Alex Zanotelli (missionario comboniano)

– Raniero La Valle  (giornalista, politico, intellettuale

– Mario Agostinelli (Presidente Laudato Si)

– Massimo De Vita (regista, direttore Teatro Officina)

– Silvano Molinari (già dirigente industriale)

– Alessandra Mecozzi (Associazione Cultura è Libertà)

– Vittorio Agnoletto (medico, docente universitario, scrittore)

– Raffaele Salinari (medico, Associazione Terres des Hommes)

– Emilio Molinari (Laudato Si)

– Tonio Dell’Oglio (Presidente Pro-Civitate Christiana Assisi

– Luigi Vinci (già parlamentare europeo)

– Silvana Barbieri (Associazione Fonti di Pace)

– Michele Petraroia (Ass. Padre Giuseppe Tedeschi, presidente Anpi Basilicata)

– Laura Schrader (scrittrice)

– Hikmet Aslan (giornalista kurdo in Italia)- Murat Cinar (giornalista turco in Italia)
– Sandra Cangemi (giornalista, educatrice)
– Marina, Lazzati (pedagogista)
– Don Michele Mosa (delegato per il dialogo interreligioso Pavia)
– Anna Miculan (avvocato)
– Susanna Brambilla Pirelli 
– Francesca Tassi (già professoressa associata di genetica Università di Parma)
– Giovanna Cantarella (psicanalista)
– Franco Borghi
– Camilla Boni – Milano
– Biancamaria Manzini – Milano
– Paola Ciardella – Milano
– Mirella De Gregorio – Milano
– Lia Barone – Parma
– Nando Dalla Chiesa – scrittore, sociologo, politico italiano
– Ileana Mortari – già docente di scuola superiore Mantova
– Francesco Sereni – già docente di scuola superiore Mantova
– Amalia Navoni (coordinamento Nord-Sud)
– Nicoletta Ghizzoli (Casa della cultura Milano)
– Giuliano Gasparotto (già docente universitario Pisa)
– Leo Ceglia (sindacalista)
– Margherita Ortuani (executive assistant)
– Maria Grazia Manzoni (già resp. portafoglio clienti Italia)
– Giannella Sanna (già docente di lettere)
– Giovanni Motta (avvocato)
– Arturo Salerni (giurista, avvocato)
– Giomo Conti (già consigliere reg.le Liguria)
– Piero Basso (storico, scrittore)
– Rossana Papagni (docente)
– Giuliana Barbieri (psicologa infantile)
– Carlo Rodini (psicologo, docente Università Cattolica Milano)
– Federico Venturi (scrittore, docente Università degli studi di Perugia)
– Giovanni Russo Spena (giurista, docente universitario, senatore)
– Laura Quagliolo (cooperante Cisda Onlus)
– Raffaele Taddeo (centro culturale multietnico La Tenda)
– Davide Migliorino (tecnico)
– Fausto Toselli (pensionato) Renazzo  (Fe)
– Mirella De Gregorio – Milano
– Marina Grossi (giornalista)
– Michele Papagna (Acea Onlus)
– Gabriella Di Campli (già dirigente Inps)
– Ivanoe Treu (disegnatore progettista)
– Stefano Giussani (dirigente aziendale)
– Roberta Rabino (dirigente aziendale)
– Martina Villa (avvocata)
– Beatrice Giussani (impiegata)
– Alessandro Villa (impiegato)
– Emma Zufellato (già funzionaria di compagnia aerea)
– Maria Luisa Paroni – Sabbioneta (MN)
– Evanna Sangiorgio  (pensionata) Como
– Giancarla Venturelli (volontaria onlus La Tenda)
– Aldo Sachero (medico cardiologo volontario onlus La Tenda)
– Augusta Pasquero (pubblicitaria)
– Don Virginio Colmegna (presidente della Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”)
– Daniela Padoan (scrittrice, Laudato Si)
– Davide Scaglianti (insegnante)
– Maria Pia Deaniella (già funzionaria di banca)
– Antonella Doria (poetessa)
– Ausilia Magaudda (docente Conservatorio di Milano)
– Alessandro Giudo (tecnico azienda telecomunicazioni)
– Alessandra Chiappini – Ferrara
– Maria Luisa Paroni (Amnisty Int. – Laudato Si)
– Vincenzo Balzani (docente università di Bologna)
– Silvia Pelizza (psicoterapeuta)
– Amadia Fumagalli
– Maria Cristina Pirani (guida turistica)
– Isabella Colonnello (presidente ass.ne Romano Canosa per gli studi storici)
– Anna Falciola (già docente di lettere)
– Franco Borghi
– Fausto Toselli