26 ottobre 2021
Lunedì 25 ottobre dalle ore 20 alle 21 si è svolto a Mortara in Piazza del Municipio un presidio sul problema dell’incendio Bertè e delle illegalità emerse con l’ arresto del titolare del deposito e dei suoi complici.
L’ iniziativa era stata indetta dal Partito Democratico con la partecipazione di associazioni come il ” comitato No fanghi” e ” la Mortara che vorrei”, in appoggio all’interpellanza del consigliere comunale Barbieri.
Come Partito della Rifondazione Comunista abbiamo partecipato al presidio, abbiamo distribuito un nostro comunicato e rilasciato dichiarazioni agli organi di informazione locali per ricordare che tutti gli anni, nell’anniversario dell’incendio (6 settembre 2017) il nostro Partito ha organizzato un presidio al mercato cittadino e davanti al deposito Bertè per denunciare:
1) L’inerzia dell’Amministrazione Comunale di Mortara nel controllo della crescita esponenziale dei rifiuti nel deposito,pur pagando 80 Mila euro all’anno alla” Eredi Bertè”
2)Le responsabilità della Regione Lombardia per la politica dei rifiuti e anche della Provincia di Pavia per la carenza di controlli
3) L’affidamento di incarichi sui rifiuti, anche dopo l’incendio al socio di Bertè (Biani, arrestato con lui).
Inoltre abbiamo voluto ribadire la nostra posizione sulla problematica dei rifiuti.
Difatti rivendichiamo che l’ intera filiera dei rifiuti deve essere gestita in modo pubblico.
A nessun soggetto privato, il cui unico scopo è il profitto, spesso ottenuto in modo illecito, deve essere consentito di speculare sui rifiuti, incurante dei danni ambientali e della salute dei cittadini.
Ricordiamo, a tale proposito, che un’importante azienda pubblica sui rifiuti (il Clir) è stata demolita dalle amministrazioni di centro destra con conseguenti incarichi ai privati e con danni ai lavoratori, come il mancato pagamento degli stipendi o come, per chi ha trovato lavoro nelle nuove ditte private incaricate, buste paga penalizzate.
Ribadiamo inoltre che la bonifica dell’area deve essere effettuata senza ulteriori ritardi.
Da ben 4 anni il “percolato” dei rifiuti si infiltra nel sottosuolo senza alcun intervento.
A tale scopo chiediamo siano impegnate le ingenti somme e i beni sequestrati.
Naturalmente, nel corso del dibattito in Consiglio comunale, l’Amministrazione leghista, in merito agli appalti al socio di Bertè, ha dichiarato che “era tutto regolare”.
Giuseppe Abbà
Consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista.