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Il ponte dei sospiri

26 marzo 2024

Nei giorni scorsi, lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 21 febbraio 2024, si sono svolte le prove di collaudo del nuovo ponte sul Ticino; 16 camion, ogni veicolo caricato con 45 tonnellate di materiale, sono stati collocati tra le campati centrali e le grandi luci dell’arco; nei giorni successivi la configurazione del carico è stata a monte e a valle degli archi stessi. Con questo ultimo collaudo l’opera è da considerare completata e pronta a svolgere la sua funzione.

Il ponte lungo 500 mt. rimarrà ancora inutilizzato per la mancata costruzione delle rampe d’accesso e relativi collegamenti all’attuale rete stradale.
Quest’opera importantissima e strategica per tutto il territorio lomellino non è ancora fruibile…

Un ponte nel deserto.
L’esultanza e l’enfasi dell’amministrazione e della provincia è del tutto fuori luogo; l’ennesima presa in giro.

Dovrebbero vergognarsi piuttosto che esultare. A tutt’oggi non sono state appaltate le opere per le rampe di accesso; forse da una dichiarazione risulta che per settembre 2024 potranno iniziare i cantieri. Sono necessari ulteriori 9 milioni di euro, uno scandalo.

Se si considerano però le enormi risorse investite e spese per un intervento di 1.700 mt. complessivi assistiamo increduli a questa lunga Odissea del ponte; se saremmo fortunati, forse, nel 2026 potremmo transitarci sopra e mettere a questi lunghi anni (quasi 15) la parola fine.

CIRCOLO “Hugo Chavez Frias” DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – UNIONE POPOLARE VIGEVANO

L’EMERGENZA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO DEVE ESSERE PRIORITÀ. LA DENUNCIA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA, FED. DI PAVIA

28 luglio 2022

Oggi, 28 Giugno, é l’overshoot day.
Come federazione di Pavia abbiamo aderito a questa iniziativa, riunendo davanti al “ponte delle barche” di Bereguardo alcune delegazioni dei vari circoli della provincia.