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Rifondazione: Mimmo Lucano non è un delinquente, crollato l’impianto accusatorio

11 ottobre 2023

Salutiamo con gioia e sollievo la sentenza che ha cancellato l’impianto accusatorio che aveva portato all’abnorme condanna del nostro fratello e compagno Mimmo Lucano.
In appello rimane solo una condanna a un anno e sei mesi con sospensione condizionale sulla quale gli avvocati di Mimmo attendono motivazioni.
Abbiamo sempre ripetuto che Mimmo non era un delinquente ma un compagno generoso che ha dedicato tutto sé stesso alla rinascita della sua terra e alla solidarietà umana.
Dopo questa sentenza dovrebbero vergognarsi tutti gli esponenti politici della destra, del PD e del M5S che contro Mimmo scatenarono ispezioni e poi una canea vergognosa.
L’esperienza di Riace ha dimostrato che l’accoglienza poteva e può realizzarsi in una maniera positiva per tutta la comunità, come occasione di lavoro, arricchimento culturale, rivitalizzazione del territorio.
Hanno cercato di distruggere il modello Riace perché vogliono riempire la penisola di prigioni per migranti su cui fare affari. Un’esperienza come Riace avrebbe avuto bisogno di un supporto tecnico-amministrativo non di inquisitori alla ricerca del modo per cancellarla. Ricordiamo che in primo grado il Tribunale di Locri aveva condannato Mimmo ad oltre 13 anni, sulla base di un teorema che aveva al centro quasi 20 anni di straordinaria esperienza di convivenza con richiedenti asilo nel piccolo borgo di Riace. Accogliere e costruire una società aperta senza farlo divenire business era inaccettabile per il potere in Italia e Mimmo Lucano, per tanto tempo celebrato in quanto sindaco della solidarietà – lo è stato per quasi tre mandati – è stato additato come pericolo pubblico ed esiliato.
Riace è viva e oggi festeggiamo con Mimmo la fine di un incubo.

Come insegnava Bob Dylan “bisogna essere onesti per fare il fuorilegge”. Mimmo Lucano è una persona onesta che non ha intascato neanche un euro e ha salvato tante vite.
Un abbraccio fortissimo e un saluto a pugno chiuso a Mimmo da tutte le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare