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70 MILA FIRME DEPOSITATE AL SENATO DA UNIONE POPOLARE SUL SALARIO MINIMO A 10 EURO

28 Novembre 2023

OGGI A ROMA CON LE ALTRE FORZE DI UNIONE POPOLARE ABBIAMO CONSEGNATO IN SENATO 70.000 FIRME PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SUL SALARIO MINIMO A 10 L’ORA

La giornata ha preso il via con una partecipata conferenza stampa di presentazione davanti a Palazzo Madama dopo di che una nostra delegazione è entrata in Senato per la consegna delle più di 70.000 firme che le compagne e i compagni di Unione Popolare hanno raccolto in questi sei mesi al fine di presentare la proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo legale non inferiore a 10€ l’ora, automaticamente indicizzato rispetto all’inflazione e non gravante sulla fiscalità generale.

Una proposta di civiltà che mette le basi per contrastare il lavoro povero che impervia in questo Paese.

#UnionePopolare lavorando unitariamente ha dato prova di essere in grado di avanzare una proposta politica chiara e riconoscibile e che, quando si lavora insieme, si portano a casa i risultati.

Ora il #Senato è tenuto a discutere la nostra proposta di legge e l’obiettivo comune deve essere quello di costruire mobilitazione e iniziativa unitaria atta a stringer i tempi ed a mettere i presupposti per far si che la discussione parlamentare venga fatta il prima possibile. #10èilminimo@follower

28.11.2023

Fabrizio Baggi, Segretario Prc/SE Lombardia e componente del Comitato promotore regionale di Unione Popolare Lombardia

PER LA PACE CONTRO LA GUERRA E L’ECONOMIA DI GUERRA

Documento politico approvato (con 21 voti favorevoli 11 voti contrati e 4 voti astenuti) dal Comitato politico regionale del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea della Lombardia riunitosi il 28.10.2023.

Per la pace contro la guerra e l’economia di guerra

Fermare subito i bombardamenti di Israele contro la popolazione di Gaza, por fine alla cinica complicità dei governi occidentali con i crimini che da decenni sono perpetrati ai danni del popolo palestinese cui va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Sosteniamo con forza l’operazione di verità e di giustizia aperta dal Presidente del Onu Guterrez quando ha affermato: “È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti nel vuoto. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e tormentata dalla violenza; la loro economia soffocata; la loro gente sfollata e le loro case demolite. Le speranze di una soluzione politica alla loro situazione sono svanite. Ma le rimostranze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”. Occorre dunque subito il cessate il fuoco per fermare il genocidio in atto, por fine al blocco di Gaza, permettere l’ingresso degli aiuti verso la popolazione colpita, l’avvio di trattative di pace con gli obiettivi del ritiro dei coloni dai territori occupati, il rientro di Israele all’interno dei confini del 1967, il ristabilimento del diritto del popolo palestinese ad un proprio stato al pari di quello israeliano.

Sul raggiungimento di questi obiettivi si misurerà l’efficacia del movimento pacifista che dobbiamo concorrere a costruire in una dimensione larga e di massa per dare voce alla contrarietà alla guerra del popolo italiano e sconfiggere l’elites guerrafondaie. Intanto si dispiega potente la mobilitazione delle comunità palestinesi arabe, che al grido di Palestina libera in queste settimane portano in piazza migliaia di persone, moltissimi i giovani, in tutta Italia. È importante unirci alla loro protesta e alla richiesta della fine delle operazioni militari in atto come prima azione per avviare un vero processo di pace.

Il sostegno incondizionato dell’Europa e degli Usa a Israele così come il supporto attivo all’escalation in Ucraina, che trovano il consenso di un fronte che va dal Pd all’estrema destra, il rafforzamento del Nato in funzione di gendarme dell’ordine unipolare mondiale, amplificano la diffusione delle guerre nel mondo e avvicinano sempre più il rischio di una guerra mondiale dagli esiti catastrofici per l’umanità. La tendenza alla guerra globale, travestita da guerra di civiltà, figlia del tentativo degli USA di mantenere il

dominio unipolare nel mondo, fa pagare i costi all’Europa e ai popoli europei sottomettendo politicamente ed economicamente la prima e scaricando terribili costi sui secondi sottoposti a politiche di austerità che producono e produrranno sempre più condizioni sociali disastrose. È questa linea di massacro sociale che viene perseguita dal governo Meloni che spinge in alto l’età pensionabile con un rapido ritorno alla Fornero e penalizza chi vi accede, diminuisce i rendimenti dei versamenti retributivi di alcuni settori del pubblico impiego, taglia i finanziamenti agli Enti Locali, abbandona la Sanità Pubblica alla penuria di personale e di mezzi, mentre spreca soldi per le spese militari e le grandi opere inutili e dannose.

La lotta per la pace, contro la guerra e il liberismo, contro la Nato, per un mondo pacifico e multipolare, contro le politiche della Bce e contro il governo delle destre rappresentano gli impegni fondamentali di questa fase per una forza politica come la nostra che persegue la costruzione di un’alternativa allo stato di cose esistente.

La lista per la pace

Consideriamo ineludibile e necessaria l’interlocuzione con la proposta di costruzione di una lista per la pace per le prossime elezioni europee avanzata da Michele Santoro e Raniero La Valle, sulla base degli elementi di programma sopracitati, con l’obiettivo di giungere a una consistenza quantitativa in grado di parlare alla larga parte del Paese che è contraria alle scelte guerrafondaie che accomunano il governo e gran parte dell’opposizione.

Questa interlocuzione va condotta unitariamente dai soggetti che compongono Up e finalizzata al pieno riconoscimento e riconoscibilità di Unione Popolare dentro la lista come concordato nel coordinamento nazionale. Va attivato subito un confronto basato sulla pari dignità dei differenti progetti politici che danno vita alla lista per quanto riguarda la definizione dei programmi, il profilo politico le forme di coordinamento e gestione.

Per il rilancio di Up

L’impegno per la costruzione di una lista di scopo per la pace non può essere separato da quello per il rilancio di Unione popolare in linea con quanto stabilito al congresso sulla costruzione di un’alternativa ai poli esistenti. Occorre impegnarsi per la costruzione di Up, il suo allargamento, la sua diffusione nei territori, la ripresa delle adesioni a partire dai nostri iscritti in vista dell’assemblea costituente da convocare rapidamente come condizione necessaria per un maggiore partecipazione democratica e valorizzazione dei territori. Il rilancio di Up non può essere separato dall’internità alle lotte in risposta alla devastazione prodotta dalle politiche neoliberiste, dall’impegno per la costruzione della più larga opposizione sociale alle politiche del governo fascioleghista in difesa del lavoro, dei redditi, dei diritti di tutte e tutti contro tutte le oppressioni e discriminazioni.

In questa direzione va intensificato l’impegno per la raccolta firme per il salario minimo che ci ha fatto tornare tra la nostra gente aumentando l’attenzione e le simpatie verso Up. Siamo all’ultimo miglio, moltiplichiamo i banchetti in vista dell’obiettivo finale ormai vicino. Nella nostra situazione per il rilancio di Up occorre:

1. Costruire i coordinamenti territoriali di Up in tutte le zone della città e della provincia

2. Indire assemblee pubbliche di UP per coinvolgere nuove figure e rilanciare le adesioni

3. Costruire campagne sociali sui temi più rilevanti (lavoro, sanità, scuola, casa, ambiente.)

Avanti con il Rafforzamento di Rifondazione Comunista forza fondamentale per la sua funzione strategica e nella prospettiva storica, ma anche decisiva per lo sviluppo e il profilo politico e culturale di UP: Va rilanciata e riattrezzata per i compiti della nuova fase

  • Rafforzamento del senso di appartenenza e ricostruzione di un clima interno che permetta alla dialettica interna di svolgersi sempre nel rispetto e nel riconoscimento reciproco quali componenti della comunità da salvaguardare come il bene più prezioso
  • Cura della democrazia interna intesa come possibilità di tutte le istanze e iscritte/i di concorrere alla definizione delle scelte politiche del partito
  • Rilancio del radicamento sociale estendendo a tutti i territori in base alle forze disponibili, iniziative sui temi per noi centrali, dal lavoro alla sanità, alla casa, l’ambiente che rappresentano la strada maestra per dimostrare la nostra utilità, per unificare le lotte e costruire relazioni con tutti i soggetti possibili sulla via dell’ampliamento dell’opposizione al neoliberismo e al governo delle destre
  • Un impegno particolare va profuso per il tesseramento da parte di tutte e tutti perseguendo gli obiettivi di rinnovare subito le/gli iscritte/i attuali e aumentarne il numero
  •  Uno sforzo di innalzamento del bagaglio teorico dei nostri iscritti sui temi della Rifondazione, nuovo ordine internazionale, percorsi di costruzione del socialismo dal punto di vista economico e delle relazioni umane

Milano, Sabato 28 ottobre 2023

Gli 11 voti contrari sono stati assegnato ad un secondo documento respinto che potere trovare a questo link o nell’area materiali di questo sito

4 date, 4 banchetti

12 Ottobre 2023

15/10 in piazza Ducale
28/10 al mercato cittadino
11/11 al mercato cittadino
26/11 in piazza Ducale

Banchetti unitari di Rifondazione Comunista e di Unione Popolare in cui potrete firmare per il salario minimo a 10€ l’ora (indicizzati all’inflazione) e anche conoscere le nostre proposte per una città migliore che spieghiamo con un volantino apposito.

Sarà anche, viste le ultime escalation, un’occasione per parlare di PACE e di come la guerra pesi sulle tasche dei cittadini che guadagnano, da anni, gli stessi stipendi che però valgono sempre meno.

Gli appuntamenti (due al mese) che ormai, da 3 anni, portiamo avanti sono una bellissima “tradizione” di confronto con la cittadinanza che (e questo ci viene riconosciuto universalmente dai Vigevanesi) portiamo avanti convintamente.

Circolo di Vigevano di RIFONDAZIONE COMUNISTA – UNIONE POPOLARE

Rifondazione: Mimmo Lucano non è un delinquente, crollato l’impianto accusatorio

11 ottobre 2023

Salutiamo con gioia e sollievo la sentenza che ha cancellato l’impianto accusatorio che aveva portato all’abnorme condanna del nostro fratello e compagno Mimmo Lucano.
In appello rimane solo una condanna a un anno e sei mesi con sospensione condizionale sulla quale gli avvocati di Mimmo attendono motivazioni.
Abbiamo sempre ripetuto che Mimmo non era un delinquente ma un compagno generoso che ha dedicato tutto sé stesso alla rinascita della sua terra e alla solidarietà umana.
Dopo questa sentenza dovrebbero vergognarsi tutti gli esponenti politici della destra, del PD e del M5S che contro Mimmo scatenarono ispezioni e poi una canea vergognosa.
L’esperienza di Riace ha dimostrato che l’accoglienza poteva e può realizzarsi in una maniera positiva per tutta la comunità, come occasione di lavoro, arricchimento culturale, rivitalizzazione del territorio.
Hanno cercato di distruggere il modello Riace perché vogliono riempire la penisola di prigioni per migranti su cui fare affari. Un’esperienza come Riace avrebbe avuto bisogno di un supporto tecnico-amministrativo non di inquisitori alla ricerca del modo per cancellarla. Ricordiamo che in primo grado il Tribunale di Locri aveva condannato Mimmo ad oltre 13 anni, sulla base di un teorema che aveva al centro quasi 20 anni di straordinaria esperienza di convivenza con richiedenti asilo nel piccolo borgo di Riace. Accogliere e costruire una società aperta senza farlo divenire business era inaccettabile per il potere in Italia e Mimmo Lucano, per tanto tempo celebrato in quanto sindaco della solidarietà – lo è stato per quasi tre mandati – è stato additato come pericolo pubblico ed esiliato.
Riace è viva e oggi festeggiamo con Mimmo la fine di un incubo.

Come insegnava Bob Dylan “bisogna essere onesti per fare il fuorilegge”. Mimmo Lucano è una persona onesta che non ha intascato neanche un euro e ha salvato tante vite.
Un abbraccio fortissimo e un saluto a pugno chiuso a Mimmo da tutte le compagne e i compagni di Rifondazione Comunista.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare

15^ Festa di Rifondazione Comunista di Vigevano: risposta popolare oltre le aspettative

14 Settembre 2023

Nei giorni 8-9 e 10 settembre 2023 si è svolta la festa presso la Cooperativa Portalupi di Vigevano.

È stato un risultato straordinario di partecipazione popolare nelle due cene e il pranzo di domenica e nei dibattiti politici sui vari temi con Mara Ghidorzi sulle elezioni europee e contro la guerra, l’intervento di Edoardo Casati sui temi locali e quello sull’ambiente di domenica pomeriggio con la partecipazione di compagni di Bologna che hanno descritto la drammaticità delle zone alluvionate. La disperazione della gente che si è visto distruggere in pochi attimi la propria casa dalla furia della natura e oltre il danno anche la beffa, per il rimborso dei danni devono compilare moduli di 18 pagine, con l’intervento dei tecnici a proprie spese. Una cosa vergognosa la proposta del Governo, della Regione e degli istituti di credito, che fanno solo chiacchiere e lasciano la popolazione alluvionata nella totale solitudine nel risolvere i propri gravi problemi.

Hanno portato il loro contributo, sul problema ambiente, numerose associazioni ambientaliste unitamente al consigliere di Rifondazione Comunista di Mortara Giuseppe Abbà.

Come circolo di Rifondazione Comunista di Vigevano ci sentiamo in dovere di ringraziare  per la loro gentile collaborazione la Cooperativa Portalupi, il suo giovanile staff agile e collaborativo in cucina, al bar e nell’area esterna, tutti i compagni e compagne volontari di Vigevano e Mortara, i due dj per la musica, il giornale L’Informatore di Vigevano per la pubblicazione di comunicati e preziose interviste, La Provincia Pavese, le associazioni Anpi di Vigevano, Verso il Kurdistan, Mi.Mo.Al. e tutti i numerosi partecipanti.

Questo sostegno economico e politico ci sprona a continuare con un rinnovato entusiasmo il nostro lavoro di sensibilizzazione e di lotta, per una società anticapitalista, antirazzista, pacifista, solidale e antifascista.

Circolo “Hugo Chavez” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano.

A FIANCO DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLA COOPERATIVA FABER

5 Agosto 2023

Il giorno 3 Agosto 2023 una nostra delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto Vicario, Dott. Stefano Simeone, della Prefettura di Pavia.

All’incontro era presente anche una delegazione di ex lavoratori della cooperativa “Faber”, cooperativa che si occupa di accoglienza e integrazione di immigrati richiedenti asilo, sia nel territorio Pavese che di altre Provincie.

Queste lavoratrici e questi lavoratori da molto tempo denunciavano la mancata retribuzioni per i lavori svolti, motivo per cui hanno in corso una vertenza sindacale assistite/i dalla CGIL e la UIL.

Una parte di loro devono avere spettanze che arrivano anche a qualche migliaio di euro.

Nell’incontro abbiamo denunciato al Prefetto Vicario questa situazione chiedendo di intervenire direttamente nel riconoscimento di queste spettanze salariali, in quanto soggetto direttamente coinvolto come appaltante del servizio di accoglienza.

Abbiamo denunciato anche il malfunzionamento del servizio stesso, strutture fatiscenti, condizioni igieniche spaventose e totale assenza di un lavoro di vero inserimento dei richiedenti asilo, insomma un vero spreco di denaro pubblico.

Tale malfunzionamento è da addebitare totalmente alla cattiva gestione da parte dei dirigenti della cooperativa e in particolare del Dott. Garavaglia.

Il Dott. Simeone ha manifestato il suo interessamento per trovare una soluzione ai mancati pagamenti dei salari arretrati dei lavoratori e delle lavoratrici, ha inoltre dichiarato che la Prefettura era già a conoscenza del “cattivo servizio” erogato dalla cooperativa e che era già in corso una procedura per cessare il rapporto di collaborazione con la stessa.

Come Rifondazione Comunista continueremo a vigilare e a denunciare tutte quelle situazioni dove non vi sia il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e dove vi sia un utilizzo non corretto dei soldi pubblici, che ricordiamo sono dei cittadini italiani che pagano le tasse.

Pavia 4/8/2023

Rusconi Piero seg. Rifondazione Comunista Federazione Pavia

Giuseppe Abbà Consigliere Comunale Mortara per Rifondazione Comunista

Vigevano: scompaiono le tessere dell’acqua pubblica?

Alcuni cittadini ci segnalano che non è più possibile ritirare, presso la sede del comune, le tessere dell’acqua pubblica.
Il servizio permetteva, con la suddetta tessera, di ritirare un numero specifico di litri di acqua gratuitamente.
Andando sul sito del comune leggiamo, in un articolo del 13 dicembre 2022, che il servizio, data la grande richiesta, sarà temporaneamente sospeso.
Avete capito bene: il servizio è sospeso dal 2022 e ancora non è stata data alcuna indicazione in merito a quando potrebbe riprendere.

Avendo da sempre combattuto per l’acqua pubblica e gratuita (in quanto la riteniamo un bene comune che non deve essere soggetto al profitto dei privati) siamo molto preoccupati da questa situazione e temiamo che si possa trattare di un modo per chiudere definitivamente il servizio.

Chiediamo al comune di provvedere alla stampa di altre tessere e di organizzare un’altra distribuzione in quanto lo riteniamo uno strumento utile per portare la città sempre più vicina a quello che è, da sempre, uno degli obbiettivi che inseriamo nei nostri programmi elettorali: una città con l’acqua totalmente pubblica, gratuita e libera dalle speculazioni dei privati. Altre città l’hanno fatto, noi che aspettiamo?

EDOARDO CASATI
Rifondazione – Unione Popolare

Aumento del 10% delle rette al De Rodolfi

15 Giugno 2023

Asili, scuole, mense scolastiche… Mancava giusto il De Rodolfi, che però è arrivata con puntualità; meno male!
Conseguentemente alle solite motivazioni, ovvero aumento del costo dell’energia e delle materie prime (rincarate dalla guerra e dai super guadagni delle società fornitrici), a quanto dicono concordi maggioranza e opposizione, nella RSA c’è un problema riguardante l’età dell’edificio (che è stato costruito nel 1908, ristrutturato l’ultima volta negli anni ‘80) e il costo delle varie riparazioni, che rendono insufficiente il contributo comunale – aggravato, se così si può dire, dalla crescita degli ospiti.

Si rendono dunque necessari degli aumenti, che si spingeranno da luglio al 10% in più, scaricando ancora una volta su anziani e fragili le incapacità dell’amministrazione – sempre che non si parli di aumentarsi gli stipendi.
È forse necessario pensare ad una nuova struttura? Ma in questo caso, quanto tempo e quanti soldi occorrerebbero?

Ricordiamoci che per il ponte sul Ticino ci son voluto dieci anni e ancora manca l’allacciamento alla statale e alla rotonda.

La nostra proposta è dunque quella, nell’immediato, di rivedere il sistema di distribuzione delle rette, scaglionandolo in base all’ISEE.

Circolo “Hugo Chavez Frias” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano

Unione Popolare

Informatore vigevanese del 1° Giugno 2023
Istituto De Rodolfi Vigevano

Foto dell’iniziativa GC e del Pride

Ecco le foto dell’iniziativa dei Giovani Comunisti del 3/6 e del Pride di Pavia

La mattina del 3 giugno i Giovani Comunisti della provincia si sono ritrovati per discutere delle questioni di genere, presentando il progetto della Collettiva Menapace nella provincia. La partecipazione dei GC a questo tipo di iniziative è importantissima: in un Paese che vede questo genere di temi sempre più schiacciati ed annullati, noi ci riuniamo, ne discutiamo e ne parliamo.
Ma non dimentichiamoci della pratica: il pomeriggio dello stesso giorno abbiamo anche partecipato al Pride di Pavia, dimostrando che quello che diciamo lo mettiamo anche in pratica, lottando per i nostri diritti. Come comunisti, riteniamo necessario contestare con forza le dichiarazioni anti-lgbt+ del governo Meloni. Questo ritiene che le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ abbiano gli stessi diritti di ogni altro cittadino italiano e pertanto non siano necessarie leggi specifiche che le tutelino. Ricordiamo allora lo stop alle registrazioni dei figli delle coppie omogenitoriali avvenuto solo poche settimane fa: una decisione che dimostra una chiusura imbarazzante a livello europeo e che dà prova del fatto che le discriminazioni in atto sono ancora molte e che la strada da fare verso l’uguaglianza è ancora lunga. Se un diritto come quello di poter avere dei figli non è di tutte le persone, allora è un privilegio e il nostro è indubbiamente ancora un paese di privilegi, di persone di serie A e di persone di serie B.

Giovani Comunisti/e Pavia