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Pavia: privatizzazione dei servizi

PAOLO CATTANEO

Dopo un percorso lungo e tortuoso durato più di dieci anni, opaco e poco pubblicizzato, siamo di fronte all’ultimo passaggio di una alienazione e/o privatizzazione di importanti servizi pubblici a Pavia quali la vendita e distribuzione di gas, la produzione e distribuzione di energia elettrica, il teleriscaldamento, la gestione dei rifiuti.

Un percorso lungo e tortuoso ha portato prima a cedere, col voto contrario di Rifondazione Comunista, servizi comunali propri dell’ASM Pavia alla società per azioni ancora pubblica LGH controllata da vari comuni del sud della Lombardia, poi alla vendita, con l’assenso di tutte i partiti politici presenti nel consiglio comunale, delle azioni LGH alla società A2A, uno dei giganti delle multiservizi, controllata per metà dai comuni di Milano e Brescia e per metà da privati in cambio di azione A2A, infine pochi mesi fa la maggioranza ha deliberato, senza alcuna spiegazione, di cedere al più presto le azioni A2A ai soci rinunciando anche alla debolissima influenza che il Comune potrebbe avere sulle scelte di A2A.

Il controllo dei servizi gestiti da LGH e ceduti a A2A sono già al di fuori dal controllo del territorio e sono gestiti con finalità esclusivamente di profitto.

Fin dai primi passi, durante l’amministrazione Capitelli, Rifondazione Comunista si era opposta alla creazione della società LGH paventando la privatizzazione a cui siamo quasi arrivati con quest’ultimo passaggio.

Ora forse ci sta ripensando, ma l’amministrazione ha ampiamente dimostrato di non avere a cuore il mantenimento di un controllo pubblico sulla gestione dei servizi.

Se la vendita proseguirà la privatizzazione sarà irreversibile.

Partito della Rifondazione Comunista, Circolo di Pavia

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