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PER LA PACE CONTRO LA GUERRA E L’ECONOMIA DI GUERRA

Documento politico approvato (con 21 voti favorevoli 11 voti contrati e 4 voti astenuti) dal Comitato politico regionale del Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea della Lombardia riunitosi il 28.10.2023.

Per la pace contro la guerra e l’economia di guerra

Fermare subito i bombardamenti di Israele contro la popolazione di Gaza, por fine alla cinica complicità dei governi occidentali con i crimini che da decenni sono perpetrati ai danni del popolo palestinese cui va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. Sosteniamo con forza l’operazione di verità e di giustizia aperta dal Presidente del Onu Guterrez quando ha affermato: “È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti nel vuoto. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Hanno visto la loro terra costantemente divorata dagli insediamenti e tormentata dalla violenza; la loro economia soffocata; la loro gente sfollata e le loro case demolite. Le speranze di una soluzione politica alla loro situazione sono svanite. Ma le rimostranze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”. Occorre dunque subito il cessate il fuoco per fermare il genocidio in atto, por fine al blocco di Gaza, permettere l’ingresso degli aiuti verso la popolazione colpita, l’avvio di trattative di pace con gli obiettivi del ritiro dei coloni dai territori occupati, il rientro di Israele all’interno dei confini del 1967, il ristabilimento del diritto del popolo palestinese ad un proprio stato al pari di quello israeliano.

Sul raggiungimento di questi obiettivi si misurerà l’efficacia del movimento pacifista che dobbiamo concorrere a costruire in una dimensione larga e di massa per dare voce alla contrarietà alla guerra del popolo italiano e sconfiggere l’elites guerrafondaie. Intanto si dispiega potente la mobilitazione delle comunità palestinesi arabe, che al grido di Palestina libera in queste settimane portano in piazza migliaia di persone, moltissimi i giovani, in tutta Italia. È importante unirci alla loro protesta e alla richiesta della fine delle operazioni militari in atto come prima azione per avviare un vero processo di pace.

Il sostegno incondizionato dell’Europa e degli Usa a Israele così come il supporto attivo all’escalation in Ucraina, che trovano il consenso di un fronte che va dal Pd all’estrema destra, il rafforzamento del Nato in funzione di gendarme dell’ordine unipolare mondiale, amplificano la diffusione delle guerre nel mondo e avvicinano sempre più il rischio di una guerra mondiale dagli esiti catastrofici per l’umanità. La tendenza alla guerra globale, travestita da guerra di civiltà, figlia del tentativo degli USA di mantenere il

dominio unipolare nel mondo, fa pagare i costi all’Europa e ai popoli europei sottomettendo politicamente ed economicamente la prima e scaricando terribili costi sui secondi sottoposti a politiche di austerità che producono e produrranno sempre più condizioni sociali disastrose. È questa linea di massacro sociale che viene perseguita dal governo Meloni che spinge in alto l’età pensionabile con un rapido ritorno alla Fornero e penalizza chi vi accede, diminuisce i rendimenti dei versamenti retributivi di alcuni settori del pubblico impiego, taglia i finanziamenti agli Enti Locali, abbandona la Sanità Pubblica alla penuria di personale e di mezzi, mentre spreca soldi per le spese militari e le grandi opere inutili e dannose.

La lotta per la pace, contro la guerra e il liberismo, contro la Nato, per un mondo pacifico e multipolare, contro le politiche della Bce e contro il governo delle destre rappresentano gli impegni fondamentali di questa fase per una forza politica come la nostra che persegue la costruzione di un’alternativa allo stato di cose esistente.

La lista per la pace

Consideriamo ineludibile e necessaria l’interlocuzione con la proposta di costruzione di una lista per la pace per le prossime elezioni europee avanzata da Michele Santoro e Raniero La Valle, sulla base degli elementi di programma sopracitati, con l’obiettivo di giungere a una consistenza quantitativa in grado di parlare alla larga parte del Paese che è contraria alle scelte guerrafondaie che accomunano il governo e gran parte dell’opposizione.

Questa interlocuzione va condotta unitariamente dai soggetti che compongono Up e finalizzata al pieno riconoscimento e riconoscibilità di Unione Popolare dentro la lista come concordato nel coordinamento nazionale. Va attivato subito un confronto basato sulla pari dignità dei differenti progetti politici che danno vita alla lista per quanto riguarda la definizione dei programmi, il profilo politico le forme di coordinamento e gestione.

Per il rilancio di Up

L’impegno per la costruzione di una lista di scopo per la pace non può essere separato da quello per il rilancio di Unione popolare in linea con quanto stabilito al congresso sulla costruzione di un’alternativa ai poli esistenti. Occorre impegnarsi per la costruzione di Up, il suo allargamento, la sua diffusione nei territori, la ripresa delle adesioni a partire dai nostri iscritti in vista dell’assemblea costituente da convocare rapidamente come condizione necessaria per un maggiore partecipazione democratica e valorizzazione dei territori. Il rilancio di Up non può essere separato dall’internità alle lotte in risposta alla devastazione prodotta dalle politiche neoliberiste, dall’impegno per la costruzione della più larga opposizione sociale alle politiche del governo fascioleghista in difesa del lavoro, dei redditi, dei diritti di tutte e tutti contro tutte le oppressioni e discriminazioni.

In questa direzione va intensificato l’impegno per la raccolta firme per il salario minimo che ci ha fatto tornare tra la nostra gente aumentando l’attenzione e le simpatie verso Up. Siamo all’ultimo miglio, moltiplichiamo i banchetti in vista dell’obiettivo finale ormai vicino. Nella nostra situazione per il rilancio di Up occorre:

1. Costruire i coordinamenti territoriali di Up in tutte le zone della città e della provincia

2. Indire assemblee pubbliche di UP per coinvolgere nuove figure e rilanciare le adesioni

3. Costruire campagne sociali sui temi più rilevanti (lavoro, sanità, scuola, casa, ambiente.)

Avanti con il Rafforzamento di Rifondazione Comunista forza fondamentale per la sua funzione strategica e nella prospettiva storica, ma anche decisiva per lo sviluppo e il profilo politico e culturale di UP: Va rilanciata e riattrezzata per i compiti della nuova fase

  • Rafforzamento del senso di appartenenza e ricostruzione di un clima interno che permetta alla dialettica interna di svolgersi sempre nel rispetto e nel riconoscimento reciproco quali componenti della comunità da salvaguardare come il bene più prezioso
  • Cura della democrazia interna intesa come possibilità di tutte le istanze e iscritte/i di concorrere alla definizione delle scelte politiche del partito
  • Rilancio del radicamento sociale estendendo a tutti i territori in base alle forze disponibili, iniziative sui temi per noi centrali, dal lavoro alla sanità, alla casa, l’ambiente che rappresentano la strada maestra per dimostrare la nostra utilità, per unificare le lotte e costruire relazioni con tutti i soggetti possibili sulla via dell’ampliamento dell’opposizione al neoliberismo e al governo delle destre
  • Un impegno particolare va profuso per il tesseramento da parte di tutte e tutti perseguendo gli obiettivi di rinnovare subito le/gli iscritte/i attuali e aumentarne il numero
  •  Uno sforzo di innalzamento del bagaglio teorico dei nostri iscritti sui temi della Rifondazione, nuovo ordine internazionale, percorsi di costruzione del socialismo dal punto di vista economico e delle relazioni umane

Milano, Sabato 28 ottobre 2023

Gli 11 voti contrari sono stati assegnato ad un secondo documento respinto che potere trovare a questo link o nell’area materiali di questo sito