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Rifondazione: Crisanti e Galli hanno ragione, lockdown e vaccinazioni subito!

Siamo d’accordo con le dichiarazioni Galli, condivise da Crisanti: “Ci vorrebbero due o tre settimane di lockdown totale in cui viene vaccinato il maggior numero di italiani possibile”
Certo ad oggi non ci sono vaccini a sufficienza ma la scelta è obbligata se si vuole uscire dalla pandemia ed evitare che si scivoli in una terza ondata di contagi, ancora più grave di quella attuale.

Occorre, perciò, predisporre ogni sforzo ed intervento possibile, anche in termini di previsione degli approvvigionamenti di vaccini.

Questo al fine di rendere utile ogni sacrificio richiesto ai cittadini ed efficace, generalizzata e gratuita la vaccinazione.

Consapevoli che ci vorrà il tempo necessario perché la maggior parte della popolazione sia immune, va evitato che gli sforzi e i sacrifici richiesti a tanta parte del mondo del lavoro, ai giovani, alle e agli studenti diventino vani.

Non possiamo rassegnarci né abituarci, né tantomeno essere indifferenti di fronte alle centinaia e centinaia di morti per Covid, alle statistiche sui numeri dei nuovi contagi, perché, appunto non sono numeri, sono persone, sono storie, sono vite spezzate.

Occorrono quindi risorse, personale e vaccini.

Il next generation UE va agito in modo efficace, con le misure necessarie e nell’interesse generale della popolazione, sottraendo ogni spesa superflua e dannosa, come quelle che vanno alle grandi opere o agli armamenti.
Chiudiamo con giudizio!

Garantire il diritto alla salute di tutte/i è una priorità assoluta.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Rosa Rinaldi, responsabile sanità
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Rifondazione: il governo prepara un piano pandemico con cui si seleziona chi curare?

Pubblicato il 12 gen 2021

A proposito dell’articolo comparso sul Corriere della Sera e diverse altre testate, relativo alla bozza del piano pandemico 2021-2023 che prevederebbe che “In caso di crisi prima le cure a chi ne trae beneficio”.

Un’affermazione ed una indicazione tanto impressionante quanto inaccettabile, un piano pandemico deve prevedere come fare fronte alle esigenze, quali siano gli investimenti dove allocare le risorse.

Il senso di un piano, insomma, è l’opposto di quello che si scrive.

Serve ad essere preparati e a scongiurare condizioni che obblighino a scelte di quel tipo. Sancire in un piano la possibilità di non coprire tutte le esigenze è un precedente terribile, la scelta tra una persona ed un’altra fondata sulla probabilità di efficacia della cura, è immorale e illegale, è anticostituzionale!

Non è solo qualche presidente regionale di Confindustria che fa affermazioni spregevoli, qui si tratta di una barbarie espressa dal governo!

Insomma, un piano pandemico deve quantificare le risorse necessarie per affrontare la pandemia e allocandole affinché il piano possa essere attuato.

Il Governo faccia chiarezza e ripristini il diritto universale alla salute previsto dall’art. 32 della Costituzione, eviti le solite dichiarazioni utili a nascondere la mano dopo aver lanciato un sasso che fa davvero male!

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Rifondazione Comunista

Rosa Rinaldi, Responsabile sanità, PRC-S.E.

Rifondazione: a Palermo con i salvatori di Open Arms, i 5 migranti che denunciano Salvini e le/gli antirazzisti in piazza

Pubblicato il 9 gen 2021

L’ong spagnola Proactiva Open Arms ha compiuto nelle 79 missioni svolte finora, l’ultima a capodanno, quanto spetterebbe all’Europa e ai suoi governi.

Salvare uomini, donne e bambini che fuggono dai lager libici.

Probabilmente anche l’ultimo salvataggio porterà ad un temporaneo blocco della nave lasciando deserto e privo di soccorsi il Mediterraneo Centrale perché anche questo governo considera chi opera soccorso un nemico da controllare.

Ma questa mattina nell’aula bunker di Palermo c’è l’ex ministro Salvini, accusato di sequestro plurimo di persona in quanto, per pura propaganda elettorale, ha tentato per giorni di impedire l’attracco dei sopravvissuti.

Il mondo antirazzista siciliano è fuori dall’aula in attesa che venga fatta giustizia, 5 migranti salvati si sono costituiti parte civile.

Ci aspettiamo che la magistratura compia il suo dovere condannando questo piccolo Trump padano, che sia da monito verso chi, anche non assumendosi le responsabilità che gli spettano, continua a sabotare i soccorsi.

Quel tratto di mare, anche cambiando i governi, è ormai una fossa comune di cui questo Paese porterà per sempre la colpa e ad uccidere non è il mare ma le misere leggi degli uomini.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S,E. 

Rifondazione: Trump fascista ma è il modello USA che non funziona

Pubblicato il 7 gen 2021

Ieri Trump ha fatto un passo ulteriore nella fascistizzazione del suo movimento.

La sceneggiatura che Trump ha scritto – elezioni rubate e invasione dei palazzi istituzionali – ricorda i golpe made in USA, come quello in Bolivia contro Morales o quelli ripetutamente tentati in Venezuela.

Più che un tentato golpe l’assalto pare aver avuto come scopo quello del gesto/evento fondativo: Trump nei prossimi anni cercherà ancor di più di incarnare il popolo dei veri americani in lotta contro gli usurpatori dell’establishment.

Quelli che hanno invaso Capitol Hill sono patrioti come i rivoluzionari del 1776.

Non è chiara la dinamica ma pare evidente che nella polizia ci sia larga simpatia per il trumpismo.

Metà dell’elettorato repubblicano approva.

Il trumpismo è un sintomo non la causa della crisi del modello oligarchico e neoliberista nordamericano.

Sarebbe ora che la si smetta nel nostro paese, tra i commentatori come nella politica, con l’esaltazione di un modello fallimentare sul piano democratico e sociale.

Non può essere considerato modello il paese che ha il record mondiale di detenuti e di omicidi per mano della polizia, una fortissima disuguaglianza economica e sociale, non garantisce a tutti l’assistenza sanitaria, con milioni di senza tetto e la più stratosferica spesa militare, continuamente teatro di violenze razziste contro la minoranza afroamericana, in cui si comprano liberamente mitragliatori e circolano milioni di armi da fuoco, con la pena capitale che continua ad essere applicata in numerosi Stati.

È più forte la critica di quel modello negli USA che sulla stampa e nella politica italiana che non sono state neanche capaci di schierarsi in difesa di Julian Assange.

L’idea di smantellare il modello sociale e democratico europeo per importare la deregulation neoliberista ha fatto solo danni.

Negli USA la sinistra socialista di Sanders e Cortez si batte per ottenere diritti che in Europa i governi di centrodestra e centrosinistra da anni stanno cancellando.

È ora di smetterla con l’esaltazione del modello istituzionale e economico nordamericano e con l’allineamento con le sue prepotenze imperialiste sul piano mondiale.

Per contrastare i trumpiani di casa nostra sul piano istituzionale sarebbe ora di finirla con la retorica della semplificazione del sistema politico.

Sono evidenti tutti i rischi di un modello presidenzialista in cui purtroppo anche da noi stiamo scivolando e la superficialità con cui sono stati con i sistemi maggioritari dell’ultimo trentennio manomessi gli equilibri costituzionali.

C’è bisogno invece di ripristinare la lettera e lo spirito della Costituzione nata dalla Resistenza, a partire dalla legge proporzionale pura voluta da chi il fascismo l’aveva combattuto.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea