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BASTA CON I TAGLI AGLI OSPEDALI PUBBLICI

25 Gennaio 2024

L’ASST ha deciso:  9 posti in meno in Riabilitazione e 4 in meno in Medicina all’Asilo Vittoria di Mortara

BASTA CON I TAGLI AGLI OSPEDALI PUBBLICI

L’ASST di Pavia ha tagliato 9 posti alla Riabilitazione e 4 alla Medicina dell’Asilo Vittoria.

Una decisione scellerata che aggrava ulteriormente le già precarie condizioni dell’ ospedale di Mortara che, negli anni, ha visto la soppressione di reparti, il pesante ridimensionamento di altri, la chiusura del Pronto Soccorso, intasando così quello di Vigevano dove i pazienti attendono, anche per giorni, di essere ricoverati.

E’ una scelta grave, presa oltretutto nel periodo di picco influenzale, dove invece sarebbe stato necessario aumentare i posti letto.

Inoltre la cosiddetta “Casa di Comunità” all’Asilo Vittoria, presentata in pompa magna da Regione e amministrazione comunale, è una scatola vuota, senza nessun servizio in più rispetto alla desolante situazione precedente.

Queste scelte non avvengono a caso. Si inseriscono nella politica della Regione Lombardia, avallata dai Governi, tesa a demolire la sanità pubblica per favorire i miliardari proprietari delle cliniche private.

La nostra Città, in occasioni, sin dagli anni ’80 fino al 1966 per arrivare ai volantinaggi, i presidi, alle mozioni in consiglio comunale promosse dal nostro Partito ha cercato di opporsi a questi attacchi alla salute pubblica.

E’ ora di riaprire una grande vertenza con la Regione Lombardia per impedire ulteriori tagli, per dotare l’Asilo Vittoria di reparti efficienti, per riaprire il Pronto Soccorso a Mortara e a Mede.

Partito della Rifondazione Comunista – Circolo “A. Mascherpa” Mortara

30 maggio: la Scuola sciopera contro il governo che continua a tagliare. Un segnale positivo per tutto il mondo del lavoro

29 Maggio 2022

Lo sciopero del 30 maggio della Scuola, indetto da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS e GILDA è una buona occasione per respingere al mittente provvedimenti che un governo arrogante intende calare su un mondo che da oltre 20 anni ha subito solo tagli e riforme sciagurate.

Questo governo aumenta le spese militari e taglia di nuovo sulla scuola e la sanità, distribuisce enormi risorse alle grandi imprese ma non rilancia il pubblico.

Invece di approfittare del calo demografico per mettere finalmente mano alle “classi pollaio”, lo si usa per tagliare ancora una volta le risorse, che collocano la Scuola italiana agli ultimi posti in Europa per spesa rispetto al PIL.

Il taglio comporterebbe una riduzione di circa 11.000 posti di lavoro.

Tra i provvedimenti del governo, si introduce un concorso della durata di “tre” anni con esami alla fine di ogni anno e un “premio” finale una tantum solo per il 40% dei concorrenti.

Si addebitano i costi del percorso di selezione e assunzione ai precari, per la prima volta nella storia, come non fossero una risorsa necessaria al funzionamento quotidiano delle scuole.

Si snobbano le richieste salariali di una categoria che ha il livello retributivo più basso di tutto il Pubblico Impiego a parità di livello, con un contratto scaduto da 4 anni, in assenza di un recupero degli scatti di anzianità persi dal 2013.

Questo sciopero potrebbe essere l’inizio di un conflitto più ampio nei confronti di un governo sempre meno apprezzato per le sue politiche antipopolari e guerrafondaie, delle quali sono complici e responsabili centrodestra e centrosinistra.

Rifondazione Comunista sarà in piazza con i lavoratori e le lavoratrici della Scuola, per sostenerne le rivendicazioni, legate alla centralità e al rilancio dell’istruzione in questo paese, per il diritto allo studio e il futuro delle nuove generazioni.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Loredana Fraleone, responsabile nazionale scuola del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea