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MORTARA: IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ALL’UNANIMITÀ LA MOZIONE PRESENTATA DA GIUSEPPE ABBÀ CONSIGLIERE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA E DI “MORTARA BENE COMUNE”

11 Febbraio 2022

GIUSEPPE ABBA’

IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA ha lanciato una campagna contro l’aumento notevole delle bollette di luce e gas, che si sta sviluppando in tutta Italia con banchetti, volantinaggi, conferenze stampa.

In questo quadro, dove siamo presenti nelle assemblee elettive, cerchiamo di presentare mozioni o ordini del giorno su questo problema.

A Mortara, dove ricopro il ruolo di consigliere comunale per il Partito della Rifondazione Comunista (all’opposizione della giunta leghista), ho presentato una mozione in merito che è stata votata all’unanimità.

La mozione contro l’aumento di luce e gas sarà inviata alla Prefettura di Pavia, alla Giunta regionale, al Presidente del Consiglio dei ministri.
MOZIONE CONTRO L’AUMENTO DELLE BOLLETTE DI LUCE E GAS.
Il sottoscritto Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista e di “Mortara bene comune”
VISTO l’enorme aumento delle bollette gas e luce (del 45 e del 55 per cento)
CONSIDERATA la grave ricaduta sui bilanci familiari, sulle attività commerciali e produttive con conseguente aumento dei prezzi.
CHIEDE che il Consiglio comunale discuta e voti la seguente
MOZIONE
Il Consiglio comunale di Mortara, facendosi interprete del disagio della popolazione, colpita da consistenti aumenti delle bollette di gas e luce, con ricadute a catena sull’aumento dei prezzi, anche sui beni di prima necessità, chiede al Governo i seguenti provvedimenti:
1) Tassare adeguatamente i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l’energia elettrica.
2) Eliminare oneri di sistema obsoleti, dare finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all’Iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari.

SU GAS CINGOLANI IMBROGLIA. GOVERNO BLOCCHI AUMENTO BOLLETTE

22 dicembre 2021

MAURIZIO ACERBO

Il ministro della finzione ecologica Cingolani imbroglia per rilanciare progetti della lobby del gas. Non è vero che aumentando la produzione in Italia diminuiranno le bollette.

A beneficiare di nuove estrazioni sarebbero solo le società petrolifere e del gas.

Il ministro dovrebbe sapere che sciagurate leggi italiane prevedono che dopo aver pagato una bassissima royalty al momento dell’estrazione, il gas diventi di esclusiva proprietà delle aziende che ce lo rivendono a prezzo del mercato internazionale.

L’Italia non ha gli immensi giacimenti della Russia e l’aumento delle estrazioni non avrebbe alcuna incidenza sui prezzi internazionali.

Il problema dell’esplosione delle bollette nasce dal fatto che negli anni ’90 l’Italia e l’Unione Europea hanno deciso di liberalizzare il mercato energetico e di eliminare i poteri regolativi degli stati.

L’aumento delle bollette è uno dei tanti fallimenti delle controriforme neoliberiste volute dal centrosinistra e dal centrodestra a cui solo noi di Rifondazione Comunista ci opponemmo.

Il governo blocchi l’aumento delle bollette con una legge come quella che ha fatto il nostro compagno ministro comunista Alberto Garzon in Spagna facendo pagare alle società energetiche le fluttuazioni del mercato.

Il ministro dovrebbe impegnarsi nella riduzione delle emissioni climalteranti invece di raccontar balle.

Ma Beppe Grillo ha chiesto scusa per averci rifilato questo ministro?

#NoTriv

#clima