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Anpi Cassolnovo: Domenica 29 Gennaio 2023 in sede, letture, canzoni e riflessioni per non dimenticare l’olocausto, genocidi e guerre

19 Gennaio 2023

In assenza di iniziative da parte delle istituzioni cittadine l’Anpi di Cassolnovo promuove una giornata dedicata alla memoria con letture canzoni riflessioni sull’Olocausto i genocidi e le guerre di ieri e di oggi. Non dimenticare gli orrori dei lager ricordando anche gli IMI(Internati Militari Italiani) e i deportati cassolesi in questo caso la Clotilde Giannini gravellonese a cui e cointitolata la sezione ,le loro storie di resistenza e martirio ma anche riflettere sul presente senza banalizzare ,dando spunti di riflessione attraverso testimonianze, poesie, canzoni, letture.

Questo il senso di un pomeriggio di domenica 29 Febbraio nella sede dell’Anpi da poco inaugurata, in piazza Costa de Bereguard a Cassolnovo aperta a tutti, piccoli e grandi dalle 15,30 per partecipare condividere e perché non far merenda insieme.

Per info : 3335740348

Inaugurazione sede Anpi di Cassolnovo (Pv), intitolazione sezione ai resistenti cassolesi Zeggio Alberto, Giannino Profili e la gravellonese Clotilde Giannini deportata ad Auschwitz

28 Novembre 2022

“Valori, idee, l’importanza di Resistere in questo tempo”

Cassolnovo: Anpissima, valori, idee, l’importanza di Resistere in questo tempo

15 Novembre 2022

Video inaugurazione sede Anpi, intitolazione sezione ai Resistenti Cassolesi ZEGGIO ALBERTO, GIANNINO PROFILI e la gravellonese CLOTILDE GIANNINI deportata ad Auschwitz.

Seguirà, a breve, un altro video con gli interventi dei partecipanti all’importante manifestazione antifascista.

L’Antifascismo, la difesa della Costituzione, il lavoro dell’Anpi nei territori.

25 Aprile 2021. Non facciamo confusione

PIERO CARCANO

Son passati tanti anni, 76 da quel 25 d’Aprile e la gran parte di noi non può avere ricordi di quei momenti e man mano che gli anni passano la memoria rischia di annebbiarsi e di confondere quello che è successo.

Ma non si può e non si deve dimenticare la guerra e i 20 anni di dittatura fascista.

Si, vanno usate le parole giuste. Dittatura con ancora più ragioni di quanto ha fatto Draghi recentemente nel definire Erdogan il capo di stato turco.

Non facciamo confusione. Fuma no cunfusion! come diceva mio papà quando voleva puntualizzare in modo chiaro e inequivocabile le cose importanti che voleva dire.

Per esempio bisogna essere chiari con i Negazionisti della Verità, non solo della pandemia ma anche dell’Olocausto e anche del 25 Aprile.

Non si può paragonare la Liberazione dal Nazifascismo con la libertà di uscire invocata in questi giorni di lockdown. Paragonare le limitazioni individuali in questo momento straordinario fatte per salvaguardare la propria salute e soprattutto quella degli altri, con quelle di quell’Italia di 90 anni fa dove vigeva la soppressione di tutte le libertà, ottenuta con l’oppressione, la tortura, la morte che l’occupazione tedesca e la dittatura fascista allo stesso modo sanguinarie hanno messo in campo.

Ed è particolarmente stupido e volgare dire che la Festa di oggi è la festa di quei pochi che una volta all’anno tirano fuori le loro bandiere e in particolare in questi ultimi anni sono liberi di uscire di casa mentre gli altri sono prigionieri nelle loro case.

Il 25 Aprile non è la festa di qualcuno ma di tutti gli italiani che oggi sono liberi, di una nazione che oggi beneficia di pieni diritti; di Libertà, Giustizia e di una Costituzione frutto dello sforzo politico di tutte le forze democratiche e che, visto il modo con cui la applichiamo, forse non ci meritiamo. Forse è troppo lontano il tempo dei sacrifici e della fatica, dei rischi, della paura e del coraggio che ci son voluti per ottenerla e per noi è solo un fatto scontato, come se fosse sempre stato così.

Fuma no confusion! Non è sempre stato così. E anche la vulgata comune che dice “Ci sono stati i morti di qua i morti di la…mettiamoci una pietra sopra”! Tra le camicie nere e tra i partigiani, e poi civili che magari potevano starsene tranquilli senza esporsi e così non gli sarebbe accaduto nulla… No, se è giusto ricordarli tutti in nome della pace e del ricordo della fine della guerra, a proposito quella era una guerra, non facciamo confusione con questa pandemia come i coprifuoco di allora con questo e dovremmo smettere di applicare termini bellici alla situazione odierna. Ma poi Bisogna chiaramente dire che c’è chi è morto per affermare diritti di tutti difendendosi dai soprusi, dalle violenze, dal razzismo da chi torturava e metteva in prigione, fucilava e mandava nei campi di concentramento, discriminava nella vita sociale, nel lavoro, nella scuola nello sport… chi era colpevole di esprimere idee e valori diversi a quelli del regime o perché era ebreo o negri o soltanto non “abbastanza obbediente” ai Tudesc, al Fascio e al Duce.

E poi.. C’è invece chi è morto combattendo per mantenere quel regime.

No non facciamo confusione Il 25 Aprile è Festa perché il popolo italiano si è liberato da tutto questo.

Diciamolo e non stanchiamoci di dirlo ai nostri figli perché non accada mai piu.

Fuma no confusion. Non Facciamo Confusione. W il 25 Aprile, W la Liberazione d’Italia.