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Diminuiti i fondi per le politiche giovanili

11 Aprile 2024

Leggiamo dalla stampa locale una dichiarazione dell’assessore Semplici della Giunta di Vigevano che spiega come i fondi per le attività legate ai giovani siano inesorabilmente scesi dai 65 mila di inizio consigliatura ai 15 mila attuali.

Innanzitutto riteniamo positivo che vengano detti, pubblicamente, i numeri delle voci di spesa del comune che (al netto della pubblicazione in bilancio ogni anno) non hanno quasi mai sufficiente spazio. Rendere conto ai cittadini di come vengono spesi i soldi che arrivano dalle loro tasche e segnalare, per esempio, che Vigevano spende 90 mila euro per le luminarie di Natale e solo 15 mila per i giovani.

Le tematiche relative alle politiche giovanili sono sempre state considerate, dalla giunta Sala come dalla giunta Ceffa, di serie B, nonostante la città presenti problemi come centinaia di giovani che, ogni anno, si trasferiscono altrove per cercare delle opportunità migliori. A questo aggiungiamo il problema del crescente numero di episodi di violenza tra i giovani; tutto ciò non è altro che l’esito della mancanza di spazi di aggregazione giovanili in cui i ragazzi si possano esprimere.

Che futuro possono avere i giovani se non hanno nemmeno voce in capitolo per poterlo costruire?

Questi problemi, per noi, sono e saranno sempre di importanza vitale perché crediamo rappresentino una vera e propria emergenza. Alle emergenze bisogna rispondere con proposte puntuali e radicali: invitiamo l’amministrazione a “riprendere in mano” la proposta di creare uno spazio di condivisione culturale per i giovani e la proposta di ricostituire il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze che permetterebbe ai giovani e alle giovani vigevanesi di avere un’istituzione in cui porre quelle che sono le rivendicazioni della generazione che un domani dovrebbe prendere in mano la gestione della città che, troppe volte, è stata costretta ad abbandonare.

Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti/e Vigevano

Alessandro Farina: l’appello ai giovani e la sua immancabile presenza in consiglio comunale

Testo a cura di Massimiliano Farrell, da “L’Informatore Lomellino” del 16/06/2021

Giovani, state attenti ai nuovi fascismi! È questo il monito che Alessandro Farina rivolge ai ragazzi e alle ragazze della nuova generazione, che rappresentano il futuro della città, e che dovranno farsi carico molto presto dell’eredità lasciata dalla vecchia classe politica.

È fondamentale per i giovani – afferma il “Farinin” – interessarsi alla politica e a tutto ciò che succede intorno a loro. I giovani rappresentano il futuro, e per questo è importante che oltre a viverlo siano essi stessi a costruirselo. Non bisogna mai dimenticare i valori fondamentali che caratterizzano la nostra Repubblica, nata dalla Resistenza e dalla lotta contro il nazifascismo. I giovani devono farsi portavoce di questi valori e devono stare attenti, perché il fascismo può sempre ritornare. È necessario essere attivi, fare volantinaggi, partecipare alle iniziative politiche e lottare sempre per la giustizia sociale e per i diritti”.

E Alessandro Farina questo lo sa bene: lui non solo ha fatto il bracciante e l’operaio, non solo è un importante testimone oculare della storia di Mortara dal 1946 ad oggi, ma è anche un uomo dei record. Fin dagli anni ’60, da tempi immemorabili, il “Farinin” ha sempre seguito dalla parte del pubblico tutti i Consigli Comunali della città di Mortara per applaudire e manifestare consenso durante gli interventi dei consiglieri del PCI, prima del 1991, e del PRC, dopo il 1991.

Un cittadino modello che ha sempre partecipato alla vita politica della sua città, tanto che perfino l’ex sindaco di centrodestra Giorgio Spadini, al termine del suo mandato, ha voluto conferire un riconoscimento al “Farinin”, vero e proprio uomo dei record nella partecipazione ai Consigli Comunali.

Oggi, purtroppo, a causa dell’età avanzata, a causa dell’orario serale in cui solitamente si svolgono i Consigli Comunali, e a causa del fatto che ultimamente i Consigli, per via del Covid, si stanno svolgendo da remoto, Sandro Farina non ha più occasione di parteciparvi come faceva una volta. Ma il riconoscimento conferito dall’ex sindaco Spadini rimarrà per sempre.

“Da quando abito a Mortara – racconta il “Farinin” – ho sempre seguito tutti i Consigli Comunali. Ho iniziato a seguirli prima ancora che Giuseppe Abbà fosse consigliere. L’ex sindaco Roberto Robecchi non ha mai sopportato le mie contestazioni, e una volta aveva addirittura chiamato un vigile per allontanarmi. A differenza di Robecchi, invece, l’ex sindaco Giorgio Spadini al termine del suo mandato amministrativo ha voluto darmi un riconoscimento perché in qualità di cittadino, dalla parte del pubblico, non mi ero mai perso un Consiglio Comunale”.

Purtroppo, però, i tempi sono cambiati e un po’ per l’età che avanza, un po’ perché ultimamente i Consigli Comunali si svolgono alla sera e da remoto, Sandro Farina non partecipa più come faceva un tempo. Nonostante ciò, si tiene sempre informato: al mercoledì o al giovedì si reca presso la sede del PRC e si mette a leggere “L’Informatore Lomellino”, legge tantissimi libri sulla Resistenza e sulla storia contemporanea, e partecipa sempre a tutti i banchetti e alle iniziative di partito.