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Moreschi: era già tutto previsto?

29 Febbraio 2024

L’annuncio della Società Svizzera “Hurleys SA” (proprietaria della Moreschi) dell’esternalizzazione della produzione di scarpe, ha come conseguenza 59 dipendenti licenziati.

Licenziamenti che la proprietà ha motivato nella inadeguata condizione strutturale per le nuove lavorazioni “green”.

La fine dell’ultima grande produzione manifatturiera di Vigevano.

Nelle precedenti crisi, la proprietà si era impegnata a investire risorse per rilanciare la produzione del Brand Moreschi e garantirne l’occupazione.

Dopo due anni di risanamento, l’ennesima presa in giro, ulteriori 59 dipendenti perdono il lavoro. Le solite promesse da MARINAIO.

La maggior parte dei 59 dipendenti del reparto produzione ha più di 50 anni, non così tanto da poter pensare o ambire ad un incentivo all’esodo o a un prepensionamento, ne avere la possibilità di un ricollocamento in aziende dello stesso comparto, visto che l’amministrazione ha prodotto ben poco per le politiche finalizzate all’occupazione e al lavoro.

La situazione è estremamente complicata, in quanto la proprietà si è rivelata del tutto inaffidabile anche se dichiara di voler mantenere a Vigevano, l’ufficio stile e modelli, la modelleria, la logistica, l’amministrazione e la gestione oltre lo spaccio aziendale.

Non sono credibili. Che fine farà il capannone di 7.000 mq.?

Troppo grande per ospitare la progettazione modelli per collezioni esclusive controllo qualità.

Puzza di speculazione immobiliare.

Siamo convinti che la risposta delle maestranze deve essere forte e determinata

  • Respingere i licenziamenti
  • Occupare la fabbrica presidiando il posto di lavoro, affinché nessuna delle macchine funzionali alla produzione venga portata via.
  • Costituzione di una rappresentanza diretta di lavoratori atta a partecipare ai tavoli di trattativa a tutti i livelli previsti.

Auspichiamo l’intervento delle Istituzioni (Sindacati, Regione, Provincia, Comune) a difesa dell’occupazione e del lavoro.

NON UNO, NON UNA DI MENO

STOP ALLA DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE VIGEVANESE

STOP A QUESTI IMPRENDITORI “PRENDITORI”

Auspichiamo che tutto il territorio sia in grado di mobilitarsi a sostegno dei 59 lavoratori e lavoratrici licenziati e alla difesa dell’occupazione e del lavoro.

Circolo “Hugo Chavez Frias” del Partito della Rifondazione Comunista e Unione Popolare di Vigevano.

Presidio per solidarietà alla Palestina, organizzato dal circolo di Rif. Comunista di Mortara

18 Dicembre 2023

Ieri a Mortara faceva freddo. Dopo il presidio a Vigevano (che aveva portato in piazza più di 350 persone) é stata la volta di un altro riuscitissimo presidio.

Questa volta a Mortara. Abbiamo chiesto lo stop al bombardamento della striscia di GAZA, il riconoscimento dello stato Palestinese, lo stop al colonialismo e al genocidio.

Una sola cosa é molto triste: ancora una volta siamo l’unica forza politica presente.

Quanta ipocrisia…

Rifondazione Comunista Mortara

Clir: i lavoratori occupano ad oltranza la sala Conferenze

https://www.facebook.com/michele.zampieri1/videos/4222579107824425

CLIRI lavoratori occupano ad oltranza la Sala Conferenze

“Alla data di oggi non risultano accreditati gli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori del Clir per cui, dopo una breve riunione con i dipendenti ad inizio turno, si è deciso, responsabilmente, di assicurare la raccolta dei rifiuti nei Comuni e contestualmente mettere in atto una forma di protesta attraverso i delegati presenti sul posto di lavoro, occupando ad oltranza, la sala conferenze all’interno della sede del Clir.”

” Quello che stanno vivendo i lavoratori in queste ore è la conseguenza del volta faccia dei Comuni rispetto al piano di risanamento. Adesso dobbiamo cercare una soluzione condivisa che ricollochi tutto il personale. Non possiamo permetterci di allungare i tempi nè tantomeno di non avere idea di quello che si vuole fare del Clir.

Chi ha operato le scelte finora non mi pare abbia tenuto conto delle famiglie che ci sono dietro ad ogni lavoratore.

Il neo Presidente ha fatto delle dichiarazioni che vanno verso una direzione diversa rispetto alla decisione della messa in liquidazione votata dall’Assemblea straordinaria dello scorso 9 giugno. Abbiamo bisogno di chiarezza”

Riccardo Panella segretario provinciale Fp Cgil Pavia –