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Presidio per solidarietà alla Palestina, organizzato dal circolo di Rif. Comunista di Mortara

18 Dicembre 2023

Ieri a Mortara faceva freddo. Dopo il presidio a Vigevano (che aveva portato in piazza più di 350 persone) é stata la volta di un altro riuscitissimo presidio.

Questa volta a Mortara. Abbiamo chiesto lo stop al bombardamento della striscia di GAZA, il riconoscimento dello stato Palestinese, lo stop al colonialismo e al genocidio.

Una sola cosa é molto triste: ancora una volta siamo l’unica forza politica presente.

Quanta ipocrisia…

Rifondazione Comunista Mortara

Rifondazione Comunista Mortara: presidio per la Palestina

15 Dicembre 2023

Il Partito della Rifondazione Comunista scende in piazza a Mortara domenica 17 dicembre, alle ore 15 e 30, a favore del popolo palestinese in lotta, per chiedere lo stop immediato del genocidio in corso a Gaza e per il riconoscimento internazionale di uno stato palestinese.

Il presidio statico si terrà in piazza del Teatro, e aderiscono, oltre al Prc, anche i Giovani Comunisti, Unione Popolare, l’Associazione Culturale Islamica di Mortara, la sezione Anpi – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia “Fratelli Capettini” di Mortara e il Collettivo Culturale “Rosa Luxemburg” di Vigevano.

“La strage di civili, soprattutto donne e bambini, in corso a Gaza ed in Palestina dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso – dichiara Giuseppe Abbà, consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista – non ci può lasciare indifferenti o titubanti in nome di una presunta equidistanza e del diritto di Israele alla difesa. 6.600 bambini sono stati uccisi a Gaza, e questi numeri confermano che si tratta di un vero e proprio genocidio che non ha paragoni con altre drammatiche vicende accadute in epoche recenti. Le varie dichiarazioni del mondo occidentale, del mondo arabo e quelle stesse dell’Onu, di condanna di Hamas e della risposta spropositata di Israele, non incidono minimamente su quello che sta succedendo: Israele, indisturbato, sta distruggendo un popolo in modo calcolato, con una reazione che non è di guerra all’attacco di Hamas, ma di un pianificato eccidio, in continuità con 75 anni di sistematica epurazione ed espulsione dei palestinesi dai propri territori”. L’obiettivo finale di Israele, secondo i rappresentanti di Rifondazione Comunista, è quello di distruggere qualsiasi entità palestinese al fine di una totale annessione dell’intero territorio, continuando a ignorare tutti i deliberati dell’Onu, gli accordi di Oslo e le dichiarazioni dei vari governanti che ripetono ormai in modo quasi rituale e acritico la necessità di due stati. “In questo momento drammatico – prosegue Giuseppe Abbà – al di là e oltre le necessarie analisi politiche sulle responsabilità di Israele, e sulle ragioni del progressivo indebolimento della capacità di guida politica e di delegittimazione dell’Autorità Nazionale Palestinese, è necessario attivare tutti i percorsi di mobilitazione per un immediato cessate il fuoco, rimarcando la distanza tra i governi, compreso il nostro, appiattiti su posizioni neutrali o di aperto supporto al governo israeliano, e le società civili che in larga misura stanno manifestando per la Palestina libera. Importante in questo percorso è il contrasto alla disinformazione e alla limitazione delle voci critiche, affinché le notizie e le immagini che arrivano dalla Palestina grazie al lavoro di giornaliste e giornalisti, tra cui i 63 reporter uccisi finora a Gaza, le voci che dal mondo ebraico si esprimono contro le scelte del governo israeliano, possano trovare sponda in un’opinione pubblica che in ogni piazza ed in ogni paese si mobilita per fermare questo genocidio”.

La guerra non è la soluzione e combattere per la pace significa stare dalla parte dei popoli oppressi.

Per questo Rifondazione scende in piazza: è urgente fermare il massacro, chiedere una tregua immediata che consenta la fornitura di aiuti umanitari, la fine dell’apartheid e dell’occupazione israeliana e la riapertura di serie trattative.

La discussione e la riflessione sul futuro di quell’area dipendono anche da ciò che succede ora.

RIFONDAZIONE COMUNISTA MORTARA – GIOVANI COMUNISTI/E

IL GRAVE PROBLEMA DEGLI SFRATTI E DELL’EMERGENZA ABITATIVA

15 Agosto 2023

Seguendo la pratica delle “Brigate di Solidarietà”, abbiamo dato una mano al trasloco nella sua nuova abitazione a Nicorvo alla famiglia del nostro concittadino Livio Fanti.

Livio Fanti e la sua famiglia si erano trovati in gravissime difficoltà a causa di uno sfratto. La sua situazione si è risolta grazie al Sindaco di Nicorvo Michele Ratti che ringraziamo sentitamente.

Per un caso risolto, esistono, nella stessa città di Mortara molti casi di “emergenza abitativa” (in altri termini sfratti esecutivi provocati dalle difficoltà di fare fronte alle rilevanti somme per affitti e spese, causate dalle situazioni di lavoro precario, sottopagato e povero o dalla disoccupazione).

È un’emergenza sociale grave. Per questo abbiamo condotto sul nostro territorio un’azione politica con presidi davanti alle case popolari sfitte, con mozioni in Consiglio Comunale, con articoli e prese di posizione.

A Mortara su 146 case popolari ben 67 sono vuote, perché inagibili. Purtroppo la Giunta comunale di Mortara si è dimostrata sorda alle nostre proposte. L’ultima nostra mozione su questo problema è stata respinta dalla maggioranza di FDI e ViviAmo Mortara e anche dai consiglieri della Lega e persino da quelli del PD.

Avevamo proposto l’acquisizione da parte del Comune della casa di via Cortellona. La giunta ci ha risposto che NON procederà in questo senso, come pure non farà richiesta all’Aler di aprire un ufficio a Mortara per le documentazioni. Allo stesso tempo non viene esercitata una sufficiente pressione sull’Aler per il recupero e l’assegnazione degli appartamenti vuoti.

Una volta c’era l’Istituto Autonomo delle Case Popolari, adesso l’Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale).

Non è tanto questione di nome, ma di atteggiamento. Il termine azienda presuppone una gestione privatistica. Inoltre da tempo né si costruiscono nuove case popolari (non occorrerebbe neanche ulteriore consumo di suolo, basterebbe il recupero e l’acquisizione dell’esistente), né si recuperano quelle lasciate sfitte, perché non a norma.

È UNA VERGOGNA. BASTA GENTE SENZA CASA!

BASTA CASE SENZA GENTE!

CIRCOLO RIFONDAZIONE COMUNISTA MORTARA