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Vigevano – Torna la festa di Rifondazione Comunista, dal 3 al 5 settembre 2021

Torna l’appuntamento con la festa organizzata dal Circolo di Vigevano del Partito della Rifondazione Comunista, giunta alla tredicesima edizione e che si terrà da venerdì 3 a domenica 5 settembre 2021 presso la Cooperativa Portalupi in via Ronchi 7 alla frazione Sforzesca di Vigevano.

La festa resterà aperta nelle sere di venerdì 3 e sabato 4 settembre, e nel mezzogiorno/pomeriggio di domenica 5 settembre. Verranno applicate le disposizioni anti-Covid attualmente in vigore e le norme relative all’accesso nei locali pubblici. Il servizio ristorante con menù tradizionali e vegetariani sarà attivo dalle ore 20 alle 22 per le cene del 3 e 4 e dalle ore 12 alle 14,30 per il pranzo del 5.

Il programma di venerdì 3 prevede per le ore 21 gli interventi di Alessandra Ghirotti, segretaria generale Funzione Pubblica Cgil Como, e di Edoardo Casati, coordinatore dei Giovani Comunisti/e della provincia di Pavia, mentre dalle ore 21,30 sarà ospite la compagnia teatrale “El Loeugh”.

Sabato 4 dalle ore 21,30 sono previste canzoni e musiche di cantautori italiani e stranieri con la partecipazione di “Deejay Dimitri”.

Infine, domenica 5 settembre con inizio alle ore 14,30 si svolgerà la presentazione con la partecipazione degli autori del libro “Un mondo di mondi – L’avventura umana dalla scoperta dell’agricoltura alle crisi globali contemporanee” di Massimiliano Lepratti e Giorgio Riolo.

Per tutta la durata della festa saranno presenti tavoli informativi, stand vari e la libreria.

Per il servizio ristorante è necessaria la prenotazione telefonica al numero 342-6489617 dal martedì al venerdì dalle ore 20 alle 22, sabato e domenica dalle ore 11, oppure telefonando al numero 328-1028046 (dalle ore 20 alle 22).

Il programma dettagliato ed i menù giornalieri sono consultabili sul sito https://www.rifondazionevigevano.it/ , sulla pagina Facebook “Rifondazione Comunista Vigevano” e sul profilo Instagram “rifondazionevigevano”.

Gli sprechi di soldi pubblici del Clir. “Tre milioni di euro. Una vergogna”

Video tratto da: Milano Pavia TV On Demand

Un nostro comunicato di RIFONDAZIONE COMUNISTA del 10 giugno 2021.

CLIR: LA FARSA E’ FINITA

Il 9  giugno la maggioranza dei comuni del consorzio  ha decretato la fine del  CLIR.

Dopo tante promesse, come al solito non mantenute, si è deciso di liquidare la società pubblica che gestiva la raccolta dei rifiuti di molti comuni della Lomellina.

Grave è soprattutto l’atteggiamento di quei comuni (Mortara, Mede, Dorno, Sannazzaro) che, prima avevano siglato un accordo con Cgil-Cisl-Uil per il rilancio del Consorzio e per il mantenimento della gestione dei rifiuti nel perimetro pubblico e poi, con un vergognoso voltafaccia, si sono rimangiati questi propositi.

Dopo anni di cattiva gestione da parte delle amministrazioni del Centrodestra della nostra zona (che fine ha fatto il buon governo tanto propagandato?) si è portata a compimento una scelta che rischia di avere gravi conseguenze sulla gestione del ciclo dei rifiuti, oltre che su il reddito di quaranta famiglie.

Non si trovino scuse, la gestione del CLIR era ed è interamente nelle mani dei politici locali, se si è arrivati a questo punto, i responsabili non possono che essere i sindaci del nostro territorio.

Con l’affossamento del consorzio pubblico ora si affiderà ai privati la gestione della raccolta dei rifiuti e questo provocherà seri problemi, com’è stato dimostrato dalla gestione dei privati che si sono occupati negli ultimi anni di rifiuti: ricordiamo l’incendio Bertè, la gestione degli scarrabili, ecc.

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la sua piena contrarietà ad affidare a privati un settore cosi delicato come quello del ciclo dei rifiuti.

Esprimiamo il nostro appoggio all’azione delle organizzazioni sindacali per salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti del Clir e perché il ciclo dei rifiuti rimanga pubblico.

Mortara 10 giugno 2021

Giuseppe Abbà consigliere del comune di Mortara

Piero Rusconi Seg. Rifondazione Comunista Pavia

Moreschi, proclamato lo sciopero

Il circolo “Hugo Chavez” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano parteciperà al presidio esprimendo solidarietà alla lotta dei lavoratori e lavoratrici della Moreschi in difesa dei loro diritti contrattuali e del posto di lavoro.

Tratto da l’INFORMATORE VIGEVANESE

https://www.informatorevigevanese.it/economia/2021/07/21/news/moreschi-proclamato-lo-sciopero-549522/

Martedì 27 l’astensione dal lavoro di 8 ore, con presidio davanti alla fabbrica

Bruno Ansani

21 Luglio 2021 – 18:48

di Bruno Ansani

VIGEVANO – Otto ore di sciopero per i lavoratori della Moreschi. L’azione è stata decisa nella mattinata di mercoledì nel corso di un’assemblea dei lavoratori del calzaturificio, ormai in rotta di collisione con le attuali politiche aziendali. L’agitazione è stata fissata per martedì prossimo, 27 luglio. Nella mattinata i lavoratori terranno anche un presidio davanti all’azienda, con la speranza di sensibilizzare la città e le istituzioni sulla situazione della fabbrica.

Di seguito il comunicato stampa diffuso dalle segreterie provinciali di Filctem Cgil Femca Cisl e Uiltec Uil.

In data 21 luglio c.a. si sono riuniti in assemblea indetta dalle O.O.S.S. per fare il punto sulla situazione aziendale, i lavoratori della Moreschi. Le organizzazioni sindacali hanno riferito l’esito dell’ultimo incontro avuto con l’azienda, in occasione della scadenza dell’utilizzo della cassa covid-19, contestualmente al ripristino dei contratti di solidarietà a decorrere dal 28 giugno.In prima battuta l’azienda aveva avanzato la richiesta di abolire l’accordo sottoscritto riguardante i contratti di solidarietà, perché ritenuto troppo oneroso per l’azienda, inoltre non ci sarebbe stato lavoro per tutti, in quanto l’accordo sottoscritto prevede una riduzione di orario medio del 22%. Il sindacato ha espresso la propria contrarietà ad abolire l’accordo, ma si è reso disponibile ad aumentare la riduzione di orario fino ad arrivare al 50%. L’azienda non ha ritenuto sufficiente la proposta e ha comunicato ai lavoratori la ripresa dell’attività, ma non per tutti, infatti per chi non ha avuto la possibilità di rientrare, sono stati collocati in ferie, questo, per solo tre giorni, dal 28 al 30 giugno. In occasione della proroga della cassa covid-19 per ulteriori 17 settimane a decorrere dal primo luglio, l’azienda, senza nessuna comunicazione ai lavoratori e alle O.O.S.S. ha rimesso tutti in cassa integrazione.

Sempre nel medesimo incontro, sono state richieste informazioni sulle prospettive, ma ancora senza risposte: il fatturato del primo semestre, volutamente non è stato comunicato, a nostro avviso peggio del semestre dell’anno precedente;

nuovi ordinativi quasi inesistenti;

l’accordo con le banche ancora non c’è; i debiti nei confronti dei fornitori restano se non aumentati;

ora si aggiungono gli ex dipendenti che devono ancora percepire il TFR;

mancata rotazione fra i dipendenti facendo ricadere il disagio economico sempre sugli stessi;

vengono trattenute e non versate le quote e il TFR al fondo previdenziale (pare che su sollecitazioni sia stato pagato il primo trimestre);

la lavorazione per conto terzi, tanto decantata, anzi ritenuto strategico per lo sviluppo dell’azienda, c’è stato solo un timido segnale con Chanel, ma abbiamo appreso la notizia, che pochi giorni fa, Chanel ha portato via tutto e quindi, sfumata anche l’unica e ultima commessa di lavorazione per conto terzi;

piano industriale, siamo ancora in attesa;

abbiamo richiesto l’organigramma aziendale e non ci è stato consegnato;

inoltre, la chiusura per ferie collettive, pare che vengano retribuite con la cassa covid-19 e non come prevede la norma con la retribuzione normale (i lavoratori hanno diritto almeno a due settimane di ferie ovviamente retribuite);

i rapporti in azienda sono ulteriormente peggiorati, continuano a perseguire da parte di chi sostiene di rappresentare l’azienda, atteggiamenti intimidatori, ricattatori e offensivi, arrivando a calpestare la dignità di chi lavora;

Investimenti promessi neanche l’ombra, e tanto altro ancora.

Tanto da far ritenere ai lavoratori tutto quanto inaccettabile e insopportabile, per queste ragioni a distanza di un anno (27 luglio 2020 primo sciopero con presidio rientrato dopo tre giorni a fronte di promesse fatte dagli attuali gestori), proclamano per martedì 27 luglio, 8 ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli di entrata.

Invitiamo l’opinione pubblica a sostenere le ragioni dei lavoratori, invitiamo il sindaco, e le istituzioni a recarsi davanti ai cancelli per ascoltare la voce dei lavoratori.


Le segreterie Provinciali FILCTEM-CGIL FEMCA-CISL UILTEC-UIL

RIFONDAZIONE: LICENZIAMENTI, VINCE CONFINDUSTRIA

L’incontro governo sindacati sul tema dei licenziamenti si è concluso con la conferma della scelta gravissima del governo di sbloccare i licenziamenti tranne che per settori limitati.

Così si legge nell’inusuale “presa d’atto” firmata da Governo, sindacati e imprese che si riassume nel risibile impegno a “raccomandare” alle aziende di utilizzare le nuove settimane di cassa integrazione gratuita(!) concesse in alternativa ai licenziamenti.

Non poteva che finire così con un presidente del consiglio e un governo schierati con Confindustria. Dopo la pugnalata di Letta che ha blindato la scelta del governo era difficile far retrocedere Draghi.

Prevale di nuovo Confindustria assecondata pienamente dal governo Draghi che tutto ha fatto meno che mediare, sempre teso, come ribadito a chiare lettere anche nel Recovery Plan, a finanziare le imprese ed eliminare tutti i vincoli che possono ostacolare la libertà delle stesse di ristrutturarsi con soldi pubblici ai danni dei lavoratori.

L’accordo non ci sembra una vittoria per le lavoratrici e i lavoratori.

Tutto il senso delle misure decise si riduce al fatto che viene data totale libertà alle aziende di decidere se licenziare o no.

Vale per il tessile e la moda che avevano già chiesto loro stessi l’estensione della cassa covid per reggere fino alla ripresa, vale per tutte le altre che decideranno in base ai propri interessi.

È il caso che nella Cgil si apra una riflessione sulla reale natura del governo Draghi e su una piattaforma in grado di unificare un mondo del lavoro su cui sta ricadendo il peso della crisi.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale

Antonello Patta, responsabile lavoro

Partito della Rifondazione Comunista / #SinistraEuropea

Vigevano: Viva la Comune di Parigi e Rosa Luxemburg. Video conferenza pubblica.

Dall’esperienza della Comune di Parigi al 150esimo anniversario della nascita di Rosa Luxemburg. È dedicata a questi temi la conferenza pubblica intitolata “1871-2021: 150 anni di presenze” organizzata dal collettivo culturale “Rosa Luxemburg” di Vigevano presso la Sala polivalente “Giuseppe Franzoso” della Biblioteca Civica “Lucio Mastronardi” in corso Cavour 82 a Vigevano.
Relatore dell’incontro è il saggista Giorgio Riolo, esponente della “Rete delle Alternative”.

Saggista Giorgio Riolo