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60 ANNI FA: IL MONDO SULL’ORLO DELLA GUERRA MONDIALE, LA “CRISI DEI MISSILI A CUBA”

27 Ottobre 2022

GIUSEPPE ABBA’


Il 27 ottobre 1962, a Milano, durante una manifestazione a sostegno del popolo cubano, veniva ucciso dalla polizia il giovane comunista Giovanni Ardizzone.
OTTOBRE 1962: SCOPPIA UNA GRAVE CRISI INTERNAZIONALE.
Da poco più di tre anni la Rivoluzione Cubana aveva vinto e aveva avviato un percorso verso il socialismo. Fu fatta una riforma agraria che espropriò centinaia di migliaia di ettari in precedenza in mano di potenti multinazionali statunitensi come la United Fruit.

Furono costituite cooperative di contadini, furono nazionalizzate le banche, la compagnia telefonica, le raffinerie.

La mafia proveniente dagli U.S.A. che controllava il gioco d’azzardo, la prostituzione, il turismo e la speculazione edilizia fu espulsa da Cuba.
Il governo degli Stati Uniti cercò da subito di abbattere il governo rivoluzionario. Ci furono attentati e tentativi di assassinare Fidel Castro.

Nell’ aprile 1961 ci fu un tentativo di invasione di Cuba da parte di controrivoluzionari appoggiati ed armati dalla C.I.A (i servizi segreti degli Stati Uniti).
Tentativo fallito e sconfitto a Playa Giron. Cuba, per non fare la fine del Guatemala nel 1954, quando il governo progressista di Jacobo Arbenz che aveva tentato una riforma agraria fu rovesciato da mercenari al soldo della United Fruit e della CIA, si appoggiò all’Unione Sovietica che rifornì l’Isola di petrolio dopo “il blocco” da parte degli U.S.A.
Nel 1962, in accordo con il governo cubano, l’Unione Sovietica installò a Cuba basi missilistiche. Il governo Kennedy reagì con il blocco navale di Cuba. Naturalmente il Presidente degli Stati Uniti prescindeva dalla presenza di basi americane e NATO (con tanto di missili atomici) proprio a ridosso dell’U.R.S.S. La tensione era tale che si era a un passo dalla guerra atomica .
Alla fine Kruscev decise il ritiro dei missili da Cuba in cambio della promessa di un analogo ritiro dei missili americani dalla Turchia e all’impegno da parte di Kennedy di non invadere Cuba.
Nel frattempo in tutto il Mondo ci furono grandi manifestazioni per la pace e a sostegno del popolo cubano.
A Milano, il 27 ottobre 1962, durante una manifestazione per Cuba, il giovane comunista Giovanni Ardizzone veniva travolto e schiacciato da una camionetta della “Celere” (il famigerato “battaglione Padova”). Giovanni Ardizzone aveva 21 anni ed era uno studente di medicina, iscritto alla Federazione Giovanile Comunista.
Il governo cubano ha dedicato a Giovanni Ardizzone la facoltà di medicina dell’Università dell’Isola della Gioventù dove ci sono studenti provenienti dal Terzo Mondo.
Nell’ottobre 2012 il comune di Milano (giunta Pisapia) ha posto una lapide in via Mengoni. Il comune di nascita di Giovanni Ardizzone, Castano Primo, gli ha intitolato la piazza del mercato.
Il cantautore Ivan della Mea gli dedicò una canzone.

“Lasciar parlare la scienza. Far tacere lo scientismo”. Intervista a Fabrizio Chiodo, scienziato team studiosi del vaccino cubano Soberana

10 dicembre 2021

A cura di Alba Vastano –

In una splendida cornice naturale posta fra il Mar dei Caraibi, il golfo del Messico e l’Oceano Atlantico sorge l’isola di Cuba, una Repubblica socialista.
È in questa terra, baciata da una spettacolare natura, che da oltre sessanta anni sulla popolazione cubana persistono misure disumane messe in atto dall’imperialismo statunitense.
L’embargo, noto come il ‘bloqueo’, commerciale, economico e finanziario è stato imposto dagli Stati Uniti subito dopo la Rivoluzione castrista allo scopo di ridurre la popolazione alla fame, impedendo l’acquisto di alimenti. Solo Trump, dall’inizio della pandemia ha emanato 243 misure contro l’economia dell’isola e ad oggi, con Biden, sono ancora in vigore. La finalità di queste misure è disumana, perché lede tutti i diritti di un popolo che chiede solo la libertà essere autonomo dai poteri imperialisti che dilagano e soggiogano buona parte dei popoli. Ma a Cuba le misure disumane sono esponenziali.

Nonostante questi infami soprusi, la ricerca scientifica a Cuba ha livelli altissimi e prestigiosi. Grazie ad un team internazionale di scienziati ricercatori e tramite varie fasi di studi e ricerche Cuba è il primo paese al mondo ad esser coperto per oltre il 90% della popolazione dalla vaccinazione anti- Covid, sebbene da Washington siano partite drastiche misure di opposizione per impedire l’acquisto di siringhe per la vaccinazione e boicottare la risoluzione di molti altri problemi sorti in fase di sviluppo del vaccino. I candidati vaccinali cubani sono 5: 2 del CIGB- Abdala e Mambisa/ 3 dell’istituto Fnlay: Soberana 01, Soberana 02 e Soberana Plus. Di questi 5 , al momento, 3 sono diventati vaccini: Abdala, Soberna 02 e Soberana Plus. Sulle fasi di sperimentazione, della composizione del vaccino Soberana e dell’efficacia sperimentata in 3 fasi, nell’intervista che segue, fa il punto un giovane scienziato italiano, Fabrizio Chiodo, che sta dedicando la sua professionalità e il suo impegno, affinché questo vaccino, con brevetto pubblico e libero da ogni profitto, al contrario dei vaccini Big Pharma, arrivi in Italia e possa essere diffuso in tutto il mondo.

Alba Vastano: Fabrizio, direi di iniziare l’intervista presentandoti ai lettori, anche se sono in molti, ormai, a conoscerti. Quali i tuoi studi e le tue ricerche, qual è la tua specifica professione e i tuoi progetti nel campo professionale?

Fabrizio Chiodo: Mi sono laureato in Chimica e Tecnologie farmaceutiche, dottorato di ricerca in chimica e immunologia dei carboidrati (nel contesto dei vaccini contro malattie infettive) e da anni proviamo a capire come i patogeni interagiscono con il nostro sistema immunitario per sviluppare migliori vaccini ed adiuvanti.

A.V: Il tuo iter come scienziato immunologo e l’occasione che ti ha portato a Cuba nel campo della ricerca per il vaccino cubano che oggi è una felice realtà? Il tuo iter come scienziato immunologo e l’occasione che ti ha portato a Cuba nel campo della ricerca per il vaccino cubano che oggi è una felice realtà?

F.C.: Durante il mio dottorato di Ricerca nei Paesi Baschi mi sono occupato di vaccini sintetici. I migliori nel campo e gli unici ad aver sviluppato un vaccino sintetico (di natura polisaccaridica) erano i colleghi guidati dal Prof Vicente Verez-Bencomo attuale direttore dell’ Istituto Finlay ad Havana. Il primo motivo di incontro è quindi scientifico. Cuba mi ha anche dimostrato che è possibile vedere un prodotto passare dal laboratorio alla clinica in maniera totalmente pubblica. Ed è questa la motivazione piu grande che mi lega a Cuba.

A.V: L’attuale situazione di vita economica a Cuba? Come vivono i Cubani sotto la spada di Damocle del bloqueo? Il dopo Trump con l’avvento di Biden cosa ha cambiato?

F.C.: Il bloqueo negli ultimi anni è diventato sempre più terribile: un vero e proprio strangolamento che rallenta spesso la ricerca e lo sviluppo dei vaccini e non solo. Le nuove generazioni, con la pandemia, hanno vissuto e visto in prima linea cosa riesce a fare un sistema di salute pubblico ed una biotecnologia pubblica, e questo sarà di importanza vitale per il futuro. Biden? Un conservatore nei confronti di Cuba, molto legato a dinamiche di Miami. Non vedo alcuna differenza con Trump nei confronti di Cuba. Biden ha provato due “psuedo colpi di Stato” a Luglio e Novembre, in piena pandemia. Direi non proprio un gesto di apertura, ma quasi un gesto criminale.

A.V.: Come hai vissuto questa esperienza così importante che immagino ti abbia dato molte soddisfazioni anche personali con i colleghi del tuo team?

F.C.: I miei colleghi dell Istituto Finlay mi hanno sempre considerato parte integrante del loro Team, condividendo con me l’intimità di un risultato scientifico e quella su temi anche molto personali. Ed è un legame reciproco.

A.V: Come nasce il vaccino cubano Soberana a cui tu hai contribuito come esperto nelle tecnologie del farmaco e immunologo. Sappiamo che non è un vaccino a mRNA o a vettori virali e che espone il sistema immunitario a una porzione della proteina Spike. ? così? Puoi descriverne le caratteristiche?

F.C.: I cinque candidati vaccinali che si sono sviluppati a Cuba, di cui tre sono già diventati vaccini a tutti gli effetti, sono vaccini a subunità, proteici. Utilizzano un pezzo della Spike di SARS-CoV-2 adiuvata in maniera differente.

A.V.: Quando è iniziata la ricerca sul Soberana, le fasi di sperimentazione e i tempi necessari per concludere le fasi?

F.C.: Dopo le prime fasi pre-cliniche in animale, si sono svolte nei mesi tutte le fasi cliniche necessarie: fase-1, fase-2 e fase-3. A Maggio 2020 si è deciso e capito che Cuba doveva avere un piano di vaccinazione contro SARS-CoV-2. Oggi Cuba ha il 92% della popolazione con una dose, i casi ridotti a pochissimi. Sono i vaccini proteici più somministrati al mondo, e Soberana02 è l’unico vaccino disegnato pensando direttamente alla fascia pediatrica. Diciamo che da Maggio 2020 ad oggi, è stato un successo indiscutibile da parte della Biotecnologia pubblica cubana.

A.V.: Come si mantengono inalterate le proprietà e l’efficacia del Soberana per essere ben conservato?

F.C.: I vaccini proteici sviluppati a Cuba sono molto stabili a temperatura ambiente e richiedono la conservazione in frigo.

A.V.: Fra un vaccino mRNA a vettore virale e il Soberana quali sono le sostanziali differenze e quali delle due tipologie favoriscono maggiormente gli anticorpi necessari e duraturi per non essere contagiati dal virus?

F.C.: I vaccini a materiale genetico portano le informazioni alle nostre cellule per preparare frammenti del virus, mentre i vaccini proteici mostrano alle nostre cellule direttamente un frammento della spike del virus. Sulla durata dell’immunità specifica contro il virus è difficile il diretto confronto, viste le diverse situazioni epidemiologiche e misure di restrizione. Sicuramente un vaccino coniugato come Soberana02 offre la possibilità al nostro sistema immunitario di reagire con diverse armi contro il virus (anticorpi e cellule T)

A.V.: Conosci quali sono le reazioni avverse sia al vaccino cubano che al Pfizer(ad esempio). Sembra che la miocardite sia fra gli effetti più gravi che ha colpito anche molti giovani e senza patologie pregresse. E’ così?

F.C.: Nessun caso di miocardite riportato con vaccini proteici come i vaccini cubani. Le miocarditi da infezione sono cmq molto più pericolose e frequenti rispetto alla vaccinazione con vaccini a mRNA.

A.V.: Immagino che a Cuba i somministratori non siano tutelati dallo scudo penale come in Italia. Non ti sembra che questo eccesso di protezione sul personale medico, in Italia almeno, possa dare adito a sospetti sul farmaco e ad ambiguità sul declino di responsabilità?

F.C.: Non studio legge. Non so rispondere

A.V.: L’immunità cosiddetta di gregge (definizione a mio avviso impropria) è un’utopia? O possibile e a quali condizioni?

F.C.: La maggior parte dei Paesi del G20 e soprattutto G8 da alternato momenti di chiusura con momenti di apertura. Non hanno ancora vaccinato i bambini. Penso che il concetto di immunità di gregge sia svanito dopo il primo anno di pandemia. Si doveva vaccinare omogeneamente il Mondo, testare e continuare con graduali misure di contenimento. Avremmo avuto meno morti a livello mondiale.

A.V.: ‘Non sospendere i brevetti ai vaccini è un atto di guerra’. Lo dice Vittorio Agnoletto, sostenitore della campagna con Rifondazione comunista, ma i governi europei sono schierati con Big Pharma. Chi aiuterà India e Africa a uscire dall’incubo della pandemia?

F.C.: Personalmente penso che la questione brevetti sia il “guardare al dito e non guardare al sole”. Io dico che BigPharma sta solo applicando le regole del Capitalismo. Dobbiamo dire che la Biotecnologia Pubblica è l’unica alternativa per Paesi più poveri (e non solo), per evitare le diseguaglianze di cui questo sistema economico ha bisogno.

A.V.: Rispetto all’enorme profitto di Big Pharma (e non solo sui vaccini) Cuba sta dando una grande prova di autosufficienza e di umanità, nonostante sia un paese povero, causa il bloqueo. Immagino che tu, essendo parte attiva della ricerca sul vaccino cubano, ne sia molto orgoglioso e gratificato. Quali emozioni ti ha dato questo successo nella ricerca e come l’hai vissuto tornando in Italia?

F.C.: Sapevo che Cuba avrebbe avuto successo con i suoi vaccini. Quello che non mi potevo immaginare è che Cuba si trova davanti a colossi come Sanofi e GSK che hanno anche loro provato lo sviluppo di vaccini proteici. Cuba è l’unico Paese al Mondo che ha vaccinato i bambini dai due anni in su prima di aprire le scuole. Cuba ha i vaccini proteici più somministrati al Mondo. Tutto ciò è stato qualcosa di indescrivibile: vedere la curva del calo dei contagi e decessi è una continua emozione.

A.V.: A proposito di rientro in patria, hai avuto problemi, rientrando in Italia, essendo vaccinato con Soberana? Hai dovuto far ricorso ai tamponi a pagamento per aver il g.p. e accedere al lavoro?

F.C.: Soberana, cosi come Sputnik e vaccini Cina, non è riconosciuto ai fini del green pass. Da poco il Ministero ha deciso che, con una sola dose extra di vaccini a mRNA, tutti i vaccinati con vaccini non EMA potranno avere il green pass.

A.V.: E dello ‘stato di salute’ del Servizio sanitario nazionale italiano, svenduto da tempo al privato cosa ne pensi? Potresti fare un parallelo con quello cubano?

F.C.: Ho vissuto 12 anni all’estero di cui 7 in Olanda. Penso che il Servizio nazionale Italiano, per quanto massacrato dalle privatizzazioni, rimanga di alto livello. Fare un paragone con Cuba non ha senso.

A.V.: ? ormai noto che l’immunità che dà un vaccino ha una scadenza che moltissimi non considerano e viaggiano sicuri di essere immuni con il g.p. La domanda è: un vaccinato ha lo stesso potenziale di contagio di un non vaccinato e di essere contagiato?

F.C.: Non esistono risposte nette a questo tipo di domande. Se teniamo aperto, se abbiamo un 15% della popolazione che non si vaccinerà, se i bambini non sono vaccinati, se non testiamo i vaccinati, le dosi extra servono. A livello globale ovviamente le terze dosi per gli under 60 andrebbero distribuite ai Paesi più poveri, ma così non sarà.

A.V.: Oltre alla variante Delta si sta diffondendo anche la variante Omicron, con origine dall’Africa. Occorreranno nuovi vaccini? E la pandemia, a tuo avviso, quando è pensabile possa terminare e diventare endemica?

F.C.: Non sono un epidemiologo, ed al momento dobbiamo aspettare riguardo le nuove varianti. Sicuramente tenendo “alta e sveglia” la risposta immunitaria (dosi multiple o boost) anche questa variante dovrebbe subire gli “effetti” della vaccinazione. Mascherine e testing sono fondamentali. Non penso sia necessario al momento aggiornare i vaccini. Serve vaccinare il Mondo, soprattutto dove la popolazione HIV+ è molto presente. Lo proviamo a dire da quasi un anno.

A.V.: So che sei di nuovo in partenza per Cuba. Un nuovo progetto nel campo della ricerca sui vaccini bolle in pentola? Puoi svelarcelo? Grazie Fabrizio

F.C.: Sicuramente vogliamo provare in tutti modi a “portare” vaccini Cubani in Italia, non solo quelli contro SARS-CoV-2. E come linee di ricerca abbiamo sempre ottimizzato vaccini contro polmonite, trovare adiuvanti forti ed universali ed anche studio di vaccini contro il tumore. Cuba ha al momento l’unico vaccino contro SARS-CoV-2 disegnato pensando ai bambini (vaccino coniugato Soberana02) ed ha un “boost” universale che si può usare con sicurezza con dosi multiple (Soberana Plus).

Intervista a cura di Alba Vastano
Giornalista. Collaboratrice del mensile Lavoro e Salute

Anteprima del numero di dicembre del mensile Lavoro e Salute http://www.lavoroesalute.org

Solidarietà Cuba: Cgil, raggiunto risultato straordinario. L’impegno continua

Fonte Cgil: http://www.cgil.it/solidarieta-cuba-cgil-raggiunto-risultato-straordinario-limpegno-continua/

Roma, 26 agosto –

“Un aereo carico di 200 metri cubi di materiale sanitario destinato al popolo cubano è decollato dall’aeroporto di Milano Malpensa. Un risultato straordinario ottenuto in un solo mese grazie alla solidarietà di tante organizzazioni, enti, lavoratori, lavoratrici, iscritti al sindacato, cittadini, studenti, pensionati”.

È quanto affermato dalla Cgil, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Terminal 1 dell’aeroporto milanese al termine della prima fase dell’iniziativa umanitaria ‘Poniendole corazon a Cuba’ promossa dal coordinamento di Aicec, in collaborazione con Cgil, Ctc e Conaci.

“Una grande azione di aiuto reciproco con Cuba che poco più di un anno fa – ricorda la Confederazione – supportò l’Italia, in piena pandemia, con la professionalità e l’esperienza di 61 operatori sanitari della brigata Henri Reeve. Un’azione di sostegno ben riassunta nel nostro slogan ‘Ieri ci avete aiutato voi, oggi tocca a noi’ che ci ha permesso di raccogliere 280mila euro e di comprare: 151 respiratori polmonari; 41 concentratori di ossigeno doppia via in grado di produrre ossigeno per 82 pazienti; 6.000 dosi di Atracurio farmaco monodose per l’intubazione del paziente (farmaco salvavita); 300 maschere CPAP; 5.000 cicli di antibiotici ospedalieri per co-morbilità; 72.000 test rapidi per il Covid-19; migliaia di farmaci generici per adulti e migliaia di farmaci generici per bambini; 80.000 FFP2; 530.000 mascherine chirurgiche; 80.000 siringhe; 40.000 guanti; 30.000 gel mani ospedalieri”.

“Un’importante esperienza di solidarietà e partecipazione che si è potuta realizzare – prosegue la Cgil – grazie alla mobilitazione dei delegati e delle delegate di molti luoghi di lavoro che ci hanno aiutato a superare difficoltà dettate dai tempi e alla Fp Cgil che con la sua competenza ha fornito un prezioso aiuto. Per questo possiamo dire che Cuba non è sola a combattere il Covid e a contrastare l’embargo economico”.

“Il nostro impegno non si ferma, la campagna di solidarietà proseguirà. Prossimo obiettivo: un secondo invio di farmaci e dispositivi sanitari già nel mese di settembre. 

Le donazioni continueranno ad essere raccolte nel conto corrente (IBAN: IT22W0103003201000002777900), intestato a Cgil Nazionale. La causale da indicare è Cgil Cuba”, conclude il sindacato di corso d’Italia.

Aiutiamo Cuba nell’emergenza

Fabrizio Baggi, Segretario Regionale Prc Lombardia

🇨🇺#Cuba ha sempre dimostrato di essere un Paese che opera mettendo al centro la #solidarietà internazionale e la salute delle persone.

Anche l’#Italia, nella fattispecie la #Lombardia, nel corso della prima grave ondata della #pandemia ha potuto contare sul prezioso aiuto della Brigata medica #HenryReeve.

Ora è Cuba che a causa del #bloqueo criminale imposto dagli #USA sta vivendo una situazione di emergenza ed ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.

Attraverso l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba è possibile donare, ognuna e ognuno secondo le proprie possibilità, contribuendo a questa importante campagna di solidarietà.

#CubaSalva

#CubaSalvaVidas

#NoMasBloqueoACuba

Immaginate, se ci riuscite, di vivere su un’isoletta sperduta tra l’Oceano Atlantico, il Mar dei Caraibi e il Golfo del Messico.

EMILIANO RUBBI

Immaginate che, sull’isoletta sulla quale vivete, la mortalità infantile sia più bassa che negli Stati Uniti, immaginate che su quell’isoletta nessuno muoia di fame e il popolo abbia il diritto di poter studiare gratuitamente e di usufruire della sanità pubblica, diversamente da quanto accade in tutti i paesi vicini.

Immaginate che, mentre gli altri spedivano soldati e carri armati in giro per il mondo ed “esportavano la democrazia” a forza di bombe, la vostra isoletta mandasse medici e infermieri.

E adesso immaginate che l’isola sulla quale vivete sia sotto embargo da sessant’anni per volontà del paese militarmente più forte del mondo.
La maggior parte della popolazione non era neanche nata, prima dell’embargo.

Poi è arrivato il Covid.
E la vostra isoletta ha spedito medici e infermieri anche in posti lontanissimi, come l’Italia, per aiutare quelli che, in quel momento, se la stavano passando peggio.

Immaginate che, per l’ennesima volta, poco più di un mese fa ci sia stata una votazione all’Onu in cui si chiedeva di rimuovere l’embargo, e in quella votazione ci siano stati solo due voti contrari, ma sufficienti ad annullare il provvedimento: quello di Israele e quello degli USA.

Adesso immaginate che sulla vostra isoletta, ultimamente, il Covid abbia colpito fortissimo.
Ma immaginate anche che, con una sanità sotto embargo e con una popolazione numericamente paragonabile alla Lombardia, la vostra isoletta sia comunque riuscita a produrre autonomamente non un vaccino, ma due: “Abdala” e “Soberana 2”.

E adesso immaginate che, in piena pandemia, quei vaccini non possano essere utilizzati, perché mancano le siringhe.

E immaginate che nessuno ve le possa mandare, quelle siringhe, perché qualsiasi paese che lo facesse incorrerebbe in sanzioni da parte degli Stati Uniti.

Immaginate che una superpotenza abbia così tanta paura di voi e di quello che rappresentate da voler ridurre allo stremo la vostra popolazione, pur di convincerla a ribellarsi.

Immaginate che quella superpotenza, quella degli “esportatori di democrazia”, abbia supportato e appoggiato, negli anni, le più feroci dittature del pianeta, ma di voi abbia ancora una paura fottuta.
E immaginate che faccia di tutto, da anni, per convincere il vostro popolo a scendere in piazza e destituire il governo.
E tutto questo sulla vostra pelle e su quella di chi vi sta accanto, giocando a Risiko con le vostre vite.

Immaginate che degli scontri di piazza violenti, gli stessi scontri che possono essere avvenuti negli USA durante le proteste per l’assassinio di George Floyd, o in Italia durante il G8, diventino istantaneamente un motivo per istigare l’intera opinione pubblica globale contro la vostra isoletta.
E adesso immaginate che nessuno abbia detto nulla della manifestazione successiva, in cui la gente è scesa in piazza per supportare il governo.

E immaginate di dover spiegare il perché di tutto questo a un mondo che, ormai, non si chiede neanche più perché, nonostante siate sotto embargo da 60 anni, ve la passiate comunque infinitamente meglio del 99% dei paesi che vi stanno accanto.

Immaginate di vivere a Cuba.

L’Onu contro il blocco economico a Cuba

Fonte: http://www.rifondazione.it/esteri/index.php/2021/06/23/lonu-contro-il-blocco-economico-a-cuba/

CUBA SI, YANKEES NO !!!

L’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha votato oggi la risoluzione presentata da Cuba intitolata “Necessità di sospendere il blocco economico, commerciale e finanziario promosso dagli Stati Uniti contro Cuba”. Con questa risoluzione, Cuba chiede di condannare il decennale blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti, in modo unilaterale, hanno deciso di applicare all’isola caraibica.

Hanno votato contro il blocco 184 Paesi, 2 a favore (Stati Uniti e Israele), con 3 astensioni.

Il blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba da 59 anni rappresenta il genocidio più lungo nella storia del genere umano, il culmine di una politica crudele e disumana, priva di legalità e legittimità, deliberatamente progettata per causare fame, malattie e disperazione nella popolazione cubana.

Lungi dal porre fine al blocco, il governo degli Stati Uniti ha mantenuto in vigore le leggi, i regolamenti e le pratiche che ne consentono l’attuazione, mentre sono stati rafforzati i meccanismi politici, amministrativi e repressivi per il suo approfondimento.

Dal 1992, ogni anno Cuba presenta la risoluzione di condanna e chiede la sospensione del blocco che gli Stati Uniti hanno promosso dal 1962. Ogni anno la risoluzione ottiene i voti favorevoli di tutti i Paesi rappresentati all’Onu, ad eccezione degli Stati Uniti e dei suoi sodali, a partire da Israele. Solo una volta, nel 2015, gli Stati Uniti ed Israele hanno modificato il loro voto astenendosi.

Dopo quasi sessanta anni, gli Stati Uniti continuano a voler punire la legittima scelta del popolo cubano di autodeterminarsi e di avere una forma di governo socialista, che non si assoggetta alle politiche che gli Stati Uniti hanno deciso per i loro Paesi satelliti.

Parlare di blocco significa confrontarsi con le mille ristrettezze che il popolo cubano soffre giornalmente. Il blocco impedisce allo Stato cubano di acquistare sul mercato internazionale merci e prodotti che per noi sono normali; significa non poter acquistare medicinali per curare le più comuni malattie; significa non poter portare avanti politiche di sviluppo che, in condizioni “normali”,  permettono allo Stato di fornire servizi di qualità.

Il voto di oggi, è una vittoria politica per Cuba che conferma l’appoggio del mondo per superare il blocco economico, commerciale e finanziario.

Nel congratularsi con Cuba per il voto all’ONU, il Partito della Rifondazione Comunista riafferma la propria solidarietà con il governo ed il popolo cubano nella sua decennale battaglia per l’umanità.

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Roma 23-6-2021

Vergogna governo Draghi

Paolo Ferrero

Il 23 di marzo, al Consiglio dei diritti Umani delle nazioni Unite, l’Italia ha votato contro una risoluzione che chiedeva di rimuovere l’embargo economico a Cuba.

Che vergogna governo Draghi, indegno di rappresentare un paese che un anno fa, il 21 marzo 2020 riceveva i 53 medici della brigata cubana che sono venuti ad aiutarci nel momento peggiore della prima ondata del COVID.

Vergogna governo Draghi, vergogna!

E grazie ancora compagne e compagni cubani.

Soberana 2. Il vaccino cubano.

PAOLO FERRERO

Soberana 2

Il vaccino cubano. Entra in fase 3 di sperimentazione, somministrato a 42.000 persone a Cuba e a 90.000 in Iran e Venezuela. Dopo un mese poi fase 4.

100.000.000 di dosi.

Avranno difficoltà a recuperare 100 milioni di fiale, se si rompe qualche macchinario hanno difficoltà a ricevere pezzi di ricambio per un dettaglio che si chiama bloqueo. Eppure ce l’hanno fatta ce la stanno facendo e ce la faranno.

Gratis, pubblico 100%, lo daranno ai turisti e ai paesi del sud del mondo.

Cuba ha 11 milioni di abitanti, l’Italia 60 ma 0 vaccini prodotti.

A Cuba hanno avuto 304 morti dall’inizio. In Lombardia oltre 28500.

Qualcuno dia il numero di telefono dell’istituto di ricerca Cubano Finley alla Von der Leyen, a Draghi e a Fontana.

Dategli anche quello del governo cubano, in modo che gli spieghino come la sanità pubblica funzioni meglio di quella privata.

Firma la petizione #noprofitonpandemic

Cuba produce l’unico vaccino anti covid pubblico

Scrive Gino Strada: “Al momento Cuba produce l’unico vaccino anticovid pubblico, ovvero finanziato, sviluppato e prodotto interamente dallo stato, diventando l’unica nazione autonoma da questo punto di vista in tutto il mondo.

Inoltre si prepara a distribuire entro sei mesi cento milioni di dosi ai paesi che non hanno le risorse per procurarselo, avviando la più colossale campagna di solidarietà internazionale della storia dell’umanità”.

Invece di prendere esempio da questa piccola e povera nazione che in campo sanitario continua a fare progressi nonostante sia da 60 anni oppressa dall’embargo statunitense, i governi europei continuano ad affidarsi alle multinazionali private coi risultati che stiamo vedendo: ritardi nelle consegne e meno dosi fornite di quelle concordate con la Commissione Europea senza che alcuno muova un dito per far rispettare gli accordi.

Il governo Conte aveva minacciato azioni legali, ma alle parole non sono mai seguiti i fatti e non ci aspettiamo nulla neanche dal nuovo governo del banchiere Draghi.

Come Giovani Comunisti/e della Lombardia chiediamo:

-Rottura degli accordi stipulati con le case farmaceutiche;

-Ricorso ad un sistema pubblico di produzione e distribuzione di vaccini per far sí che siano garantiti a tutti i cittadini;

-Eliminazione dei brevetti sui farmaci.

Giovani Comunisti/e Lombardia

Trump cinico e baro su Cuba

Pubblicato il 12 gen 2021

Marco Consolo*

A pochi giorni dal cambio di governo alla Casabianca, il terrorista Trump qualifica Cuba come Stato patrocinatore del terrorismo.

È il mondo al rovescio.

I fatti dimostrano chiaramente chi è il vero terrorista. I governi statunitensi non hanno alcuna morale per qualificare Cuba come uno Stato terrorista, visto che, da più di 60 anni, istigano il terrorismo contro il popolo cubano.

In queste stesse ore, la stessa Camera dei Rappresentanti statunitense ha annunciato un disegno di legge per l’impeachment contro Donald Trump, definendolo “una minaccia alla democrazia” dopo l’assalto al Campidoglio.

Il Dipartimento di Stato manipola la questione del terrorismo con un opportunismo grossolano, per soddisfare quei settori della destra estrema che hanno fatto dell’aggressione contro Cuba uno stile di vita ed un business.

E invece di vergognarsi, Trump frustrato e sconfitto, cerca di condizionare la nuova amministrazione mettendola di fronte al fatto compiuto.

Rifondazione Comunista respinge al mittente il cinismo e l’ipocrisia dell’amministrazione Trump e si unisce a tutti coloro che nutrono un’onesta preoccupazione per il flagello del terrorismo e per le sue vittime.

Cuba esporta medici, non bombe e terrorismo come i governi di Washington !

*Resp. Area Esteri e Pace PRC-SE