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Anpi Mortara: festa della liberazione

20 Aprile 2022

Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della pace a partecipare alle iniziative che la sezione ANPI “Fratelli Capettini” di Mortara, insieme all’associazione culturale Il Villaggio di Esteban, ha organizzato per la Festa della Liberazione.

🏳️‍🌈✊🏻🚶‍♂️ Domenica 24 ore 21: ritrovo davanti alla chiesa della Madonna del Campo per una fiaccolata fino al cippo del partigiano Aspesi 🚶‍♂️🚩

Lunedì 25 ore 9: ritrovo al cimitero di Mortara per commemorare e porre dei fiori sulle tombe dei partigiani e degli antifascisti mortaresi uccisi durante la lotta contro il nazifascismo 🚩🎶🌭🗣 ore 10: presidio statico e gazebo in piazza del Municipio con musica, dibattito e cibo 🗣🌭🎶

Sarà possibile rinnovare o effettuare il tesseramento all’ANPI per chi non l’avesse ancora fatto.

Ci vediamo il 24 e 25 aprile!

ANPI MORTARA

PIAZZA FONTANA: NOI NON DIMENTICHIAMO!

12 Dicembre 2021

Oggi pomeriggio una delegazione dei Giovani Comunisti della provincia di Pavia era in piazza Fontana a Milano per ricordare le 17 vittime innocenti che morirono il 12 dicembre 1969 in seguito all’esplosione di una bomba fascista davanti alla Banca dell’Agricoltura.

Era l’inizio della strategia della tensione, un vero e proprio tentativo delle classi dominanti di cancellare tutti i diritti dei lavoratori e degli studenti faticosamente guadagnati con le lotte del biennio 1968/1969.

Noi oggi siamo qui perché è nostro dovere ricordare. Noi siamo qui anche e soprattutto per ribadire con forza che la bomba di piazza Fontana fu una bomba fascista, un vile tentativo di sfruttare le tensioni sociali per sovvertire l’ordinamento democratico dello Stato e instaurare un governo autoritario fascista e padronale.

Aggiungiamo la nostra indignazione, inoltre, dinanzi alle parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha utilizzato il suo intervento in ricordo delle vittime della strage per definire lo sciopero sindacale di giovedì 16 dicembre come “probabilmente sbagliato”, a dimostrazione che lui difende gli stessi interessi di chi fu responsabile dell’attentato fascista del 12 dicembre 1969.

Noi non dimentichiamo, ed è nostro dovere contrastare oggi come ieri il fascismo nelle sue nuove forme!

RIFONDAZIONE COMUNISTA

GIOVANI COMUNISTI

Congresso circolo Anpi Mortara

Tratto da: https://www.facebook.com/anpimortara

Ieri sera 30 ottobre, presso la Camera del Lavoro di Mortara, si è riunito il Congresso della sezione ANPI di Mortara.

Alla fine dei lavori congressuali, a cui ha partecipato anche il presidente provinciale ANPI Santino Marchiselli, si è proceduto alla votazione per l’elezione dei componenti del nuovo Comitato di sezione e del Collegio dei revisori dei conti.

Il presidente di sezione eletto è Massimiliano Farrell, giovane antifascista di 19 anni, che raccoglierà i frutti dell’importante lavoro svolto negli ultimi anni dal presidente uscente Piero Rusconi.

Si tratta di un’importante rinnovamento generazionale per la nostra associazione, e confidiamo negli anni di avere sempre più giovani tra i nostri iscritti.

Ad affiancare Massimiliano Farrell nel Comitato di sezione ci saranno: la vicepresidente Brigitte Hoffmann, Angela Chinosi, Cinzia Materossi e Danut Gradinaru.

Fanno parte, invece, del Collegio dei revisori dei conti: Rino Favargiotti, Teresio Forti e Claudio Mazzola.

REGGIO EMILIA, 7 luglio 1960

Testo a cura di Giuseppe Abbà

61 anni fa, il 7 luglio, la polizia sparava contro una manifestazione antifascista uccidendo 5 manifestanti: Lauro Ferioli, Emilio Reverberi, Ovidio Franchi, Afro Tondelli, Marino Serri, tutti iscritti al Partito Comunista o alla Federazione Giovanile. Ovidio Franchi era il più giovane, appena 19 anni.

La manifestazione antifascista era stata indetta per protestare contro il governo Tambroni. Il governo Tambroni era nato, dopo una lunga crisi di governo, nella primavera 1960 ed era un monocolore democristiano con l’appoggio esterno del partito neofascista (il MSI-Movimento Sociale Italiano, diretto erede della Repubblica Sociale fascista).

Il governo Tambroni permise che si celebrasse a Genova il congresso del MSI, per di più presieduto dal prefetto di Genova dell’epoca repubblichina e dell’occupazione nazista. Era, ovviamente, un gravissimo affronto per Genova, città Medaglia d’oro della Resistenza. Ci fu una vera e propria sollevazione popolare guidata dalle forze antifasciste con alla testa Sandro Pertini. In prima fila i portuali e gli operai delle fabbriche di Genova, i partigiani (erano passati solo 15 anni dalla fine della guerra), nonché i giovani (le famose “magliette a strisce”). Ci furono violenti scontri con la polizia dove ebbero sostanzialmente la meglio i manifestanti, tanto è vero che il congresso del MSI fu annullato.

Nei giorni successivi ci furono altre manifestazioni contro il governo Tambroni. Il 5 luglio a Licata, in Sicilia, ci fu la prima vittima per mano della polizia (Vincenzo Napoli). Il 6 luglio a Roma, a Porta San Paolo, un corteo, nel quale c’erano una cinquantina di parlamentari del PCI, PSI, PRI fu violentemente caricato dalla polizia a cavallo. Il 7 luglio i 5 morti di Reggio Emilia. L’8 luglio la CGIL proclama lo sciopero generale e a Palermo la polizia uccide tre manifestanti: Andrea Gangitano, di soli 14 anni, Francesco Vella, operaio edile, dirigente di una sezione comunista, una donna, Rosa La Barbera di 53 anni. Nello stesso giorno, a Catania, la polizia uccide un giovane comunista, Salvatore Novembre. Altre grandi manifestazioni di susseguirono, sino a che, il 19 luglio, Tambroni si dimise. Fu una grande vittoria dell’antifascismo. Memorabile fu la canzone che Fausto Amodei dedicò a quegli avvenimenti: I morti di Reggio Emilia.