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Rifondazione VIGEVANO: prossime raccolte firme per l’UNIONE POPOLARE

12 Agosto 2022

FIRMA PER LA PRESENTAZIONE ALLE ELEZIONI POLITICHE DI

UNIONE POPOLARE con de Magistris

Vogliono cancellare definitivamente la rappresentanza popolare e della classe lavoratrice.

Tu puoi impedirlo.

Draghi e i partiti che hanno sostenuto il suo governo o hanno fatto finta di opporvisi hanno preparato una situazione disastrosa per le masse popolari.

Ora, alle elezioni, fingono di dividersi per continuare a portare avanti – chiunque vinca – le stesse politiche.

Diamo un forte segnale di discontinuità della classe lavoratrice e popolare.

Con UNIONE POPOLARE abbiamo lo strumento per dire BASTA.

  • Basta guerre e sanzioni. No all’invio di armi e soldati. Riduzione delle spese militari.
  • Blocco aumento bollette e lotta agli speculatori.
  • Reintrodurre la scala Mobile per salari e pensioni.
  • Salario minimo a 10 euro netti l’ora.
  • Reddito per i disoccupati.
  • Soldi del PNRR per Sanità Scuola Trasporti Servizi e Beni Pubblici.
  • Blocco degli sfratti.
  • No a nucleare, carbone, rigassificatori e inceneritori. Si alle energie ecocompatibili e pulite.

UNITI POSSIAMO FERMARLI! Firma e vota UNIONE POPOLARE con de Magistris

Prossime raccolte firme a Vigevano:

sabato 13/08 dalle ore 20 e lunedì 15/08 dalle ore 11 presso Coop. Portalupi – Sforzesca

VI ASPETTIAMO NUMEROSI IN COOPERATIVA!

Cassolnovo, “parcheggi rosa”: la proposta di Rifondazione Comunista

2 agosto 2022

A Cassolnovo creeranno 7 nuovi parcheggi “in rosa”: posti riservati esclusivamente a donne incinte o a genitori con bambini di età inferiore ai 2 anni.

Segnaliamo il progetto perché discriminatorio nei confronti dei genitori con figli di età superiore ai 2 anni.

Il progetto discrimina le lavoratrici e i lavoratori che non hanno la possibilità di poter accompagnare a scuola i figli.

Escludere i nonni o la figura professionale del/ della baby sitter è ridicolo in una società che obbliga i genitori ad andare a lavorare per poter sopperire ai bisogni della famiglia.

La soluzione di Rifondazione Comunista è quella di estendere il permesso, tramite delega, ai parenti che solitamente passano del tempo con i nipoti; un’altra soluzione sarebbe quella di sfruttare il servizio pulmino in modo più efficiente per evitare inquinamento e parcheggi “creativi” davanti alle scuole.

Francesca Strinchis

Rifondazione Comunista Vigevano

Video della 3^ conferenza del collettivo “Rosa Luxemburg” di Vigevano sulla giustizia ecologico climatica e sociale

31 Maggio 2022

ACERBO (PRC-SE): ANTIFASCISMO, ADESIONE CRITICA ALL’APPELLO ANPI

2 dicembre 2021

Rifondazione Comunista sostiene da sempre che le organizzazioni neofasciste vanno messe fuorilegge. Per questo abbiamo aderito all’appello unitario propostoci dall’ANPI che chiede al Presidente del Consiglio Draghi di sciogliere i gruppi neofascisti con un decreto, come previsto dalla Costituzione e dalla legge in materia.
La nostra è un’adesione critica perché non ci associamo alle attestazioni di antifascismo all’attuale Presidente del Consiglio. Comunque l’elemento essenziale è che un largo schieramento chieda a Draghi di fare il suo dovere. Per ora Draghi non ha fatto nulla, tranne una doverosa visita alla sede del più grande sindacato italiano devastato dai fascisti. Ben poca cosa se consideriamo che era responsabilità del governo la mancata protezione della Cgil. Il governo non ha neanche rimosso il questore di Roma!
Riteniamo inoltre che Draghi impersoni al massimo livello le forze che da trenta anni lavorano alla inesorabile distruzione della democrazia costituzionale, dello stato sociale e della stessa sovranità popolare.
Sono proprio uomini come Draghi che hanno dichiarato superato il modello sociale europeo nato dalla vittoria della Resistenza antifascista e che hanno prodotto con le loro politiche neoliberiste e imperialiste il risorgere dei fascismi in Italia e in Europa.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

In allegato il testo dell’appello

Rifondazione: CGIL dichiari sciopero generale contro il governo

30 novembre 2021

GOVERNO – MANOVRA DI BILANCIO CONTRO IL LAVORO E GLI STRATI POPOLARI: SCIOPERO GENERALE!

Porte sbattute in faccia. E’ il risultato dell’incontro tenutosi ieri al Mef tra i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil e il ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco conclusosi appunto con una chiusura più totale alle richieste dei sindacati.

Di fronte alla richiesta di modifica delle misure fiscali a vantaggio dei redditi più bassi il ministro, forte della convergenza dei partiti al governo sulla scelta di dare di più a chi ha di più, ha difeso l’iniqua distribuzione delle risorse e la riduzione del numero delle aliquote sempre a vantaggio dei redditi più alti.

Una scelta intollerabile nel momento in cui salari e pensioni, colpiti da decenni di rincorsa al ribasso, precarietà selvaggia, part-time obbligati e mancati rinnovi contrattuali vengono duramente erosi dal carovita crescente e dagli aumenti delle bollette su cui si scaricano gli aumenti delle materie prime e dell’energia.

Dopo lo schiaffo sulle pensioni, corredato dalla presa in giro di quota 102, l’accettazione di fatto delle delocalizzazioni, l’insufficienza assoluta dell’intervento sugli ammortizzatori sociali, cosa si aspetta a concludere che dai tavoli con questo governo non può arrivare nulla di buono per il mondo del lavoro e gli strati popolari?

I sindacati della scuola – confederali e di base – hanno indetto per il 10 dicembre una giornata di sciopero per il contratto e per il perpetuarsi delle carenze di organico e il nulla di fatto contro le classi pollaio.
La Fiom si prepara alla lotta per la mancanza di risposte sulle crisi e le delocalizzazioni e l’assenza di politiche industriali di settore, che mette a rischio intere filiere produttive come quella sull’automotive con la conseguenza della perdita di competenze, tecnologie e decine di migliaia di posti di lavoro.

In tutte le regioni ci sono iniziative e scioperi sui temi del reddito, del lavoro e dei diritti.

Non basta! Di fronte al progetto globale incarnato da Draghi e dall’alleanza neoliberista al governo di utilizzo delle risorse pubbliche per ristrutturare il sistema paese a vantaggio esclusivo delle imprese e ai danni dei lavoratori, di tutti gli strati popolari e dell’ambiente, l’unica risposte possibile è il rilancio e la generalizzazione delle lotte unendo tutti i soggetti che pagano queste politiche in termini di reddito, perdita di diritti, distruzione dell’ambiente.
Prima le persone e l’ambiente non i profitti! Sciopero generale subito!

Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea