Nell’augurare a tutte e tutti Buona Pasqua cogliamo l’occasione per inviarvi la locandina con tutte le iniziative in programma a Mortara in vista del 25 aprile!
Venerdì 14 aprile ore 20:30 – a Palazzo Cambieri Mortara proiezione del film “Bella Ciao – song of rebellion”
Venerdì 21 aprile ore 21:00 – al Movieplanet di Parona proiezione del film “Un esercizio di memoria” con la Rete Antifascista di Vigevano. Per prenotare i posti rivolgersi ad anpimortara@gmail.com o a cristina@movieplanetgroup.it
Sabato 22 aprile ore 16:30 – a Palazzo Cambieri Mortara presentazione del volume “Rom e Sinti nella Resistenza Europea” di Angelo Arlati, con Paolo Cagna Ninchi e Dijana Pavlovic
Domenica 23 aprile ore 18:30 – ritrovo alla Chiesa della Madonna del Campo per passeggiata e picnic al cippo del partigiano Angelo Aspesi tra Mortara e Nicorvo
Martedì 25 aprile ore 9:00 – ritrovo al cimitero per la commemorazione dei partigiani caduti durante e dopo la Resistenza
Ore 10:00 – presidio in Piazza Del Municipio. Lettura di testi di Carlo Lombardi con Davide Ferrari e Giacomo De Barbiera.
A presto Massimiliano Farrell Presidente Sezione ANPI Mortara “Fratelli Capettini”
Ciao a tutte e tutti, vi invito sabato 28 gennaio alle ore 16 a Palazzo Cambieri a Mortara! Si parlerà, in occasione della Giornata della Memoria, dello sterminio e della persecuzione di omosessuali e transessuali, con riferimenti anche alle discriminazioni che la comunità LGBT subisce ancora oggi✊🏻
Invitiamo tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e della pace a partecipare alle iniziative che la sezione ANPI “Fratelli Capettini” di Mortara, insieme all’associazione culturale Il Villaggio di Esteban, ha organizzato per la Festa della Liberazione.
Domenica 24 ore 21: ritrovo davanti alla chiesa della Madonna del Campo per una fiaccolata fino al cippo del partigiano Aspesi
Lunedì 25 ore 9: ritrovo al cimitero di Mortara per commemorare e porre dei fiori sulle tombe dei partigiani e degli antifascisti mortaresi uccisi durante la lotta contro il nazifascismo ore 10: presidio statico e gazebo in piazza del Municipio con musica, dibattito e cibo
Sarà possibile rinnovare o effettuare il tesseramento all’ANPI per chi non l’avesse ancora fatto.
lo scorso fine settimana, dal 24 al 27 marzo, ho avuto l’occasione di partecipare attivamente, in quanto delegato in rappresentanza del comitato provinciale di Pavia, al congresso nazionale dell’ANPI a Riccione. Diciannovenne, ero tra i più giovani presenti.
Voglio qui riportare alcune mie riflessioni su questo importante appuntamento che ha riscosso l’attenzione anche dei media nazionali.
Innanzitutto, una doverosa premessa. L’ANPI è l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, la casa di tutti gli antifascisti, dei vecchi e nuovi resistenti, di chi crede e difende attivamente i valori della nostra Costituzione nata dalla lotta per la libertà dal regime fascista e nazista che avevano portato alla rovina l’Italia e l’Europa. È doveroso non dare per scontato che tutti i lettori sappiano cos’è l’ANPI, dal momento che le classi dirigenti italiane ci vogliono tutti quanti ignoranti nelle discipline storiche e geografiche per poterci manipolare meglio e portarci a votare il primo idiota qualunquista di turno (sia esso Salvini, Meloni, Renzi, Di Maio o Calenda).
Il congresso di Riccione è stato un importante momento di confronto e di dibattito, un’occasione per conoscere tantissime nuove persone da tutta Italia che condividono i nostri stessi valori, quella della sinistra vera e di lotta.
Abbiamo avviato, come comitato provinciale di Pavia, un gemellaggio con il comitato provinciale di BAT (Barletta-Andria-Trani). Ci lega la figura di un partigiano trasferitosi al Sud dopo aver combattuto contro i fascisti al Nord.
Più dei due terzi degli interventi delle delegate e dei delegati si sono concentrati, com’è ovvio che sarebbe successo, sulla guerra in Ucraina e sulle strumentalizzazioni che alcuni giornali avevano fatto su alcune dichiarazioni dell’ANPI relative al conflitto in corso.
Ciò che è emerso è un ampio consenso, e non una divisione, su questo tema: condanna all’aggressione di Putin, solidarietà al popolo ucraino, no all’invio di armi e all’aumento delle spese militari.
Non mi sembra che siamo filo-Putin come dicono alcuni media, e nemmeno equidistanti. Il partigiano Carlo Smuraglia, ora presidente emerito, pare abbia ritrattato alcune delle sue posizioni (alcune sue parole erano state strumentalizzate per farlo apparire favorevole all’invio di armamenti all’Ucraina). La senatrice a vita Liliana Segre, intervenuta al congresso, non ha criticato l’ANPI per la sua presunta equidistanza, come invece si evincerebbe da titoli usciti su “la Repubblica” negli ultimi giorni. Ha anzi condiviso la condanna ferma dell’aggressione e le posizioni pacifiste della nostra Associazione.
Gli amici di Putin vanno ricercati a destra, nei partiti di Berlusconi, Salvini e della Meloni, come ha ricordato un delegato, e di certo non nella sinistra vera.
Dico sinistra vera perché esiste a parer mio una sinistra un po’ più finta, anch’essa presente al congresso. La sinistra finta del democristiano Enrico Letta, che a Riccione non menziona le posizioni belliciste e atlantiste del suo partito, e di Giuseppe Conte, di cui forse abbiamo dimenticato il suo passato in cui si vantava di essere sovranista e populista. Inviare armi in Ucraina e aumentare le spese militari porta all’escalation, all’intervento attivo, e al prolungamento della guerra. Più armi ci sono in giro e più morti ci saranno.
L’ANPI chiede che i governi europei si impegnino per la pace, per le trattative e per un compromesso dove Russia e Ucraina devono fare un passo indietro e rinunciare ad alcune pretese.
Il paragone tra la lotta di liberazione in Italia e il conflitto in Ucraina non ha senso per ovvi motivi. Ovvi se si apre un qualsiasi manuale di storia, e oltre ad aprirlo lo si legga. Nemmeno il Beppe Grillo dell’Ucraina Zelensky, che sta mandando al macello il suo intero popolo, nel suo intervento al Parlamento Italiano ha fatto questo assurdo paragone, memore forse della figura da cioccolataio che aveva fatto pochi giorni prima in Israele, dove era stato giustamente criticato per aver paragonato l’invasione russa dell’Ucraina al genocidio programmato e sistematico di 6 milioni di ebrei. Semplicemente follia!
L’ultima cosa la dico sui giovani, sui miei coetanei dentro l’ANPI. I giovani esistono, ce ne erano un po’, sparsi tra tutte le regioni d’Italia. Ho conosciuto due delegati lombardi, un ragazzo di 20 anni di Como e una ragazza di 24 anni di Monza, con i quali cercherò di costituire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi un coordinamento (per ora a livello regionale) dei giovani iscritti all’ANPI, per misurare le nostre forze e lavorare su iniziative comuni.
Da parte dei “vecchi” si è parlato dell’importanza di “studiare” il fenomeno giovanile dentro l’ANPI e di lavorare per fare in modo che nuovi partigiani si avvicinino all’associazione. Posso soltanto limitarmi a dire che nessun giovane sotto i 30 anni è entrato a far parte degli organismi nazionali che contano. Per ora l’integrazione tra l’esperienza e l’innovazione rimane solo sulla carta.
Tutti noi giovani siamo concordi su un punto, che è emerso anche dagli interventi: la necessità di una riforma scolastica seria e dell’introduzione nei programmi scolastici anche della storia contemporanea dopo la Seconda Guerra Mondiale, che in nessuna scuola superiore viene studiata.
La storia e la geografia sono le chiavi che aprono le porte alla comprensione del mondo. L’ha dimostrato il conflitto in corso. La riduzione progressiva delle ore di storia e l’abolizione della geografia nelle scuole superiori, che noi studenti abbiamo vissuto sulla nostra pelle, è un’idea partorita dalle classi dirigenti per tenerci ignoranti. Stessa cosa l’allontanamento (o almeno il suo tentativo) degli esperti di geopolitica dal dibattito pubblico (vedi Orsini) e l’affidamento del ruolo che spetterebbe allo storico o allo scienziato politico a un Povia o un Telese o uno Scanzi qualunque.
Massimiliano Farrell
Presidente Sezione ANPI Mortara “Fratelli Capettini”
Un presidio in Piazza Vittorio Emanuele II – Piazza del Teatro – domenica 20/2/2022 alle ore 10.
Anpi Mortara e Associazione Culturale Il Villaggio di Esteban, promuovono un presidio contro la guerra.
Il presidio vuole esprimere tutta la preoccupazione, per il rapidissimo deteriorarsi dei rapporti internazionali fra Russia e Stati Uniti in merito alla vicenda Ucraina e per la conseguente isteria militarista che ne consegue.
Si leggono ogni giorno sui media notizie di concentramenti di truppe, di invio di forze navali, aeree e di armamenti, di sanzioni e di contro-sanzioni.
Un piccolo incidente potrebbe portare ad una guerra. I membri delle due associazioni intendono pertanto con questa manifestazione, lanciare un appello al governo italiano ed al parlamento europeo, tramite una determinazione dell’amministrazione cittadina che raccolga tutta la voglia di pace dei cittadini lomellini.
Chiedono che si interrompa questa escalation militare pericolosa che può portare ad un conflitto bellico nel cuore dell’Europa.
Le associazioni saranno in piazza il 20 febbraio alle ore 10.
Invitano tutti i cittadini preoccupati per gli eventi di queste ore, a partecipare alla mobilitazione, per scongiurare una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare anche in un confronto nucleare e per far sentire la voce di chi ripudia la guerra, così come recita l’articolo 11 della nostra Costituzione Italiana.
Massimiliano Farrell, Presidente Sezione Anpi Mortara.
Ciao compagne e compagni, vi invito il giorno 28 gennaio alle ore 16 e 30 in biblioteca a Mortara in Via Vittorio Veneto, 17 per una conferenza che abbiamo organizzato come ANPI in occasione della Giornata della Memoria, che avrà come tema l’antiziganismo nel corso dei secoli, e lo sterminio dei Rom e Sinti da parte del regime nazista e fascista.
Interverranno due importanti attivisti che da anni si battono per i diritti dei Rom, Dijana Pavlovic e Paolo Cagna Ninchi. Se non avete impegni, ci farebbe piacere avervi con noi!
Ieri sera 30 ottobre, presso la Camera del Lavoro di Mortara, si è riunito il Congresso della sezione ANPI di Mortara.
Alla fine dei lavori congressuali, a cui ha partecipato anche il presidente provinciale ANPI Santino Marchiselli, si è proceduto alla votazione per l’elezione dei componenti del nuovo Comitato di sezione e del Collegio dei revisori dei conti.
Il presidente di sezione eletto è Massimiliano Farrell, giovane antifascista di 19 anni, che raccoglierà i frutti dell’importante lavoro svolto negli ultimi anni dal presidente uscente Piero Rusconi.
Si tratta di un’importante rinnovamento generazionale per la nostra associazione, e confidiamo negli anni di avere sempre più giovani tra i nostri iscritti.
Ad affiancare Massimiliano Farrell nel Comitato di sezione ci saranno: la vicepresidente Brigitte Hoffmann, Angela Chinosi, Cinzia Materossi e Danut Gradinaru.
Fanno parte, invece, del Collegio dei revisori dei conti: Rino Favargiotti, Teresio Forti e Claudio Mazzola.
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