Tag: Sanità

Raccolta firme a Casorate Primo, ottimo risultato, 92 firme per la lista UNIONE POPOLARE, per le elezioni regionali Lombardia anno 2023

23 Dicembre 2022

Roberto Frigerio del Circolo di Rifondazione Comunista di Casorate Primo, Bubbiano e Bereguardo

Ieri 22 dicembre 2022 a Casorate Primo in occasione del mercato settimanale, come sezione di Rifondazione Comunista di Casorate, Motta, Bereguardo e Bubbiano, abbiamo raccolto le firme per Unione Popolare al fine di garantirne la partecipazione alla prossima consultazione elettorale regionale in Lombardia prevista per il 12 e 13 febbraio 2023.

All’interno del programma la ri-costruzione di una sanità pubblica adeguata alle esigenze dei cittadini è al primo posto.

A proposito ha fatto molto discutere la scelta del centro sinistra di Maiorino di presentare in lista il dott. Pregliasco direttore sanitario del Galeazzi – Sant’Ambrogio del gruppo S. Donato, figura che ha sempre operato nella sanità con il modello del centro destra e che recentemente ha rilasciato dichiarazioni molto discutibili tipo “La risposta della sanità lombarda è stata buona” riferendosi al periodo pandemico.

La scelta è stata ampliamente criticata da Vittorio Agnoletto di Medicina Democratica.

Questa scelta del centro sinistra ci convince ancora di più che Unione Popolare sia l’unica forza che vuole seriamente cambiare il sistema sanitario rafforzando il pubblico e non il privato.

Tornando alle firme direi che la giornata è stata positiva e la raccolta di 92 firme ci fa ben sperare per il raggiungimento dell’obbiettivo.

Dopo le festività valuteremo se organizzare un altro banchetto. 

Porgiamo come sezione un ringraziamento a tutti coloro che hanno firmato per Unione Popolare con partecipazione e spirito democratico.

GHIDORZI/UNIONE POPOLARE: L’UNICA ALTERNATIVA PER LA DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA

21 Dicembre 2022

Apprendiamo dalla stampa, la notizia della candidatura di #Pregliasco come capolista nella civica di Pierfrancesco #Majorino, candidato Presidente che rappresenta il #centrosinistra e il #M5S alle elezioni del 12 e 13 febbraio in Lombardia.

Nelle sue prime dichiarazioni, il noto virologo ci ricorda che“la risposta della sanità lombarda alla pandemia è stata buona”. Uno schiaffo ai cittadini lombardi, ai 4000 morti in più dovuti alla mancata zona rossa in Val Seriana, allo svuotamento dei presidi territoriali, alla mancanza dei posti letto e dei principali dispositivi di sicurezza negli ospedali, al modello “grandi eventi” per la gestione di una pandemia.

D’altronde Pregliasco, Direttore Sanitario del Galeazzi e dirigente di punta del Gruppo privato San Donato,rappresenta pienamente quel modello sanitario lombardo che gira intorno al sistema di accreditamento ai privati e che come Unione Popolare vogliamo totalmente mettere in discussione.

Oggi ne abbiamo la precisa conferma, se mai fosse servita: come il centrodestra, anche il partito democratico e la coalizione che lo sostiene sono i rappresentanti politici degli interessi economici e lobbistici di questa Regione.

Ora Majorino chiarisca: quale modello di sanità ha in mente per “cambiare” il sistema.

Che ruolo e spazio lascerà ai privati? QualI politiche di finanziamento e sostegno alla sanità pubblica, smantellata nel corso degli anni a livello regionale ma anche nazionale, da tutti i governi a prescindere dallo schieramento bipartitico.

La gestione delle liste d’attesa, priorità dichiarata da Pregliasco, è un aspetto molto importante in termini di efficacia ed efficienza del servizio, ma la soluzione non può essere quella di rafforzare ulteriormente il modello privato di accreditamento.

Ci rivolgiamo quindi a tutte le cittadine e i cittadini, al civismo diffuso come la Rete civica “Curiamo la Lombardia”: se avete davvero a cuore un sistema sanitario pubblico che metta al centro la cura e non il profitto, Unione Popolare è a disposizione. Apriamo convergenze e costruiamo la vera alternativa.

Presenteremo il nostro programma domani alle 11.30 a Milano presso il Palazzo della Regione Lombardia lato Melchiorre Gioia. Una prima occasione di confronto aperta a tutte e tutti.

Mara Ghidorzi, Candidata presidente di Regione Lombardia per Unione Popolare

Mara Ghidorzi X Unione Popolare

9 aprile 2022 – Milano : Seminario pubblico “Il diritto alla salute fra guerre e sindemie”

2 Aprile 2022

Nell’ambito delle iniziative per il 7 aprile, giornata europea contro la commercializzazione della salute, la Campagna Dico 32! organizza:

SABATO 9 APRILE ore 9:30-13:00
Presso la Camera del Lavoro di Milano, Corso di Porta Vittoria, 43

Seminario pubblico
IL DIRITTO ALLA SALUTE FRA GUERRE E SINDEMIE
fermiamo la privatizzazione del servizio sanitario nazionale e la negazione del diritto alla salute

-Saluti da parte della Segreteria della Camera del Lavoro di Milano – Vincenzo Greco

INTERVENTI:

– Guerre, migrazioni e salute –
Daniela Padoan, Associazione Laudato Si’

– Covid e sindemie fra sospensione dei brevetti e produzione pubblica dei farmaci –
Vittorio Agnoletto, Campagna Europea “Nessun profitto sulla pandemia”
Angelo Barbato, Forum per il diritto alla salute

– Le Case della comunità, PNRR, salute partecipata: occasione persa o da monitorare dal basso? –
Comitati locali per il diritto alla salute

– Medici di base: missione impossibile? La protesta delle coccarde gialle –
Medici di medicina generale

– Il regionalismo differenziato e la medicina territoriale –
Gianluigi Trianni, Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia Differenziata

– Le RSA nel PNRR e dopo l’inizio della tragedia Covid –
Laura Valsecchi, Medicina Democratica

Segue dibattito aperto a tutti i partecipanti

Conclusioni: Marco Caldiroli
Medicina Democratica – Coordinamento regionale per il diritto alla salute

RIFONDAZIONE: VERGOGNOSO SCARICABARILE DI FONTANA E DELLA SUA MAGGIORANZA

22 marzo 2022

A due anni dall’inizio della pandemia Covid, mentre i parenti delle vittime ancora straziati dal dolore ricordano i loro cari, chiedono giustizia ai tribunali ed esigono dalle istituzioni l’individuazione delle responsabilità politiche,  per cui la Lombardia è diventata un caso internazionale, la Caporetto di una sanità  esaltata per la sua eccellenza incapace  di fermare la pandemia, Fontana ha lanciato un’altra freccia avvelenata, questa volta appoggiato da tutta la sua maggioranza in Consiglio Regionale.

È stata licenziata la relazione conclusiva della Commissione Regionale di inchiesta istituita sotto la pressione del numero dei decessi, delle denunce, delle inchieste, delle critiche dei vari ordini professionali, di medici e infermieri e Il Presidente Fontana risponde a queste critiche generalizzate autoassolvendosi e scaricando le responsabilità sulla OMS, sul Governo, sui tecnici, su tutti i soggetti che concorrono alla organizzazione della sanità.

Solo la Regione si è orientata in modo ineccepibile: un comportamento vergognoso; la tecnica dello scaricabarile si può sopportare dai bambini che temono la punizione.

In un adulto indica una assoluta inadeguatezza al compito, una perseveranza preoccupante nelle pratiche irresponsabili. Viene difeso l’impossibile.

L’opposizione in Consiglio non è stata in grado di rispondere a questa scandalosa relazione una presa di posizione unitaria.  Ci sarebbe stato bisogno che i Governi fermassero la protervia di Fontana e della sua giunta. Ma l’unione sacra del Governo Draghi non fa marciare né giustizia né verità e lascia così che parole al vento offendano la memoria di una strage che non deve passare alla storia impunita.

Rifondazione Comunista non se ne dimentica ed è a fianco di chi non beve le fandonie e vuole continuare la lotta.

Milano, 21/03/2022

Fabrizio BaggiSegretario Regionale

Giovanna CapelliResponsabile regionale Sanità

Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea – Lombardia

L’attacco ai lavoratori, lavoratrici e pensionati è sempre lo stesso. Cambiano i tempi ma non la musica

10 Febbraio 2022

Il circolo “Hugo Chavez Frias” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano sarà presente con banchetti al mattino nei giorni: sabato 19 febbraio al mercato, domenica 13 marzo e 10 aprile in Piazza Ducale e il 14 maggio di nuovo al mercato.

In questi momenti così gravi sotto il profilo economico, sanitario e di lavoro è necessario che Rifondazione faccia conoscere le sue proposte in merito ai problemi del carovita con aumento delle bollette alle stelle, della sanità e del lavoro.

CAROVITA: crediamo sia possibile e necessario che l’attuale Governo prenda posizione in difesa delle classi lavoratrici e dei pensionati, così già tanto provati dalla pandemia, e dagli aumenti delle bollette aumentate in modo esponenziale; si può, recuperando entrate tagliando le spese militari e tassando le rendite da capitale.

SANITA’: solo Rifondazione Comunista già prima della pandemia proponeva un riordino del sistema sanitario nazionale in senso pubblico e territoriale con cospicui investimenti statali e liberando i brevetti sui vaccini.

LAVORO: vogliamo ribadire la centralità del lavoro e delle persone. Perciò rifiutiamo la logica del profitto finalizzato a se stesso. Non crediamo agli spot pubblicitari che inondano con dati fasulli, mentre la crisi continua a mietere posti di lavoro e confina i lavoratori nel precariato ai margini della società. Non siamo più disposti ad accettare stipendi da fame con la scusa: “se non lo fai trovo qualcun altro”.

BASTA!

Non siamo più disposti a sentire in continuazione notizie di morti ed infortuni sul lavoro di operai e studenti con l’alternanza scuola lavoro, per mancanza di protocolli di sicurezza.

BASTA!

Noi chiediamo maggiori salari e pensioni perché maggiori sono le spese e meno orario per distribuire meglio il lavoro e far lavorare il maggior numero di persone possibili in condizioni dignitose come reclama l’articolo 36 della nostra Costituzione che recita: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge”.

Auspichiamo una risposta firmando le petizioni proposte da Rifondazione Comunista per la lotta al carovita e le pensioni.

NO ALLE BOLLETTE INSOSTENIBILI. SI ALLA SANITA’ PUBBLICA. PIU’ SALARIO E MENO ORARIO.

Circolo “Hugo Chavez Frias” del Partito della Rifondazione Comunista di Vigevano

Rifondazione: Sanità in crisi, scuole in confusione

08 Gennaio “022

Anche da parte dell’informazione normalmente benevola con il governo Draghi, si mostra sconcerto, se non aperto dissenso nei confronti delle ultime misure anti Covid, che non affrontano i problemi reali della sanità pubblica, ripristinando e incrementando, ad esempio, la medicina territoriale e in generale le strutture sanitarie, che continuano invece ad essere sottodimensionate.

Le scuole riapriranno, se riapriranno, in totale diversificazione dei comportamenti, in grande confusione e prive degli strumenti necessari per la sicurezza, come la riduzione del numero degli alunni per classe, l’aumento degli organici, sistemi di purificazione dell’aria, tracciamento, medico scolastico e così via.

Tutti provvedimenti che chiediamo fin dall’inizio della pandemia e che erano contenuti nelle piattaforme dello sciopero dei sindacati di base e confederali del 10 dicembre.

La tracotanza di un governo, sostenuto da centro destra e centro sinistra, che cura solo gli interessi delle imprese e dei profitti, si sta palesando in tutto il suo cinismo e falsità nel presentarsi come paese “modello” nella gestione della pandemia, quando le strutture di cui dispone e i provvedimenti messi in campo somigliano di più a certi paesi del terzo mondo piuttosto che a quelli dei “grandi” della terra ai quali l’Italia appartiene.

Il “migliore” di tutti non è stato neanche in grado di presentarsi all’opinione pubblica, per spiegare gli ultimi provvedimenti, pensa così di deresponsabilizzarsi Mario Draghi?

Rifondazione Comunista è mobilitata a sostegno dei provvedimenti necessari, per restituire al mondo della Scuola la dignità e la sicurezza necessarie per garantire il diritto costituzionale allo studio per tutte e tutti.

Loredana Fraleone – Responsabile Scuola del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Riforma sanitaria Moratti/Fontana: un fiume di soldi per la sanità privata e un fiume di code per liste d’attesa

Fonte Medicina Democratica: https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=12480

14 novembre 2021

COMUNICATO STAMPA

Iniziato il dibattito in Consiglio Regionale, le 57 associazioni del Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute:“In gioco la salvezza del servizio sanitario pubblico e il diritto alla salute dei cittadini: scenderemo in campo contro contro l’ulteriore deriva della riforma Moratti/Fontana”

Milano, 12.11.2021 “Hanno fatto un deserto della sanità pubblica, sulla pelle dei cittadini, e l’hanno chiamata parità pubblico/privato e libera scelta del cittadino”, ha dichiarato Marco Caldiroli, Presidente di Medicina Democratica, anche a nome delle associazioni lombarde che hanno manifestato il 23 ottobre in piazza Duomo per il rilancio della sanità pubblica e territoriale. “E’ cominciato in Consiglio regionale il dibattito per l’approvazione della non-riforma della sanità lombarda e la direzione non cambia, anzi vogliono approfittare delle risorse del PNRR per foraggiare ancora il privato, con gravi conseguenze per il diritto alla salute soprattutto per le fasce più deboli, così come l’emergenza pandemica ha dimostrato con i suoi 35.000 morti e le gravi inefficienze del sistema sanitario”. Per questo il Coordinamento Lombardo per il Diritto alla Salute, con le 57 organizzazioni aderenti lancia un appello ai cittadini ed ai consiglieri regionali a partecipare ad una manifestazione di protesta in concomitanza con il voto sulla proposta di legge di riforma della sanità lombarda targata Moratti-Fontana, in modalità che saranno definite a breve

La Lombardia si è distinta in questi anni per un servizio sanitario ospedalocentrico, che ha svuotato i territori di strutture e professionalità. Il risultato è l’utilizzo improprio dei pronto-soccorsi e tempi di attesa lunghissimi per chi non può pagare le prestazioni private. Il top si è toccato con la pandemia su cui ha lucrato la sanità privata, proponendo tamponi e ”pacchetti” di visite domiciliari fino a 450 euro a cittadini “rinchiusi” in casa, nella inutile attesa del servizio pubblico.

Dal 1997 sono stati cancellati 22.239 posti letti nelle strutture pubbliche, mentre in quelle private sono aumentati di 2.553 o trasformati in altre forme di assistenza. Il privato (2017) copre il 54,3 % degli acquisti di servizi sanitari e si è “mangiato” il 62 % degli investimenti strutturali provenienti dalla regione. Gli operatori sanitari pubblici sono diminuiti di 11.768 unità dal 1997 al 2017 con un – 11,9 %, mentre la media italiana nello stesso periodo è stata del –7,3 %. C’è una grave carenza di medici di base e nei prossimi 5 anni ne mancheranno 4.167 per pensionamento, ma tale carenza per l’assessora Moratti è soltanto una “percezione” o un problema “organizzativo”, causato dagli stessi medici. Non c’è stata programmazione né concreti obiettivi di miglioramento della salute pubblica ma solo di incremento di fatturato per i privati.

“Di fronte a tale sfacelo la Giunta regionale ripropone ancora lo sbilanciamento verso il privato anche per le case e degli ospedali di comunità previsti dal PNRR”, sottolinea Angelo Barbato del Forum Nazionale per il Diritto alla Salute. “Come indicato nel documento condiviso da 57 associazioni e dalle opposizioni regionali, proponiamo ben altri obiettivi: un forte governo pubblico della sanità, basato su una chiara programmazione; la medicina territoriale va organizzata con bacini d’utenza limitati per rispondere in modo mirato ai problemi di salute dando priorità alla prevenzione della malattia anche attraverso la partecipazione della cittadinanza. “Le Case e gli Ospedali di Comunità devono essere esclusivamente pubblici affinchè siano perseguiti risultati reali di salute e non utili economici. Le liste d’attesa devono essere trasparenti e il loro contenimento deve essere un obiettivo primario. Eliminare la libera professione all’interno delle strutture pubbliche. Le RSA devono essere parte del servizio sanitario nazionale e va ritirata la richiesta di autonomia differenziata.”

Per info. Carmìna Conte cell. 393 137 7616.

INIZIATIVE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA (ANNO 2020) A PAVIA E VIGEVANO PER LA DIFESA DELLA SANITA’ PUBBLICA

AIUTO!!! NON C’È PIÙ IL DOTTORE! PERCHÉ??

Fonte: https://www.facebook.com/RifondazioneCorsichese/

Rifondazione Comunista del Corsichese parteciperà al presidio di SABATO 26 GIUGNO 2021 alle ore 11:00 davanti alla sede ATS di Corsico in Via Marzabotto.

AIUTO!!! NON C’È PIÙ IL DOTTORE! PERCHÉ??- Le scelte dei politici, che governano da venti anni la Regione Lombardia, hanno sacrificato tutto quanto c’è di pubblico a favore dei grandi gruppi della Sanità Privata che dalla nostra salute traggono enormi profitti e nei cui Consigli Amministrativi hanno poi trovato posto.-

Questa dissennata politica che ha tentato di chiudere gli Ospedali Pubblici per favorire quelli privati e che ha cancellato e depauperato i servizi sanitari sul territorio è la responsabile anche della drammatica carenza dei medici di medicina generale.-

Nessun incentivo è previsto per i Medici di Base: contratto economico fermo al 2005, nessuna borsa di studio, nessun aiuto per l’informatizzazione, nessun aiuto per affitto studio, infermiere/a o segreteria.-

L’ultimo bando di concorso ha visto 60 iscritti a fronte della carenza di oltre 250 Medici (ora circa 500).-

Dei 7000 Medici di Base di Milano e hinterland ne andranno in pensione 1500 nel 2022: la Regione Lombardia invita i Medici ad un aumento volontario dei Pazienti assegnati fino e 2000, con assistenza di persone provenienti anche da zone lontane, a fronte del limite ottimale di 1300 assistiti.-

Senza Medici di Base, senza medicina territoriale, senza prevenzione, tutti i soggetti più fragili e quelli che lo diventeranno presto saranno gettati in braccio alle “eccellenze” della Sanità Privata della Regione Lombardia che ha già dimostrato la sua incapacità ed inefficacia di fronte al Covid-19, pur avendo utilizzato più della metà dei finanziamenti totali.

ABOLIAMO LA LEGGE MARONI N° 23: – CHE HA DEVASTATO LA SANITÀ PUBBLICA LOMBARDA E CI STA PRIVANDO DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA PREVISTI DALLA LEGGE E DALLA COSTITUZIONE.- PER IL DIRITTO AD AVERE IL MEDICO DI BASE ED UN SERVIZIO DI MEDICINA TERRITORIALE PUBBLICO E GRATUITO.

LA SALUTE NON È UNA MERCE LA SANITÀ NON È UN’AZIENDA